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Crysis Remastered Trilogy, la recensione della versione restaurata di tre storici FPS

La recensione di Crysis Remastered Trilogy, il ritorno di una storica serie di FPS in versione restaurata, capace ancora di stupire

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   15/10/2021
Crysis Remastered Trilogy
Crysis Remastered Trilogy
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Che Crytek fosse uno studio votato alla perfezione tecnica lo si era scoperto già con Far Cry nel 2004, il suo primo gioco. Chi erano questi sviluppatori tedeschi che dal nulla avevano lanciato un FPS capace di rivaleggiare graficamente con i titoli più recenti di id Software e di Valve (Doom 3 e Half-Life 2 per inciso), riuscendo anche a introdurre diverse innovazioni nel genere, come livelli più aperti e un game design degli eventi e delle situazioni più dinamico?

Bastò un solo gioco per lanciare Crytek nell'Olimpo degli sviluppatori mondiali e per rendere spasmodica l'attesa del loro progetto successivo, che già dalle prime immagini prometteva di essere tecnicamente ancora superiore al già eccellente Far Cry. Anzi, diciamo meglio, prometteva di essere superiore a qualsiasi altra cosa fosse mai arrivata sul mercato. Lo era al punto che al momento del lancio quasi non esisteva un sistema in grado di farlo girare alla perfezione, tanto da trasformarlo in un benchmark e in una piccola leggenda del mondo PC.

Ovviamente quel gioco era il primo Crysis e quella maestria tecnica è visibile ancora oggi nella Crysis Remastered Trilogy e che ci ha stupito per la qualità dello svecchiamento grafico realizzato da Crytek con tutti e tre i capitoli, tanto che in alcuni momenti non ci è sembrato neanche di trovarci di fronte a titoli di due generazioni fa.

Scopriamo come nella recensione di Crysis Remastered Trilogy.

La serie

Gli effetti grafici migliorati della Crysis Remastered Trilogy
Gli effetti grafici migliorati della Crysis Remastered Trilogy

I Crysis sono usciti tra il 2007 e il 2013, cioè hanno attraversato la generazione Xbox 360 / PS3, fermandosi bruscamente alle porte di quella PS4 / Xbox One. Si supporrebbe che, visto il tempo passato, debbano apparire vetusti. In realtà non è così e, nonostante qualche segno di ruggine, sono ancora godibilissimi e sanno offrire dei momenti altamente spettacolari, grazie soprattutto all'introduzione di diversi effetti all'epoca impensabili. Del resto, e fa un po' sorridere scriverlo per i Crysis, non conta solo la grafica. Provare di fila i tre giochi è stata anche un'ottima occasione per rileggerli e inquadrarli meglio nella storia dei videogiochi.

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Nel cammino della serie Crysis è visibile non solo il percorso fatto da Crytek come studio di sviluppo, ma anche la fine della scissione netta tra il mondo PC e quello console, che ha portato sempre più spesso le software house a dei compromessi per lanciare i loro titoli su tutti i sistemi più diffusi contemporaneamente, fino a un assestamento verso l'alto degli standard comuni. Crysis era essenzialmente un gioco PC, poi adattato alle console in una fase successiva. Crysis 2 nacque con già le console in testa, ma tradì molte delle idee del primo capitolo, risultando più povero e, per molti versi, insignificante. Crysis 3, infine, raggiunse un equilibrio quasi perfetto, dimostrando anche che era possibile rivolgersi a pubblici di piattaforme differenti senza necessariamente scontentarli. Da specificare che chi scrive giocò e finì i tre Crysis originali su PC, quindi ha in testa le versioni migliori. Anche la prova della Crysis Remastered Trilogy è stata fatta su un PC, equipaggiato con una GeForce RTX 3070, che ci ha permesso di giocare al massimo del dettaglio possibile. Ma ora procediamo ad analizzarli meglio uno a uno.

Crysis Remastered

Alcuni paesaggi della Crysis Remastered Trilogy sono ancora mozzafiato
Alcuni paesaggi della Crysis Remastered Trilogy sono ancora mozzafiato

Crysis Remastered è il primo capitolo della serie, nonché quello più alieno per strutturazione dei livelli e gameplay generale. Siamo nel 2020, sulle isole Lingshan, vicino alla costa delle Filippine. Il giocatore assume il ruolo del soldato scelto Jake Dunn, nome in codice Nomad che, con indosso la sua speciale nanotuta e insieme alla sua squadra, chiamata Raptor, deve scoprire cosa sta succedendo nell'area e spiegare il significato del messaggio inviato da un certo Dr. Rosenthal, che parla di una scoperta che può cambiare per sempre il mondo. La squadra Raptor è formata da alcuni personaggi che ritorneranno più volte nella serie, anche da protagonisti: Nomad, Psycho, Aztec, Jester e Prophet. Sin dall'inizio dell'avventura è possibile utilizzare i poteri della nanotuta, che sono per la gran parte il fulcro dell'intera esperienza, nonché il marchio di fabbrica dei Crysis.

Non solo è possibile correre più velocemente rispetto a dei normali esseri umani e compiere dei balzi poderosi, ma è anche possibile creare uno scudo protettivo intorno a Nomad, diventare invisibili per qualche secondo e fare altre cose carine che regalano una grossa varietà al gameplay. Ovviamente non mancano le armi, raccoglibili dai cadaveri dei nemici o dai vari depositi sparsi per le mappe. Senza dilungarci troppo su questo primo capitolo, che non comprende l'espansione Warhead, cui abbiamo già dedicato una ricca recensione, possiamo dirvi che si tratta di un ottimo lavoro di svecchiamento, in cui il nuovo sistema di illuminazione dinamica, la simulazione dei fluidi migliorati, le ombre più definite, il ray tracing e tutte le altre aggiunte fatte dagli sviluppatori, aiutano a far emergere un lato tecnico impressionante ancora oggi, anche solo per la capacità dimostrata di saper assorbire le novità tecnologiche più recenti (virtù del CryEngine). Ormai il mito di "Ci girerà Crysis?" è decaduto, ma Crysis Remastered è comunque un bel vedere, soprattutto per alcuni paesaggi mozzafiato, che valorizzano gli ambienti aperti.

Crysis 2 Remastered

Uno scenario notturno della Crysis Remastered Trilogy
Uno scenario notturno della Crysis Remastered Trilogy

Non stupisce che il titolo più debole della trilogia rimasterizzata sia Crysis 2 Remastered, figlio di numerosi compromessi, dovuti per la gran parte al primo approccio di Crytek con il mondo console, che gli era di fatto sconosciuto. Siamo nell'agosto del 2023 e sono ormai passati tre anni dalle vicende raccontate nel capitolo d'esordio. Il protagonista del gioco qui è Alcatraz, un marine incaricato di trovare il Dottor Nathan Gould con la sua squadra. All'inizio dell'avventura però il sottomarino su cui si trova viene abbattuto e la sua squadra viene sterminata. Anche Alcatraz è in fin di vita, ma viene soccorso da Prophet, il capo della squadra Raptor, che lo salva dandogli la sua Nanotuta, versione 2.0, per poi suicidarsi, così da non subire gli effetti nefasti di un virus alieno. La Nanotuta cura le ferite di Alcatraz che da quel momento prende su di sé l'oneroso compito di portare avanti la missione di Prophet. Per prima cosa però, deve togliersi dalle calcagna le forze della C.E.L.L., un gruppo militare privato che vuole ucciderlo, credendolo il suo salvatore. Da qui partirà un'avventura che porterà Alcatraz ad attraversare una New York in guerra, in cui tutti sembrano volerlo far fuori, siano essi umani o alieni, e in cui tutti sembrano volersi distruggere a vicenda.

Come accennato, Crysis 2 è il capitolo più debole della serie, soprattutto nel level design, enormemente diverso rispetto a quello del capostipite. Lì dove Crysis riprende la filosofia di Far Cry, offrendo al giocatore dei livelli semi aperti che danno una buona libertà di approccio ai diversi obiettivi, grazie anche all'uso dei poteri della nanotuta, che consentono di sfruttare meglio e più liberamente ogni nascondiglio o altra caratteristica delle lussureggianti mappe, tanto da permettere l'adozione di diversi stili di gioco, Crysis 2 offre un'esperienza più canonica, fatta di livelli molto più lineari e chiusi e di una minore libertà di approccio generale, nonostante il mantenimento dei poteri. Viene quindi meno la sensazione di essere una specie di predatore in un ambiente fortemente ostile, che tanto rendeva speciale vagare per le isole del primo capitolo in cerca di alieni e coreani.

La versione rimasterizzata non solo ribadisce questi difetti, ma in qualche modo li aggrava, visto che ci troviamo di fronte al capitolo invecchiato peggio, proprio in virtù dei suoi limiti strutturali. Detto questo è comunque meraviglioso vedere come la rimasterizzazione abbia reso ancora più splendida la New York del gioco, con aggiunte rilevanti come il Temporal Anti-Aliasing, ombre migliorate, un sistema di illuminazione completamente rivisto, modelli dei personaggi revisionati e tante altre ancora. La versione PC gode inoltre di effetti avanzati come le ombre proiettate sull'acqua, il ray tracing hardware e software e l'applicazione di Nvidia DLSS. Anche molte texture sono state modificare e risultano ora molto più definite e realistiche. C'è da dire che, a differenza del primo e del terzo capitolo, Crysis 2 scattava un po', soprattutto all'inizio dei livelli. Evidentemente il problema è il caricamento degli oggetti di gioco. Strano però che il tutto succeda solo con questo capitolo intermedio, mentre gli altri due il framerate è stato fisso sui 60 fps. Niente di drammatico, ma è giusto segnalarlo.

Crysis 3 Remastered

I riflessi sul bagnato della Crysis Remastered Trilogy
I riflessi sul bagnato della Crysis Remastered Trilogy

Crysis 3 Remastered è il terzo e ultimo episodio della serie, quello della sintesi quasi perfetta tra il gameplay del primo e del secondo capitolo. Siamo nel 2047, ventiquattro anni dopo i fatti di Crysis 2. La C.E.L.L. controlla New York e ci ha costruito sopra una gigantesca cupola, chiamata Liberty Dome. L'obiettivo originale era quello di creare un'area di contenimento per gli alieni sopravvissuti ai fatti del secondo episodio, ma la C.E.L.L. ha scoperto un modo per produrre energia grazie alle tecnologie degli alieni e ha iniziato a venderla in tutto il mondo, a dei prezzi da strozzinaggio. Molti si sono indebitati per averne un po' e, quando non ce l'hanno fatta a pagare, sono stati invitati a giocare a 1,2,3 Stella... no, questa è un'altra storia (non divaghiamo). Sono stati fatti entrare nel programma "Lavora per il Debito" della C.E.L.L, dove sono stati resi sostanzialmente degli schiavi al servizio del malvagio gruppo militare. Prophet (per sapere come ha fatto a rinascere, finite Crysis 2 ndr) viene tenuto in animazione sospesa dalla C.E.L.L., ma viene risvegliato da Psyco che lo vuole a suo fianco per combattere i nemici. Durante la sua prigionia, Prophet ha avuto una visione del futuro in cui l'intera razza umana viene sterminata dagli alieni e vuole fare di tutto per impedire che accada davvero. Per riuscire dovrà sposare la causa di Psycho e affrontare la C.E.L.L., andandone a distruggere il centro del potere.

I livelli di Crysis 3 sono stati concepiti in modo molto diverso rispetto a quelli del secondo episodio, ritornando a guardare in buona parte al primo, pur essendo più chiusi. Così, dopo un livello iniziale lineare, ma con zone abbastanza ampie che danno modo di provare i poteri e i diversi stili di gioco, si parte con aree più aperte, in cui si può decidere come procedere per affrontare i diversi ostacoli, siano essi umani o alieni. Per rimarcare la distanza dal secondo capitolo, Crytek ha inserito un'arma davvero letale e foriera di grosse soddisfazioni: l'arco. Usarlo non consuma l'energia della nanotuta, quindi è perfetto per chi ama giocare con uno stile furtivo.

Dal punto di vista della rimasterizzazione, Crysis 3 è il capitolo che offre la qualità visiva maggiore. Del resto anche l'originale su PC è ancora fruibilissimo senza troppi drammi, ma questa edizione consente di attivare il ray tracing, di alzare la risoluzione fino a 4K nativi e di godere dei vari effetti aggiuntivi già descritti per gli altri capitoli, che qui sono magnificati da uno scenario già di base più ricco e dettagliato. Quindi preparatevi a rimanere stupiti dalla luce che passa attraverso la vegetazione che ha invaso New York, o dalle esplosioni di torri e veicoli. Anche l'effetto pioggia è particolarmente spettacolare, come verificabile appena iniziata l'avventura. Se non fosse per alcuni dettagli, sarebbe difficilissimo scambiarlo per un titolo di otto anni fa. Da notare che durante tutta la nostra prova, Crysis 3 si è dimostrato fluidissimo, pur avendo selezionato il dettaglio massimo. Il Crysis della maturità, in ogni senso.

Conclusioni

Digital Delivery Epic Games Store, PlayStation Store, Xbox Store, Nintendo eShop
Prezzo 49,99 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (21)
8.3
Il tuo voto

Crysis Remastered Trilogy è un'ottima raccolta nel suo complesso, che consente di giocare ai tre capitoli che compongono serie con una grafica più moderna, capace di sfruttare anche le schede video più performanti. Certo, è interessante notare come si parta con un titolo eccellente (Crysis), passando a uno decente e nulla più (Crysis 2) per arrivare a uno davvero ottimo (Crysis 3), ma sinceramente non vi consigliamo di sacrificare nessuno dei tre (sono acquistabili anche singolarmente) nel caso decidiate di prendere la trilogia, perché comunque formano una storia unica, che vale la pena vivere per intero, una volta che si è dentro. Va detto anche che l'esperienza nel suo complesso rimane identica a quella degli originali, quindi chi l'ha già vissuta non troverà grossi stimoli per rifarlo, a parte quelli grafici.

PRO

  • Due ottimi sparatutto in prima persona con grafica migliorata
  • Il lavoro di rimasterizzazione su PC è ottimo
  • Crysis 1 e 3 si sono dimostrati fluidissimi

CONTRO

  • Crysis 2 non riesce proprio a emergere tra gli altri due
  • Qualche problema di fluidità per Crysis 2