La recensione di Control Ultimate Edition non può prescindere dalle polemiche che hanno accompagnato l'annuncio del gioco, che si presenta come la classica edizione completa del titolo sviluppato da Remedy Entertainment, comprensiva non solo dei due DLC ma anche e soprattutto di un upgrade tecnico che punta a sfruttare le capacità di PS5 e Xbox Series X|S.
Quando infatti il publisher 505 Games ha dichiarato che la Ultimate Edition sarebbe stata l'unica a godere dei miglioramenti grafici destinati alle piattaforme next-gen, i possessori della versione standard si sono per forza di cose risentiti.
Chi ha deciso di effettuare il doppio acquisto nonostante tutto, approfittando magari di uno sconto per passare all'edizione definitiva, si è poi trovato di fronte l'annuncio a sorpresa della gratuità del prodotto per gli abbonati a PlayStation Plus nel mese di febbraio.
Insomma, è difficile dire che tutta questa faccenda sia stata gestita bene e siamo davvero curiosi di capire come si muoverà Microsoft per evitare che i possessori di Xbox Series X|S siano gli unici a dover pagare a prezzo pieno questo aggiornamento (peraltro con la versione standard di Control attualmente disponibile nel catalogo di Xbox Game Pass), ma per il momento le cose stanno esattamente così e non fanno che confermare quanto possa diventare complicato e macchinoso il passaggio alla nuova generazione quando non si hanno le idee chiare.
Storia
La storia è senza dubbio uno degli elementi più interessanti di Control, non tanto per gli eventi in sé quanto per come vengono rappresentati, attraverso l'uso di soluzioni narrative affascinanti e la creazione di atmosfere davvero peculiari. L'intera campagna sembra svolgersi all'interno di un sogno che lascia volutamente dei vuoti, e quando si conclude non tutti vengono colmati. Un ottimo motivo per rigiocarlo nella Ultimate Edition, insomma.
Nei panni della protagonista dell'avventura, Jesse Faden, ci ritroviamo nella sede del Federal Bureau of Control, un'agenzia che si occupa di individuare, studiare e catalogare eventi sovrannaturali e gli oggetti all'apparenza banali che li hanno determinati: un vecchio floppy disk, un cavalluccio a dondolo, una cassaforte o un radiografo possono nascondere il potere di interfacciarsi con un altro mondo.
Proprio dall'altro mondo, però, è arrivata una terribile minaccia: il Sibilo, un'entità misteriosa che è riuscita superare la barriera che separa le dimensioni e ha fatto breccia nella Oldest House, l'edificio che ospita appunto l'FBC, facendo piombare i suoi agenti in stasi oppure trasformandoli in pericolose marionette, pronte ad attaccarci.
Nominata nuovo Direttore dell'agenzia, Jesse sembra l'unica in grado di risolvere la situazione, grazie ai suoi poteri telecinetici e alla potente Arma di Servizio: uno strumento sovrannaturale che può assumere cinque differenti configurazioni e modalità di fuoco, da sbloccare e potenziare nel corso della campagna.
Gameplay solido ed entusiasmante
Control prende il meglio delle precedenti produzioni targate Remedy Entertainment, da Alan Wake a Quantum Break, per consegnarci un gameplay solidissimo ed entusiasmante, che si arricchisce gradualmente di nuove meccaniche e possibilità; anche sul fronte strutturale, con un'impostazione in stile metroidvania che permette di accedere a nuove zone man mano che otteniamo poteri e permessi, creando checkpoint da cui ripartire in caso di game over.
Mentre esploriamo l'enorme Oldest House, raccogliendo durante il tragitto documenti che servono per sbloccare un'abbondante quantità di missioni secondarie (alcune delle quali includono boss fight anche piuttosto spettacolari), ci troveremo di fronte frotte di avversari divisi in varie tipologie, dai soldati semplici a quelli muniti di scudo energetico, dai cecchini agli agenti col lanciarazzi, dalle creature volanti alle "sfere" che si proiettano rapidamente da un punto all'altro dello scenario, passando per numerosi mini-boss che vanno affrontati con un minimo di strategia.
Per combatterli potremo ricorrere, come detto, all'Arma di Servizio nelle sue varie modalità di fuoco e ai poteri telecinetici di Jesse, che le permettono di afferrare e scagliare qualsiasi oggetto o detrito, proiettarsi rapidamente in avanti o creare un muro di calcinacci. Le combinazioni si moltiplicano man mano che la protagonista acquisisce nuove capacità e nuovi potenziamenti, trasformandosi in una vera e propria macchina da guerra in grado anche di volare, pur per brevi tratti.
Su PlayStation 5 il sistema di combattimento di Control Ultimate Edition può contare anche sulle peculiarità del controller DualSense, nella fattispecie il feedback aptico che comunica con le sue vibrazioni ciò che succede sullo schermo e i trigger adattivi, che oppongono un diverso grado di resistenza a seconda dell'arma utilizzata. Sulle prime si rimane un po' interdetti per via della durezza del grilletto, tuttavia basta poco per abituarsi e apprezzare questi piccoli ma significativi extra.
La versione next-gen
La versione PS5 di Control Ultimate Edition, oggetto di questa recensione, include due differenti opzioni grafiche che è possibile attivare in qualsiasi momento, senza dover tornare alla schermata iniziale: la prima utilizza una risoluzione di 1440p e 30 fps con ray tracing attivo, la seconda gira invece a 1440p e 60 fps senza ray tracing. La stessa feature è presente anche su Xbox Series X, mentre su Xbox Series S è possibile optare unicamente per la modalità performance.
Lo switch istantaneo da un'opzione all'altra consente di provare il gioco in entrambi i modi per qualche minuto e decidere quale sia quello migliore per le proprie esigenze. In realtà, però, non c'è molto da discutere: la modalità con ray tracing attivo non aggiunge qualità visiva sufficiente a giustificare il minore frame rate, che pur venendo mascherato dal motion blur in tante occasioni ci ha dato l'impressione di perdere qualche pezzo per strada.
Optando per i 60 frame al secondo, di contro, il gioco gira in maniera solidissima, senza incertezze. Il miglioramento è netto e coinvolge l'esperienza nella sua interezza, visto che la maggiore fluidità consente di gestire in maniera molto più precisa la mira durante gli scontri a fuoco. Insomma, anche il gameplay guadagna tanto e sul fronte prettamente visivo si perdono solo i riflessi che vanno al di là di quelli ben rappresentati grazie alla screen space reflection.
Nelle immagini a corredo di questo paragrafo potete vedere la differenza fra le due modalità: il primo scatto è stato catturato nella modalità con ray tracing, il secondo senza. Si nota la presenza di maggiori dettagli nei riflessi e di una resa più realistica delle luci, ma come sottolineato dall'analisi tecnica di Digital Foundry, e come ammesso dalla stessa Remedy Entertainment, parliamo di un'implementazione leggera dell'effettistica, non paragonabile a quanto visto su PC.
Accostare i risultati tecnici di Control Ultimate Edition con lo straordinario lavoro effettuato da Insomniac Games con Marvel's Spider-Man: Miles Morales naturalmente ha poco senso: si tratta di due realtà molto diverse, con risorse altrettanto diverse a disposizione. Inoltre il Northlight Engine è noto per essere potente ma pesante, come dimostrano gli innumerevoli discorsi sulla risoluzione reale di Quantum Break, qualche anno fa.
Allo stesso tempo, tuttavia, era legittimo aspettarsi qualcosa di più dalla versione next-gen del gioco, presentato sotto forma di upgrade a pagamento. Il riferimento è naturalmente all'effettistica generale, più che al ray tracing in particolare: la già citata analisi di Digital Foundry evidenzia l'uso di preset modesti rispetto a quelle che dovrebbero essere le capacità di PS5 e Xbox Series X. Niente da dire, invece, sui caricamenti: rispetto a PS4 e Xbox One sono rapidissimi.
Conclusioni
Control è un action shooter straordinario e l'Ultimate Edition non fa che ribadirlo convintamente, aggiungendo alla qualità del gameplay e della narrazione i contenuti extra rappresentati dalle due espansioni, The Fundation e AWE. Al netto della gestione a dir poco confusionaria di questo atteso upgrade next-gen, gratuito solo per gli abbonati a PlayStation Plus, ci troviamo di fronte a un prodotto coinvolgente e solidissimo, che può contare in questa versione su miglioramenti grafici netti, anche se forse un po' al di sotto di quelle che erano le aspettative.
PRO
- Armi e poteri, un mix spettacolare
- Storia affascinante, tante missioni e due espansioni
- L'upgrade tecnico introduce netti miglioramenti...
CONTRO
- ...ma forse si poteva fare qualcosa di più
- Gestione dell'upgrade next-gen discutibile
- Il doppiaggio in italiano è praticamente l'unico che manca