L'ASUS ROG G703 è un notebook massiccio, un desktop replacement di fascia estrema che guarda più che altro alla potenza spingendo al massimo CPU e GPU, entrambe overcloccate, con il chip grafico in versione full e non Q-Max. Un dispositivo del genere non cerca compromessi e, grazie alle uscite DisplayPort 1.4 e HDMI 2.0, può senza dubbio sfruttare monitor dalla risoluzione superiore al 1080p del pannello da 17 pollici con cui è equipaggiato. Ma quest'ultimo può spremere comunque la GPU all'osso con i suoi 144Hz di refresh che, comparendo per la prima volta su un portatile da gioco, rappresentano la principale peculiarità di questo costosto laptop. Il design, va detto, presenta alcune differenze evidenti rispetto ai classici laptop ROG da gioco, ma la formula è quella a cui ci ha abituato il brand ASUS con un mix di curve abbondanti e linee spezzate a rendere peculiare la corposa pancia, tutto condito da qualche dettaglio che include ampie prese d'aria dal look aggressivo, dettagli in plastica più chiara e una placca color rame. Per il resto, tolti un lungo graffio e il logo illuminato a impreziosire il rotondeggiante coperchio in robusta plastica satinata, non c'è molto altro di cui parlare, al di là dell'ovvia illuminanzione LED programmabile AURA e tasti veloci che includono anche l'applicazione Xobx, prima di addentrarci nella questione dell'utilizzo e delle performance di questo laptop, arrivato alla redazione nella versione G703VI-E5010T, che rappresentano senza alcun dubbio il fulcro di un prodotto di questo tipo.
ROG G703VI: un laptop massiccio nell'aspetto e nella sostanza
Il ROG G703, per le sue dimensioni, non è facile da maneggiare, con 5.1 centimetri di spessore e 4.7Kg di peso che lo rendono inadatto a un comodo uso in mobilità. Ma il problema maggiore è quel massiccio alimentatore da 330W che anticipa consumi incompatibili, per quanto in gioco la batteria da 74Wh si avvicini all'ora e mezzo di durata che non è male per un prodotto di questo tipo, con l'utilizzo lontano da una presa e la cosa non ci stupisce visto il contenuto del portatile ASUS. Al centro della configurazione c'è il potente quad core Intel Core i7-7820, qui nella versione a HK a basso consumo ma overcloccato di fabbrica per arrivare da un massimo di 3.9GHz agli stessi 4.3GHz dell'i7-7820X. E sulla stessa piastra madre c'è una potente GeForce GTX 1080 senza i freni della versione Q-Max e con il clock addirittura spinto fino a un massimo di 1974MHz. Il tutto condito da 32GB di memoria DDR4 a 2400MHz che può arrivare a 2800MHz, due SSD Samsung M.2 da 512GB in modalità RAID 0 e un disco meccanico Seagate da 1TB. Abbastanza, insomma, per sfruttare a pieno e con tonnellate di giochi il monitor da 17 pollici G-Sync IPS da 144Hz che restituisce un'immagine nitida anche grazie all'ottima copertura antiriflesso, copre il 100% dello spazio di colore RGB e vanta un buon contrasto, abbastanza per essere usato all'aperto in condizioni di luce ottimali. Purtroppo un pacchetto del genere è dispendioso, nell'ordine dei 4000 euro per la configurazione di cui stiamo parlando, ma sappiamo bene che il brand e i dettagli hanno un costo, che se non altro in questo caso comprende anche un ampio touchpad con due tasti fisici e una tastiera, che si accontenta della tecnologia chiclet ma gratifica le nostre mani con tasti solidi e dalla corsa piuttosto ampia. E non sono niente male nemmeno i due altoparlanti da 3W, piazzati sulla cornice più bassa dello schermo, che tra qualità e volume permettono al portatile ASUS di distinguersi dalla massa anche in quanto a comparto audio, benché l'audio ESS Sabre HiFi DAC, con supporto Virtual Surround 7.1, renda ovviamente al meglio con un sistema di altoparlanti dedicato o con una cuffia. L'apposito jack si trova su lato sinistro dove troviamo anche entrata per il microfono, porta Gigabit Ethernet che fa il paio con l'immancabile Wi-Fi integrata, una porta una di Tipo C Thunderbolt 3 e una pota USB 3.0 standard. Le altre due sono dal lato opposto del laptop, affiancate da un comodo lettore di schede multimediali che conclude la nostra panoramica hardware.
Prestazioni: tra framerate e temperature
A questo punto non resta che mettere alla prova l'hardware con quello che ci interessa di più: il software. Siamo partiti lanciando applicazioni leggere, video e pagine web assortite, con il ROG G703 che è rimasto piuttosto silenzioso mentre le temperature non hanno superato i 52 gradi CPU e i 46 nel caso della GPU. Le cose però sono cambiate quando abbiamo messo la CPU sotto sforzo e le frequenze si sono involate a più riprese verso i 4300MHz che hanno visto il processore superare anche i 90 gradi. Per fortuna in questi casi i giri delle due ventole sono incrementati con estrema reattività evidenziando l'efficacia del sistema Anti-Dust Cooling (ADC) che si è dimostrato capace di domare la temperatura con giochi e applicazioni più pesanti. Non ha potuto fare miracoli, però, una volta che abbiamo portato la CPU al 100% del carico di lavoro, trovandoci di fronte a una temperatura di 93 gradi che non sono di certo pochi anche se la CPU Intel può lavorare fino a 100 gradi. Inoltre non stiamo parlando di un dispositivo professionale benché il processore Intel da 4 core e 8 thread sia sufficientemente potente da cavarsela anche con il calcolo nudo e crudo. Il clock spinto, infatti, ci ha restituito 854 punti in Cinebench R15 multithread, permettendo al Core i7-7820HK dell'ASUS ROG G703 di superare, benchè di poco, un Core i7-7600K stock. E la CPU Kaby Lake ci ha sopreso ancora di più nel test single thread, con 184 punti che lo mettono alla pari con un Core i7-6700K. Davvero niente per un portatile che ha toccato quota 11872 con il test CPU mark di Passmark anche se si tratta di un record scelto in mezzo a una serie di risultati altalenanti, probabilmente dovuti alla fluttuazione delle frequenze. Ed è un qualcosa che abbiamo rilevato anche nei giochi, registrando framerate ballerini anche laddove siamo abituati a vedere il framerate inchiodato. La variazione, comunque, è minima, con appena 3 frame di scarto per Deus EX: Human Mankind che sul portatile ASUS è rimasto tra i 104 e i 107 frame di media in una piazza piuttosto ampia. Tra l'altro il problema non si è presentato con The Witcher 3 che, inchiodato a 113fps nel mezzo di Larvik, ha messo in luce come il Core i7-7820HK non perda troppo terreno rispetto ai più potenti processori desktop, sfruttando le frequenze aumentate di processore e scheda grafica. Anzi, c'è anche un caso in cui il ROG G703 si è dimostrato capace di superare sistemi più potenti, ovviamente con frequenze stock, tenendo i 46fps di media dall'alto di Rattay in Kingdom Come: Deliverance. Purtroppo il framerate è crollato galoppando per la città, ma la cosa non ci ha sorpreso visto che abbiamo registrato gli stessi 22fps di picco minimo con diverse CPU desktop. CPU che non sono chiuse negli angusti spazi di un portatile, anche se le dimensioni del ROG G703 sono generose e lo sono anche per aiutare una dissipazione che, giocando, è stata capace di mantenere le temperature della CPU tra gli 71 e gli 81 gradi e quelle della GPU tra i 79 e gli 80 per la GPU, risultando meno rumorosa rispetto agli stress test. Comunque, volendo spremerla al massimo per rinfrescare ulteriormente l'hardware, è possibile ricorrere al ROG Gaming Center che pecca ancora in fruibilità e intuitività ma consente di mettere mano a tutte le impostazioni fondamentali, frequenze incluse.
Conclusioni
Multiplayer.it
8.0
Il ROG G703 è un laptop massiccio, un desktop replacement capace di avvicinare, anche grazie all'overclock, le prestazioni di sistemi da scrivania dalla configurazione similare. La conta di core e thread, va detto, inizia a stonare per un prodotto del genere, visto l'arrivo di svariate CPU a 6 core, ma la potenza è sufficiente per consentire alla GTX 1080 di esprimersi senza troppi problemi. Purtroppo le frequenze spinte alzano le temperature ma durante il gaming il sistema di raffreddamento, combinato con uno chassis decisamente spesso che facilita il passaggio dell'aria, si è dimostrato capace di mantenere temperature al livello, se non leggermente più basse, di quelle tipiche di un sistema del genere. Un sistema che spicca rispetto alla concorrenza come primo notebook da gioco a equipaggiare uno schermo da 144Hz, si fa notare anche per la qualità dell'immagine ed è affiancato anche da un paio altoparlanti di buona qualità, vera rarità per un prodotto di lusso che ci fa pagare ogni vezzo con un prezzo consigliato, per questo specifico modello G703VI-E5010T, di ben 4269 euro.
PRO
- Pannello IPS a 144Hz di ottima qualità
- Una vera e propria GeForce GTX 1080 con tanto di overclock
- Robusto, aggressivo e curato in ogni dettaglio
CONTRO
- Pur overcloccata la CPU ha qualche limite
- Pesante e dallo spessore più che abbondante
- Decisamente costoso