Badland Brawl, la recensione

Badland Brawl offre un'esperienza strategica affascinante, ottenuta miscelando in maniera intelligente elementi tratti da alcune delle produzioni di maggior successo in ambito mobile. Nel nuovo titolo di Frogmind ritroviamo il meccanismo della fionda per il lancio delle unità, ispirato al gameplay di Angry Birds, ma anche la progressione a base di carte collezionabili e le torri da distruggere di Clash Royale; il tutto in un ambito bidimensionale che richiama spesso e volentieri le atmosfere e i rovesciamenti di fronte dei più celebri brawler. La formula è semplice e immediata, e viene illustrata attraverso un tutorial rapido e indolore che ci conduce per mano nel corso delle prime partite. Sullo schermo ci sono due torri contrapposte che si lanciano contro un po' di tutto, e vince chi riesce per primo a distruggere l'avversario.

Questa, naturalmente, è solo una sintesi estrema di ciò che succede in Badland Brawl, perché dietro queste dinamiche si cela uno spessore strategico non indifferente, che parte dal deck in nostro possesso e dalle relative unità, tutte differenti e potenziabili sulla base del loot ottenuto a ogni vittoria. Disporremo di piccoli guerrieri rapidi o di mostri giganti, bombe di varie dimensioni, dispositivi che servono per proiettarle rapidamente nella zona dell'avversario, vere e proprie meteore, navicelle caricate a tritolo, frecce e finanche casette volanti che presidiano la posizione lanciando proiettili contro chi si avvicina. Mettere in campo le unità consuma una o più porzioni della barra energetica presente nella parte bassa dello schermo, che si ricarica con il passare dei secondi. Tuttavia dovremo disporre le pedine in maniera manuale, lanciandole appunto tramite una fionda che le collocherà in una posizione differente sul campo di battaglia.

Gameplay e struttura

Dopo il successo di Badland e Badland 2, insomma, i ragazzi di Frogmind hanno voluto sperimentare qualcosa di molto diverso, pur richiamando in alcuni frangenti il loro franchise più celebre. L'unione di tante meccaniche strategiche funziona in maniera sorprendente, e benché sulle prime l'azione appaia un po' lenta, non c'è dubbio che la soddisfazione di riuscire a spingere tutto ciò che si trova sullo schermo verso la torre nemica ha molto a che vedere con le clamorose rimonte dei brawler più conosciuti. Il fatto che tutto questo funzioni in multiplayer, grazie a un comparto online competitivo in tempo reale caratterizzato da un matchmaking solido e rapidissimo, la dice lunga anche su quante persone si siano affezionate a questa nuova variante dei MOBA.

Gli aspetti freemium dell'esperienza si limitano alla natura e alla velocità di sblocco del loot, senza limitare in alcun modo il numero di partite o l'accessibilità generale del gioco, e questo rappresenta un enorme vantaggio per chi desidera cimentarsi con Badland Brawl senza spendere denaro. Il bilanciamento dei match, che a un certo punto si aprono anche a frenetici confronti due-contro-due, ci è infatti sembrato pressoché perfetto, andando a pescare utenti del nostro stesso livello nell'ambito di un percorso che ci porterà a scoprire man mano nuovi scenari e a ottenere nuove unità, organizzando eventualmente diversi deck per mettere a punto strategie basate sulla rapidità e la prontezza oppure sulla pazienza e la potenza.

Le sfaccettature del gameplay sono effettivamente molte e vengono solo leggermente sporcate da un impianto fisico che nelle sue dinamiche rivela la basicità delle routine di attacco e movimento delle unità. Dal punto di vista artistico, i richiami al già citato Angry Birds sono evidenti, ma ci troviamo di fronte a un gioco dotato di una propria personalità, forte di uno stile fumettoso e colorato, con splendidi scenari che fanno da sfondo all'azione e un gran numero di pedine differenti, alcune dotate di un design molto ispirato.