Non ce la faccio, troppi ricordi: ce lo siamo ripetuti spesso prima di arrivare ai titoli di coda di Beyond Good & Evil - 20th Anniversary Edition, a oltre vent'anni dall'ultima volta. Il gioco diretto da Michel Ancel ha fatto il proprio debutto nell'ormai lontano 2003, eppure molti aspetti dell'esperienza risultano ancora attuali, a dimostrazione di quanto fossero valide le idee di partenza.
Sappiamo che Ubisoft sta lavorando al secondo capitolo della saga, sebbene lo sviluppo proceda davvero lentamente, e in questi casi giocare la carta della remaster è praticamente d'obbligo per cercare di sdoganare quei personaggi e quelle storie presso un pubblico potenzialmente inedito. Se poi si tratta di un'edizione ricca di extra e disponibile a un prezzo molto accessibile, tanto di guadagnato.
La storia di Beyond Good & Evil
Pur con le inevitabili ingenuità di un modo di narrare i videogiochi che ai tempi non poteva contare sull'approccio cinematografico di alcune produzioni odierne, la storia di Beyond Good & Evil ha ancora parecchio da dire in termini di caratterizzazione dei personaggi e dell'universo di gioco, tanto da riuscire ad appassionare oggi come vent'anni fa.
Di fatto è un piccolo Star Wars, quello che Ancel ha saputo confezionare: un'avventura fantascientifica che si svolge in una galassia lontana lontana, sul pianeta Hyllis: un mondo tormentato dagli attacchi di una misteriosa razza aliena, i DomZ, che hanno messo la popolazione in ginocchio, rendendola completamente dipendente dalle forze di difesa delle Squadre Alfa.
In questo scenario, Jade è una giovane e coraggiosa fotoreporter che abita all'interno di un faro su di un'isoletta, in compagnia dello zio Pey'j (un buffo, ma ingegnoso maiale antropomorfo che l'ha cresciuta come una figlia) e di un gruppo di piccoli orfani di cui si prende cura. Le difficoltà economiche spingono la ragazza ad accettare una serie di incarichi, ma uno in particolare si rivela diverso da ciò che immaginava.
Jade viene infatti reclutata dall'Iris, un'organizzazione segreta che si pone l'obiettivo di rivelare la clamorosa verità sulle Squadre Alfa e il loro generale. Una missione che per la protagonista si trasforma ben presto in una faccenda molto personale, che la porterà e esplorare varie zone di Hyllis e persino a viaggiare oltre i confini dell'atmosfera.
Gameplay e struttura reggono il peso degli anni?
Cimentarsi con la remaster di Beyond Good & Evil dopo tutto questo tempo si pone senza dubbio come un'esperienza istruttiva, visto che il gioco scorre ancora che è un piacere e ciò è dovuto ovviamente alla brillantezza delle intuizioni messe in campo in origine. Ci sono davvero tante situazioni che rivelano quanto gli action adventure moderni si siano ispirati a quest'opera.
Certo, aspetti che già vent'anni fa lasciavano un po' interdetti non sono certamente migliorati, e ci riferiamo in particolare ai combattimenti: la resa degli impatti risulta inconsistente e la visuale tende a impazzire un po' troppo spesso, ma quantomeno il nuovo schema dei controlli (attivo di base, ma volendo è possibile optare anche per l'originale) rende alcuni momenti meno legnosi di quanto ricordassimo.
Il genere stealth non si è evoluto più di tanto nel corso del tempo, e così le sezioni di Beyond Good & Evil in cui bisogna nascondersi alla vista dei nemici, per poi magari coglierli di sorpresa alle spalle, si rivelano discretamente attuali. La meccanica delle fotografie, inoltre, si pone ancora oggi come una soluzione intelligente per stimolare l'esplorazione e premiarla.
L'avventura di per sé non è lunghissima, la durata della campagna difficilmente si spinge oltre le dodici ore e la struttura a compartimenti stagni degli scenari finisce inevitabilmente per apparire obsoleta rispetto a un approccio a mondo aperto, ma le situazioni offrono una discreta varietà: ci sono segreti da scoprire e volendo è persino possibile cimentarsi con delle gare di velocità.
I contenuti della 20th Anniversary Edition
Quali sono i contenuti extra della 20th Anniversary Edition di Beyond Good & Evil? A parte una piccola sequenza che funge da collegamento narrativo con Beyond Good and Evil 2 (attenzione: dovete sbloccarla prima di partire per l'ultima missione, nell'hangar, o non potrete più farlo) dal menu principale è possibile accedere a un ricco archivio di materiali pubblici e non relativi alla realizzazione del gioco.
Si va dalle concept art alla fase di pre-produzione, dal reveal ufficiale allo sviluppo vero e proprio, passando per il lancio, la caratterizzazione dei personaggi nel corso degli anni, alcuni piccoli segreti e video bonus. Ognuna di queste voci consente di visionare diversi documenti, molti dei quali davvero curiosi e interessanti, a maggior ragione per chi conosce già la serie.
Un comparto tecnico rinnovato
Beyond Good & Evil: 20th Anniversary Edition è una remaster e non un remake, il che significa che l'ossatura del gioco è rimasta quella originale, sebbene in questo caso gli sviluppatori non si siano limitati ad aumentare risoluzione e frame rate. È infatti evidente il lavoro che è stato fatto in merito alle texture, praticamente tutte sostituite con trame differenti e di qualità superiore.
Gli scenari, ma soprattutto i personaggi hanno tratto sostanziale giovamento da queste modifiche, in particolare per quanto concerne le ombre e l'occlusione ambientale, che aggiunge spessore agli oggetti (alcuni trasformati da semplici sprite a modelli poligonali), sebbene le animazioni e le interazioni sentano parecchio il peso degli anni.
La versione PC gira a 4K e 60 fps con tutte le regolazioni al massimo senza particolari problemi, nonostante le opzioni in realtà siano ridotte all'osso: qualità grafica, livello delle texture, presenza o meno dell'antialiasing, qualità delle ombre, occlusione ambientale e bloom, tutto qui. Purtroppo la fluidità dell'azione risente in alcuni casi di piccole incertezze dovute ai soliti fenomeni di stuttering.
Il comparto sonoro si pone ancora oggi come un gioiellino, grazie alla varietà e alla personalità di una colonna sonora a cui ha lavorato lo stesso Ancel in collaborazione con Christophe Heral. Il doppiaggio in italiano è quello originale e si lascia ancora ascoltare con piacere, nella speranza che anche l'eventuale Beyond Good and Evil 2 possa vantare una localizzazione completa nella nostra lingua.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore: Intel Core i5 13500
- Scheda video: NVIDIA RTX 4070
- Memoria: 32 GB di RAM
- Storage: SSD SATA 3
- Sistema operativo: Windows 11
Requisiti minimi
- Processore: Intel Core i5 4460, AMD Ryzen 3 1200
- Scheda video: NVIDIA GTX 960, AMD RX 5500 XT
- Memoria: 8 GB di RAM
- Storage: 20 GB di spazio richiesto
- Sistema operativo: Windows 10 64 bit
Requisiti consigliati
- Processore: Intel Core i7 6700, AMD Ryzen 5 1400
- Scheda video: NVIDIA GTX 1050 Ti, AMD RX 5500 XT
- Memoria: 8 GB di RAM
- Storage: 20 GB di spazio richiesto
- Sistema operativo: Windows 10, Windows 11 64 bit
Conclusioni
Beyond Good & Evil: 20th Anniversary Edition è un viaggio nel passato che si rivela sorprendentemente piacevole, grazie a un lavoro di rimasterizzazione che si spinge ben oltre il minimo sindacale e ad alcune piccole attenzioni rivolte anche ai controlli e al gameplay. Certo, i meriti più concreti vanno ricercati nella bontà del lavoro svolto da Michel Ancel e dai suoi collaboratori nel 2003, che ancora oggi dimostra come si sviluppino i bei giochi e ribadisce quanto sia importante non perdere l'occasione di rilanciare questa serie con Beyond Good and Evil 2.
PRO
- Ancora piacevolissimo da giocare
- Rimasterizzazione grafica ben fatta
- Diversi extra interessanti per i fan di Beyond Good & Evil
CONTRO
- Combattimenti scivolosi e inconsistenti
- Frequenti problemi con la visuale e qualche glitch
- La struttura sente parecchio il peso degli anni