Un villaggio viene attaccato da un'organizzazione criminale e la ragazza del protagonista, Josie, finisce per essere rapita e rinchiusa nel castello di un re malvagio. L'eroico Dan si lancia subito all'inseguimento, e contando sulla sua conoscenza delle arti marziali decide di sbaragliare l'esercito nemico attraverso dodici stage pieni d'azione e piattaforme.
Dopo l'originale Fruit Ninja e l'endless runner Jetpack Joyride, gli sviluppatori di Halfbrick Studios hanno deciso di cimentarsi con un action platform dai connotati tradizionali, che ricorda da vicino alcuni coin-op degli anni '90 e utilizza un sistema di combattimento solido e variegato, le cui mosse non solo possono essere potenziate ma anche sbloccate per poter attingere a un set di colpi ancora più ampio. I controlli touch supportano molto bene tale impianto, con due frecce (forse un po' piccole) nella parte sinistra dello schermo per muovere il personaggio e tre pulsanti nella parte destra per tirare pugni, saltare e utilizzare eventuali armi da lancio o da fuoco raccolte in giro. La progressione degli stage è fatta di nemici sempre più coriacei e numerosi, che cambiano tipologia man mano che ci si addentra nell'avventura, nonché piattaforme a scomparsa, zone segrete, monete da raccogliere e finanche enormi boss da sconfiggere.
Dan the Man è un action platform di stampo tradizionale, ma terribilmente solido e divertente
"To be the man you gotta beat the man"
Il gameplay di Dan the Man, come detto, attinge a piene mani dai classici del genere action platform, senza introdurre novità sostanziali né trovate originali ma provando a portare sui dispositivi mobile qualcosa che altri team di sviluppo non sono stati in grado di proporre, per un motivo o per l'altro.
L'approccio al modello freemium del gioco è peraltro molto elastico: il download da App Store e Google Play è gratuito e non viene mai richiesto di spendere denaro reale, a patto di guardare brevi trailer di tanto in tanto, talvolta in cambio di un medkit o di un oggetto da utilizzare, oppure in corrispondenza con un checkpoint. È possibile liberarsi dalle pubblicità acquistando un apposito pacchetto, ma di fatto l'avventura può essere portata a completamento senza mai mettere mano al portafogli. Non mancano inoltre gli extra: al di là dei personaggi aggiuntivi che si possono utilizzare al posto di Dan, tutti ugualmente dotati di abilità potenziabili, ci si può cimentare con le sfide giornaliere e con un paio di modalità survival. Insomma, la campagna non è lunghissima ma viene supportata da un contorno in grado di intrattenere a lungo. Il punto di forza di Dan the Man è tuttavia il mix fra gameplay e controlli, che funziona alla perfezione e consente di combattere al meglio delle proprie possibilità, colpendo gli avversari con la combo di base, con il colpo caricato o con i calci volanti per prendere tempo nelle situazioni in cui ci si trova in forte inferiorità numerica, magari di fronte a nemici possono aprire il fuoco dalla distanza. La grafica è ottima e propone un eccellente mix fra la pixel art dell'epoca a 16 bit e lo stile caratteristico delle produzioni targate Halfbrick Studios, con personaggi dai tratti cartooneschi, una buona varietà delle ambientazioni e un sapiente uso dei colori.
Conclusioni
Dan the Man è un action platform di stampo tradizionale, ma terribilmente solido e divertente. Il mix di gameplay e controlli touch messo a punto da Halfbrick Studios funziona alla grande, consentendoci di combattere, saltare e sparare in modo immediato e senza limitazioni, con la possibilità dunque di affrontare anche diversi nemici contemporaneamente o gli enormi boss che determinano il passaggio da una zona all'altra. Privo di particolari vincoli dovuti al modello freemium, il gioco vanta una campagna divertente e discretamente impegnativa, nonché un buon contorno di sbloccabili e modalità extra.
PRO
- Gameplay solido e divertente
- Grafica e sonoro ottimi per stile e realizzazione
- Bella campagna, discreto contorno...
CONTRO
- ...ma l'esperienza non dura moltissimo
- Non chiedetegli originalità
- Frecce direzionali un po' piccole