È abbastanza facile trovare Arizona Sunshine in una classifica dedicata ai migliori giochi per realtà virtuale. Uscito nel 2016, il titolo di Vertigo Games è stato seminale nel campo VR e lo sviluppatore olandese, da quel momento in poi, ha alzato il valore produttivo e qualitativo ad ogni suo gioco. Ne sono una dimostrazione lampante After the Fall, un erede spirituale di Left 4 Dead, The 7th Guest VR, lo stesso Arizona Sunshine 2 e, si spera, il prossimo Metro Awakening, in uscita il 7 novembre 2024.
Arizona Sunshine 2 ha migliorato enormemente la formula originale sotto tutti i punti di vista: qualità dei comandi, opzioni di movimento, veste grafica e divertimento, aggiungendo molte più interazioni con ambiente e nemici. Sarebbe stato quasi uno spreco non pensare all'ipotesi di un remake per il primo capitolo, così iconico e al tempo stesso importante se si guarda al panorama VR. Arizona Sunshine Remake è disponibile su PlayStation VR2, Meta Quest e Steam VR; la nuova edizione contiene il gioco base più tutti i DLC e si può acquistare o a prezzo pieno oppure pagando una cifra inferiore per ottenere l'upgrade, qualora la versione originale di otto anni fa fosse nella vostra libreria.
Narrazione e impatto
Uno dei grandi pregi di Arizona Sunshine è stato portare una narrazione articolata e molto ben recitata in un gioco per realtà virtuale, in un periodo in cui a spopolare erano esperienze prettamente arcade. Il giocatore veste i panni, o le mani visto che sono l'unico elemento visibile del protagonista, di Fred, un uomo che si ritrova nel bel mezzo di una apocalisse zombie nel deserto dell'Arizona. La crescita e la caratterizzazione di Fred nel corso dell'avventura sono significative, specialmente facendo il paragone con il tipo di uomo che conosciamo nel sequel. Arrogante, volgare, un po' spaccone, ben presto Fred si rende conto che la sopravvivenza non è una cosa da poco: questo però non lo esime dal divertirsi un po' con i non morti.
Qui possiamo già vedere uno degli aspetti migliori di questo remake, ma anche esplorare un interessante argomento che coinvolge da sempre i giochi VR. Arizona Sunshine Remake oltrepassa i limiti tecnici del 2016 aggiungendo una serie di animazioni e interazioni con gli zombi molto brutali, tra crani fracassati, smembramenti, cadaveri crivellati di colpi e mutilati da esposizioni. È un tipo di violenza molto vivida e Vertigo Games la sa gestire perfettamente, rendendo quella che è a tutti gli effetti una mattanza un'attività divertente.
Il tutto poi accompagnato da un feedback dei comandi davvero molto piacevole, sia per quanto riguarda le armi da fuoco che quelle da mischia, che rimangono comunque le più divertenti da usare.
Il trucchetto usato dallo sviluppatore per immergere il giocatore in un'esperienza così violenta senza renderla affatto disturbante è vecchio come il mondo, perché nessuno ha compassione per gli zombie. I nemici diventano un inesauribile mucchio di carne su cui sperimentare ogni possibile uccisione senza provare il benché minimo rimorso. Ovviamente non tutti abbiamo la stessa sensibilità, ma partiamo dal presupposto che se giocate a un'avventura zombie abbiate un po' di dimestichezza e di stomaco per gestire il genere.
Veste tecnica e piccole aggiunte
A livello tecnico siamo di fronte ad un ottimo restauro e la versione PS VR2 si difende molto bene. Si può apprezzare un netto miglioramento di texture, luci e effetti particellari come la sabbia nel vento e gli schizzi di sangue, molto più copiosi; eccellente il lavoro sul comparto sonoro, specialmente sul posizionamento delle fonti audio, già di ottima qualità nel secondo capitolo. Il salto generazionale di visori permette a questo remake di migliorare, come già accennato, anche il comparto delle animazioni e soprattutto della fisica, restituendo sparatorie, ma soprattutto esplosioni, realistiche.
L'avventura, quindi, non è completamente identica all'originale, ma sono stati rifiniti diversi punti dei livelli, creando nuovi passaggi o nuove interazioni con l'ambiente, come la possibilità di scalare manualmente le scale a pioli. Alcune azioni perdono un po' di credibilità quando vissute in una partita cooperativa in multiplayer e le scale a pioli ne sono un lampante esempio: se osservate il vostro compagno lo vedrete salire la scala usando solo le mani e tenendo ferme le gambe!
Sistema di movimento
Lavoro massiccio ed estensivo fatto anche sui comandi, lasciando al giocatore una personalizzazione quasi totale sia sul sistema di movimento che di gestione degli scontri a fuoco. Da questo punto di vista Vertigo Games è molto attenta al comfort dei giocatori e, proponendo avventure immersive dall'alto contenuto d'azione, ha lavorato a lungo per migliorare questo aspetto. Oltre a numerose opzioni di locomozione, che vanno dai più classici sistemi di movimento alla sensibilità di rotazione della visuale, si può personalizzare anche la gestione della ricarica delle armi, scegliendo o quella automatica oppure quella manuale, molto più interattiva che in passato.
Se prima, infatti, era necessario scaricare l'arma e ricaricarla portandola all'altezza della cintola, adesso l'arma va scaricata, caricata con un nuovo caricatore (che va afferrato sempre all'altezza della cintola) e scarrellata per far entrare il primo colpo in canna. Questo allunga di molto i tempi di ricarica dell'arma, che dipendono in tutto e per tutto dall'abilità del giocatore. In alcuni momenti, quando le orde di non morti si fanno pressanti la tensione si sente, e il nostro consiglio è di giocarlo proprio così.
Conclusioni
Arizona Sunshine è un titolo che merita tutta l'importanza che nel tempo gli è stata attribuita: senza il lavoro di Vertigo Games nel 2016 molto di quello che abbiamo giocato successivamente in VR non ci sarebbe probabilmente stato. Dopo i grossi passi avanti tecnici e l'esperienza accumulata dallo sviluppatore sarebbe stato sciocco non tornare su questo capolavoro per regalargli una nuova veste tecnica e grafica. Il lavoro svolto è ottimo e ogni singolo aspetto è stato migliorato, per rendere l'esperienza ancora più godibile e divertente. Il gioco, beh, quello era bello ai tempi e lo ancora adesso. Apprezzabile la doppia formula di acquisto, a prezzo pieno e ribassato per chi possiede già una copia del gioco originale.
PRO
- Nuovo sistema di movimento e sparo
- Visivamente bello
- Nuove animazioni per uccidere gli zombie
CONTRO
- In coop si vedono alcuni limiti tecnici