Con la recensione dell'ASUS ROG Swift OLED PG42UQ torniamo a parlare di monitor da gioco 4K di grossa taglia, ancora molto vicini al concetto di televisione viste le dimensioni e l'ergonomia. Non sorprende quindi il pieno supporto per console, con il 4K a 120 Hz che può essere sfruttato sia con PS5 che con Xbox Series X. Ma si tratta di schermi che stanno benissimo attaccati a un PC su una grossa scrivania, laddove l'elevata fedeltà del colore va a vantaggio anche di chi fa grafica o semplicemente vuole giocare con mouse e tastiera al meglio possibile e con lo sguardo letteralmente immerso nell'immagine. Certo, il prezzo si fa impegnativo con 1.699€ richiesti per portarsi a casa questo bestione, ma permette di accedere anche ad un sacco di opzioni e ad una connettività decisamente ricca.
Caratteristiche tecniche
Gli schermi OLED sono destinati a rimpiazzare IPS e VA grazie a neri quasi assoluti, tempi di risposta minimi e copertura di colore elevata. In questo caso, va detto, siamo ancora nel mondo dei pannelli di grandi dimensioni che per molti versi, tra cui l'ergonomia, sono assimilabili ai televisori, ma la dotazione e le funzionalità rimangono quelle di un monitor. Da qui un'elevata versatilità che promette un'esperienza di alto livello sia alla scrivania, anche se siamo di fronte ad un monitor che gioca chiaramente in un campo diverso da quello dei nuovi OLED da gioco di piccola taglia, sia dal divano, poco importa se con un PC o una console. Non a caso parliamo di uno schermo pensato per sposarsi con tutte le piattaforme in circolazione, comprese PS5 e Xbox Series X, grazie all'Adaptive Sync con VRR e compatibilità G-Sync.
Versatilità, diagonale abbondante, tecnologia OLED, risoluzione 4K e refresh da 120 Hz non sono gli unici elementi interessanti del monitor ASUS. Chi ha un buon PC, magari dotato di una GPU di ultima generazione, ha anche l'opzione dell'overclock per spingere il refresh fino a 138 Hz. Lo stesso monitor ci avvisa di come attivare questo parametro possa causare problemi di flickering, ma nel nostro caso abbiamo rilevato il problema solo nei test dedicati non nell'uso reale. Inoltre il 4K a 120 Hz è già sufficiente per spremere a fondo sia le console che il PC, almeno con titoli ad alto profilo grafico. L'unico dubbio, di fronte a una luminanza tipica di 450 nit, è l'HDR, mentre risulta ottima la copertura della gamma di colore DCI-P3 del 98%. Gli schermi OLED, lo sappiamo, possono arrivare anche al 100% e manca la certificazione Pantone in ottica professionale, ma si parla anche di un delta E inferiore a 2 e nel caso della copertura sRGB si arriva al 133% per uno schermo che promette molto anche dal punto di vista dei colori.
Il grosso limite degli ibridi tra monitor e televisione è l'ergonomia. Il peso generoso del pannello limita le opzioni del sostegno che deve per forza di cose essere robusto. Da qui la sola inclinazione verticale per la massiccia base in metallo che tra l'altro occupa parecchio spazio. Ma vista la diagonale abbondante è chiaro che volendo utilizzare questo monitor su una scrivania, questa deve essere piuttosto grande. Nessun problema, invece, per la gestione dei cavi. Certo, spostare lo schermo non è uno scherzo, ma il collegamento elettrico è comodamente raggiungibile sul fianco destro mentre gran parte delle porte sono sul retro, come di consueto, ma escludendo due porte USB e l'uscita audio da 3.5 mm sono tutte concentrate in un apposito vano piazzato nella fascia di mezzo dello chassis, sulla sinistra guardando il monitor alle spalle. Anche qui, in sostanza, non è necessario essere contorsionisti per raggiungere una connettività tra l'altro decisamente ricca.
La natura a metà con un televisore si vede anche dalla presenza di un impianto sonoro Harman/Kardon che è composto da 2 altoparlanti da 10 W, decisamente più potenti di quelli che troviamo solitamente sui monitor anche di alto livello, e da un fondamentale woofer da 15 W, necessario per garantire bassi degni di questo nome. Ed è un bene che non manchi nulla visto il prezzo che per il segmento dei monitor resta piuttosto caro. Parliamo infatti di 1.699€ che sono parecchi anche per una configurazione di alto livello, senza contare che guardando alle TV ci sono OLED più abbordabili e con polliciaggi più generosi. Utilizzato alla stregua di un televisore, in sostanza, lo schermo ASUS non è conveniente. Ma nel campo dei monitor può senza dubbio dire la sua.
Scheda tecnica ASUS ROG Swift OLED PG42UQ
- Diagonale:41.5 pollici, piatto
- Pannello: OLED
- Risoluzione: UHD 16:9 (3840 x 2160)
- Refresh rate: 48 Hz - 120 Hz (138 Hz in overclock)
- Tempo di risposta: 0.1 ms
- Colori: 10-bit (1.07 miliardi di colori)
- Gamut: copertura sRGB 133%, copertura NTSC 98%
- Contrasto: 135.000:1 nativo, 1.500.000:1 picco HDR
- Tecnologie gaming:
- Adaptive Sync (compatibile G-Sync)
- Variable Refresh Rate
- ASUS Gameplus
- Mirini, timer, cronometro e contatore fotogrammi
- Luminanza: 450 nit tipica
- HDR: HDR10
- Connettività:
- 2x HDMI 2.1
- 2x HDMI 2.0
- 1x DisplayPort 1.4 con DSC
- 4x USB-A 3.2 Gen 2
- 1x USB-B (Upstream)
- 1x jack audio cuffia 3.5 mm
- 1x SPDIF out
- Audio: 2x tweeter da 10 W con woofer da 15 W
- Supporto VESA: 100 x 100 mm
- Ergonomia:
- Inclinazione 0˚ +20˚
- Consumo tipico: 220 W
- Dimensioni: 932.08 x 611.3 x 255.4 mm (con sostegno)
- Peso: 14.77 kg (con sostegno); 13.58 kg (solo pannello)
- Prezzo consigliato: 1699€
Connettività e funzionalità
Lato connettività, come ci si aspetta da uno schermo di alto livello, troviamo un nutrito hub da quattro porte USB 3.2 Gen 2, di cui una piazzata sul bordo superiore del pannello, e quattro porte HDMI, due con le massime specifiche HDMI 2.1 e due di tipo 2.0. Una sola, invece, la porta DisplayPort 1.4, ma è dotata di DSC per garantire la combinazione di 4K a 138 Hz con HDR e gamut completo. Il tutto condito dalla classica porta per jack audio da 3.5 mm, dal Kensington Lock e dalla meno comune uscita audio ottica SPDIF.
Troviamo il logo ASUS ROG illuminato sullo scatolotto piazzato al centro della cornice inferiore dove è presente anche il classico stick per navigare nel menù principale e in quelli rapidi; di fianco ci sono il tasto per la conferma delle opzioni e il pulsante d'accensione. Oltre a questo, come ci si aspetta con uno schermo di queste dimensioni, c'è anche il fondamentale telecomando che permette di accedere alle opzioni che includono tutto quello che ci si aspetta sia da una TV che da un monitor tra Picture in Picture, Picture by Picture, regolazione delle ombre, modalità sRGB, mirini, overclock, HDR con tre impostazioni e svariate modalità preimpostate in base ai più comuni scenari di utilizzo.
Non mancano inoltre regolazione del colore a sei assi, con tanto di rapporto di pre-calibrazione nella scatola, e la funzionalità pixel cleaning per evitare danni dovuti alla persistenza dell'immagine. L'incidenza del problema, va detto, si è ridotta moltissimo con i pannelli OLED moderni, ma comunque non è da sottovalutare quando si utilizzano sistemi operativi o videogiochi con interfacce fisse.
Design
Il monitor OLED targato ASUS può essere usato su una scrivania di grandi dimensioni, necessaria per non trovarsi sovrastati dal grosso pannello, ed è chiaramente fruibile anche da un divano grazie ai 41.5 pollici di diagonale effettiva. Siamo infatti su quel confine ormai sottilissimo tra monitor e TV, cosa evidente anche dall'ergonomia limitata all'inclinazione verticale dello schermo.
Il grosso logo ASUS sul retro in plastica, i diffusori che spuntano sotto la cornice frontale e il treppiede tutto in metallo, composto da un tacco massiccio e da due lunghe gambe, hanno lo stile degli schermi da gioco PC, ma la base d'appoggio non prevede né rotazione e neppure regolazione in altezza, cosa comunque comprensibile visto il peso del pannello che da solo supera i 13.5 Kg.
Tra gli altri aspetti rilevanti troviamo il rivestimento antiriflesso robusto, un sacco di porte posizionate in modo da essere comodamente raggiungibili e cornici davvero ultrasottili, in metallo, e su quattro lati, anche se lungo il bordo inferiore c'è una piccola appendice dove troviamo i controlli. Tutto curato, insomma, compresa l'aggiunta di 4 gommini sul retro dello chassis per evitare danni alla superficie di appoggio se appeso al muro con l'attacco VESA. Ottimo inoltre l'uso di un magnete per fissare il coperchio di protezione della connettività e molto comodo l'alimentatore interno, anche se si tratta di una cosa da darsi per scontata con uno schermo di queste dimensioni.
Prestazioni
Neri quasi perfetti, contrasto elevato e colori soldi e precisi restituiscono un'immagine di qualità eccellente, di quelle che ti fanno subito innamorare. La luminanza tipica non è elevatissima in senso assoluto, ma è sufficiente, anche con la tecnologia Uniform Brightness attiva che la abbassa, a restituire un'immagine vivida e di grande impatto. Il tutto con una definizione piuttosto buona anche da vicino, benché il rapporto tra diagonale effettiva da 41.5 pollici e risoluzione 4K restituisca un PPI leggermente inferiore a quello di uno schermo QHD da 27 pollici. Non è proprio lo schermo ideale, quindi, se l'obiettivo è utilizzarlo per applicativi d'ufficio oppure per l'editing fotografico, ma d'altronde parliamo di uno schermo di gradi dimensioni pensato per il gioco, per quanto in alcuni scenari possa comunque dare soddisfazioni anche ai creatori di contenuti.
Tornando a parlare dei neri, l'unico problema che abbiamo riscontrato riguarda un leggerissimo glowing, ma si tratta di un fenomeno limitato che si intravede esclusivamente con scritte bianche molto luminose su sfondo nero. Non influenza, in sostanza, la quasi totalità degli scenari laddove invece non c'è più traccia di bagliori. Per il resto tutto funziona come previsto, incluso il supporto HDR che manca di Dolby Vision e non può contare su una luminanza da record, ma su un'area ridotta può superare i 700 nit e grazie al dimming assoluto della tecnologia OLED ad aumentare l'impatto dell'immagine senza sacrificare troppi dettagli.
Soddisfatti dalla qualità dell'immagine, passiamo alla reattività che non delude. Il tempo di risposta di 0.1 millisecondi, infatti, garantisce contorni definiti e l'assenza di ghosting anche nei giochi più veloci. Anzi, non si nota alcuna traccia di scie nemmeno nei test dedicati, almeno al massimo refresh. Ma non abbiamo rilevato grandi problemi nemmeno con contenuti video a basso frame rate, cosa che rende meno rilevante l'assenza di tecnologia Black Frame Insertion, spesso presente negli schermi pensati anche per vedere contenuti video. Ed è buona anche la resa in downscaling così com'è ottimo il rivestimento anti riflesso che non esalta di certo la luminosità, ma elimina efficacemente ogni riverbero, cosa necessaria per l'uso professionale o comunque da scrivania, garantendo la piena fruibilità di un monitor di alta qualità che tiene botta anche dal punto di vista dell'audio.
Gli altoparlanti da 10 W, affiancati da un woofer da 15 W, restituiscono un sonoro all'altezza di un televisore di medio livello. Il singolo subwoofer viene spesso soverchiato dagli alti squillanti, ma volume e resa complessiva sono sufficienti per giocare o guardare un film in una stanza di medie dimensioni. Certo, una soundboard di buon livello offre un sonoro nettamente migliore ed è qui che entra in campo l'uscita SPDIF, quella che si trova facilmente sulle TV di buon livello ma che è una rarità nel caso dei monitor.
Conclusioni
Multiplayer.it
8.0
Perfetto tanto per il gaming PC quanto per quello console, l'ASUS ROG Swift OLED PG42UQ si piazza a metà tra monitor e televisione, garantendo in entrambi i casi una resa dell'immagine eccellente, sia in termini di qualità dell'immagine che di tempi di risposta, che si parli di film o videogiochi. Per l'uso classico da postazione PC si consiglia una scrivania piuttosto ampia, ed è bene tenere conto di come la definizione dei testi, per quanto la leggibilità sia migliorata nettamente rispetto agli schermi di grosse dimensioni precedenti, non sia paragonabile con quella dei monitor per uso professionale, mentre può risultare sottodimensionato per l'uso da divano. Inoltre non spicca per luminosità, cosa che influenza un HDR pur ottimo per un OLED di questa taglia, e comporta una spesa importante, ma è senza dubbio in grado di dare enormi soddisfazioni nella tipica configurazione gaming di alto livello.
PRO
- Calibrazione del colore ottima e neri perfetti
- Tempi di risposta minimi
- Connettività ricca
CONTRO
- Definizione dei testi migliorata ma non sempre ottimale
- Ergonomia fortemente limitata per l'uso da monitor
- Luminanza non certo da record