I souslike negli anni hanno assunto molte forme, ma in generale hanno sempre avuto un taglio adulto, con un'atmosfera spesso oscura. Another Crab's Treasure cambia però le cose e ci propone un'avventura all'insegna (almeno inizialmente) dei colori, della leggerezza e delle comicità.
Sviluppato da Aggro Team, Another Crab's Treasure sarà disponibile dal 25 aprile su PC (Steam), Nintendo Switch, PS5, Xbox One e Xbox Series X|S. Gli iscritti a Xbox Game Pass potranno trovarlo dal lancio sul proprio abbonamento. Vediamo se dovreste subito immergervi in questa avventura sottomarina nella nostra recensione di Another Crab's Treasure.
Another Crab’s Treasure, all’inseguimento
Another Crab's Treasure inizia con il nostro protagonista, Krill, che vive in solitudine e tranquillità nella propria pozza vicino alla costa. Il paguro viene disturbato dall'arrivo di uno squalo giocattolo che gli chiede in pratica di pagare il pizzo: non avendo nulla da dare, Krill non sa cosa fare e gli viene così rubata la conchiglia che lo protegge. Un paguro senza conchiglia è però spacciato e quindi il nostro parte per recuperarla, trovando poco dopo una forchetta con la quale combattere.
Così inizia il nostro viaggio, che ci porterà a scoprire un'ampia cultura sottomarina nella quale una melma sta corrompendo le menti degli abitanti, rendendoli ferali. La storia di Another Crab's Treasure ci mette nei panni di un antieroe, una piccola creatura che vuole solo riavere ciò che gli è stato tolto e non ha particolare interesse a fare amicizie, aiutare gli altri o scoprire cosa accade veramente nel mondo.
Another Crab's Treasure non è una storia fantasy di eroi e super cattivi, ma un racconto che critica l'inquinamento, il capitalismo, il disinteresse verso il prossimo, il tutto con un tono leggero e vari personaggi buffi i quali però racchiudono in sé una lezione importante che si dischiude man mano che si avanza.
Il soulslike di Aggro Crab sa far sorridere e sa far riflettere, con una storia adatta anche ai più giovani. La discesa verso gli argomenti più seri è ritmata e trasmessa anche dall'ambientazione: se nelle prime fasi ci troviamo in un luoghi colorati e allegri, pian piano le aree diventano più sporche e scure e la sofferenza di chi vive in un mondo che noi abbiamo rifiutato diventa più evidente. Krill stesso si evolve, passando da un ragazzino timoroso di tutto a un guerriero che non vuole arrendersi. Il tutto funziona: certamente non vi emozionerà in modo particolare, ma è una buona favola che ricorda che tutti noi possiamo fare qualcosa per cambiare la situazione.
Uno shell-like
Parlando del gameplay, Another Crab's Treasure propone tutti gli elementi base che vi potreste aspettare, usando come riferimento più Sekiro che Dark Souls. Il fulcro del gioco è la conchiglia, di cui vi sono oltre 50 varianti. Ogni oggetto - che sia un pallina da tennis, una lattina o un guanto da boxe - ha un valore difesa, un numero di colpi che può assorbire prima di rompersi e un'abilità offensiva o difensiva da attivare consumando l'umami, in pratica dei punti magia che si ricaricano combattendo.
La cosa fondamentale è che parare è d'obbligo in Another Crab's Treasure. Si può schivare e ci sono i contrattacchi, ma il ritmo del combattimento è un mix di parate e risposte, in quanto varie capacità sono legate alla difesa, compreso un aumento della potenza di attacco. La mancanza della barra della stamina invoglia ad agire in modo più aggressivo, ma la verità è che bisogna trovare una via di mezzo tra difesa e attacco, anche per poter stordire i nemici: similarmente a Sekiro, vi è una barra dell'equilibrio che si svuota se smettiamo di attaccare e che, se piena, permette di capovolgere il nemico e infliggergli più danni.
Ciò che dovete aspettarvi è un soulslike dinamico e divertente, con varie possibilità di attacco tra combo dell'arma base e abilità speciali. Va detto che spesso basta solo bloccare il colpo in arrivo e contrattaccare, sfruttando di tanto in tanto il rampino per tirare verso di noi i nemici o lanciarci verso di loro. Ogni area propone nuovi nemici sempre diversi, tranne che nella fase finale dove tende a riciclare un po' troppo alcune idee e, più importante, le uniche novità sono in realtà fastidiose, come il dover muoversi al buio o combattere nemici che escono dalla visuale.
Proprio l'area finale è l'unica che perde punti in termini di divertimento. Il team stesso afferma che il gioco è troppo grande e che sono stati troppo ambiziosi: loro scherzano, ma noi no. Another Crab's Treasure esagera nel finale e per allungare l'avventura propone un'area che ha qualche idea curiosa, ma nel complesso dà la sensazione che si poteva accorciare l'esperienza per migliorare il ritmo ed evitare ripetizioni. Ancora più importante, se si ha ben esplorato il gioco, si giunge all'ultima zona con già tutte le abilità acquisite e gli equipaggiamenti che troviamo sono identici a quelli di cui già disponiamo, eliminando così ogni senso di meraviglia che fino a quel momento emergeva ogni volta che trovavamo un oggetto.
Si chiaro, non parliamo di una zona che spinge ad abbandonare il gioco, ma di una sezione che poteva essere gestita in modo più accorto e che lascia un leggero senso di amaro dopo un'avventura in cui ogni istante è stato solo che positivo, tra boss unici con meccaniche interessanti e aree non eccezionali ma più che piacevoli da esplorare. Il level design in particolar modo non è mai originale e, a parte qualche sezione un po' più lineare, il grosso del tempo lo spendiamo in mappe circolari nelle quali girare alla ricerca di boss secondari e cristalli necessari a potenziare le abilità.
Sotto questo profilo, Another Crab's Treasure punta molto sul platform, mantenendo sempre la difficoltà bassa. Il risultato finale è un action platformer fuso con le idee dei soulslike (i falò, le anime, il sistema di cure e di level up... tutto ricreato in versione marina) che funziona e diverte. Diventa un po' facile nelle fasi avanzate o perlomeno così è stato per noi visto che abbiamo creato un personaggio che può curare sia il guscio che la propria salute attaccando, diventando quasi immortale.
Per quanto riguarda la longevità, abbiamo finito il gioco in 16 ore, con un completamento dell'80% (a occhio, non c'è una percentuale precisa). In media, aspettatevi una ventina di ore per un 100%. Segnaliamo anche che se non siete troppo esperti di soulslike potete attivare una sezione di aiuti, come riduzione dei danni, maggiore invincibilità delle schivate, finestra delle parate più ampie, evitare di perdere oggetti alla morte e anche una diminuzione della velocità del gioco. Si tratta di ottime opzioni definibili in totale libertà su più livelli e che rendono Another Crab's Treasure perfetto per ogni tipo di giocatore.
Conclusioni
Another Crab's Treasure è un gioco di azione e piattaforme ispirato ai soulslike che riesce a proporre alcune idee originali e sa divertire. È un peccato che si trascini un po' nel finale, allungando troppo l'ultima sezione, ma nel complesso è un'avventura che consigliamo, sia per il suo valido sistema di combattimento sia per la sua storia, che in modo perlopiù allegro e comico racconta del male dell'inquinamento e del capitalismo.
PRO
- Tante opzioni di accessibilità
- Sistema di combattimento divertente
- Una bella favola
CONTRO
- L'area finale si trascina ed è povera di novità
- Level design spesso troppo semplice