La nuova generazione di processori Intel coincide con la maturazione dell'architettura ibrida introdotta lo scorso anno che torna in campo con lo stesso processo produttivo, ma si evolve attraverso frequenze più elevate e un incremento nel numero dei core ad alta efficienza. Vediamo cosa significa tutto questo con la recensione dell'Intel Core i5-13600K, un processore di fascia media che arriva sul mercato con una dotazione di ben 14 core e 20 thread, numericamente non molto inferiore a quella del top di gamma della generazione precedente.
Caratteristiche tecniche
I processori Intel Core di tredicesima generazione con architettura Raptor Lake-S sono la diretta evoluzione delle CPU di 12° generazione e mantengono gran parte delle basi poste dall'architettura Alder Lake. Non cambia, quindi, la struttura ibrida che mette in prima fila i P-Core ad alte prestazioni, pensati per raggiungere le frequenze più alte e dotati di ben 2 MB di cache L2 ciascuno, accompagnati dagli E-Core ad alta efficienza per le operazioni secondarie e per aumentare la potenza complessiva del processore. Il tutto guidato dall'Intel Thread Director di ultima generazione e basato sul medesimo processo produttivo Intel 7 a 10 nanometri. Non sorprende quindi la mancanza di incrementi in termini di istruzioni per clock (IPC), ma questo non vuol dire che non ci siano novità rilevanti. Se volete conoscere nel dettaglio tutta l'offerta della 13° generazione, qui trovate tutte le informazioni sui primi tre modelli della serie.
Pur mantenendo le basi della generazione precedente, Intel è riuscita ad aumentare il numero di core ad alta efficienza, con tutti i vantaggi relativi in termini di aumento di potenza di calcolo complessiva. Spingendo inoltre le frequenze massime verso picchi ancora più alti della concorrenza nonostante il balzo in velocità degli ultimi Ryzen. Questo, almeno, parlando dei due modelli di fascia superiore. L'Intel Core i5-13600K, infatti, si accontenta di un salto più modesto con appena 200 MHz in più del suo predecessore e 700 MHz in meno dell'Intel Core i9-13900K risultando superato, con un boost di 5.1 GHz, anche dall'AMD Ryzen 5 7600X. Ma proprio per questo promette margini di overclock sensibili.
Tra l'altro l'aumento del numero di E-Core ad alta efficienza, raddoppiati da 4 a 8, porta il totale dei core a 14 e il numero dei thread a 20, superando i processori top di gamma Intel di un paio di generazioni fa. Ed è abbastanza per cambiare la natura di un processore che pur appartenendo alla fascia media, con un prezzo consigliato di 319$, ha un arsenale sufficiente per dare soddisfazioni a chi con il computer non gioca solamente, ma lavora, crea contenuti o vuole comunque un sistema più reattivo. Questo, però, a un prezzo che non si limita ai 20 euro in più della sola CPU, tra l'altro sprovvista di dissipatore. Ad aumentare sono anche i consumi che partono dalla stessa base di 125 W, ma possono arrivare a 181 W di massimale contro i 150 W dell'Intel Core i5-12600K. Ed è un qualcosa di cui tenere conto, in casa, visti i continui rincari delle bollette.
Gli aumenti, d'altronde, non sono limitati solo ai processori. Nel prezzo infatti va considerata la scheda madre, anche se è possibile usarne una della serie precedente vista la piena compatibilità, in un momento in cui i prezzi di questa componente sono saliti alle stelle. Basti pensare che la ASUS TUF Gaming Z790-Plus WiFi D4, la scheda che abbiamo usato per provare il processore Intel, costa ben 389,99€ pur essendo compatibile solo con le memorie di tipo DDR4 e nonostante le schede madri Z790, come quelle Z690, non prevedano alcuna linea PCIe 5.0. Le 16 linee che vanno allo slot PCIe di tipo 5.0 provengono infatti dal processore.
Scheda tecnica Intel Core i5-12600K
- Architettura: Raptor Lake-S
- Processo produttivo: Intel 7 a 10 nanometri
- Core: 6 P-Core e 8 P-Core (20 thread complessivi)
- Cache: L2: 20 MB / L3 Intel Smart: 24 MB
- Frequenze P-Core: base 3500 MHz, boost 5100 MHz
- Frequenze E-Core: base 2600 MHz, boost 3900 MHz
- GPU integrata: Intel UHD Graphics 770 (32 EU) @1500 MHz
- RAM: DDR4 3200 MHz / DDR 5 5600 MHz
- TDP: 125 W
- Massima temperatura operativa: 100 gradi
- Dissipatore: non incluso
- Prezzo consigliato: 319$
ASUS TUF Gaming Z790-Plus WiFi D4
Per mettere alla prova l'Intel Core i5-13600K abbiamo usato una ASUS TUF Gaming Z790-Plus WiFi D4, una scheda madre pensata per combinare robustezza e risparmio. Ed è un aspetto, questo, che riguarda anche la RAM supportata, ancora di tipo DDR4. Ma pur essendo pensata per ridurre i costi, la scheda madre ASUS è dotata di ben 4 slot M.2 con blocco Q-Latch e di una buona connettività che include HDMI, DisplayPort, 5 jack da 3.5 mm per il full Surround, porta Ethernet da 2.5 Gb. Inoltre la dotazione include un pizzico di illuminazione AURA Sync al di sotto dei due angoli opposti al backpanel.
Va però detto che le porte SATA sono solo 4 contro le classiche 6 e anche con questo nuovo chipset le 16 linee PCIe 5.0, sfruttabili solo con lo slot PCIe principale, vengono dal processore. Ma tanto basta per garantire una certa longevità al sistema vista la possibilità di sfruttare a fondo le schede video che usciranno nei prossimi anni o di installare sopra una scheda di espansione per SSD M.2 PCIe 5.0. Inoltre parliamo di una motherboard senza dubbio in grado di sostenere anche processori molto più potenti grazie al VRM da 16+2 fasi, ampliato rispetto alla serie precedente e sormontato da un valido dissipatore.
Scheda tecnica ASUS TUF Gaming Z790-Plus WiFi D4
- Chipset: Intel Z790
- Processori supportati: Intel Core 12 Gen e Intel Core 13 Gen
- VRM: 16+2 fasi
- Supporto RAM: 4x slot DDR4 per moduli DIMM dual-channel fino a 32 GB (max totale 128 GB)
- Frequenze RAM: nativa 3200 MHz, overclock fino a 5333 MHz
- Slot PCIe:
- 1x PCIe 5.0 x16
- 1x PCIe 4.0 x16
- 1x PCIe 4.0 x4
- 2x PCIe 3.0
- Codec audio: Realtek S1220A 7.1 Surround Sound High Definition con cancellazione del rumore AI a due vie
- Connettività di rete:
- Wi-Fi 6E
- Intel Ethernet 2.5Gb
- Connettività backpanel:
- 4x USB-A 3.1 Gen 1
- 3x USB 3.2 Gen 2 ports (2x Type-A + 1x USB Type-C)
- 1x USB-C 3.2 2x2
- 1x DisplayPort
- 1x HDMI
- 2x antenna
- 5x jack audio 3.5 mm
- Uscita ottica S/PDIF
- Connettività USB (header interni):
- 1x USB 3.2 Gen 2 (supporto sia Type-A che Type-C)
- 2x USB 3.2 Gen 1
- 4x USB 2.0
- Funzionalità extra: LED di status, AURA Sync
- Storage:
- 4x SATA 6 Gb/s
- 2x M.2 PCIe 4.0 x4 2242/2260/2280 (1x con supporto SATA)
- 2x M.2 PCIe 4.0 x4 2242/2260/2280/22110
- Dimensioni: formato ATX (30.5 x 24.4 cm)
- Prezzo consigliato: 389,99€
Prestazioni: benchmark sintetici
Per la configurazione di test dell'Intel Core i5-13600K abbiamo usato schede video sovradimensionate per il tipico processore mainstream, in questo caso il modello entry level della prima ondata di CPU di nuova generazione Intel. Ma al contempo, come anticipato, parliamo di un processore che alza l'asticella della fascia media con 14 core di cui 6 spunti a 5.1 GHz. E per quanto si tratti di una frequenza inferiore a quella degli altri processori Intel e AMD di nuova generazione, è sufficiente per pareggiare i conti con i modelli top di gamma della generazione precedente. Inoltre parliamo di una frequenza che viene mantenuta stabilmente su tutti i P-Core, almeno con il valido ma non particolarmente costoso ARCTIC Liquid Freezer II da 280 millimetri, ed è lo stesso per gli E-Core, sotto sforzo tutti spinti all'unisono alla massima velocità di 3.9 GHz.
Con questa configurazione il processore Intel raggiunge 9766 punti in CPU-Z multithread contro i 7220 del 12600K e i 6199 del 7600X, superando il primo del 35% e il secondo del 57.5%. Mette quindi subito in chiaro di essere un processore di un livello superiore. Ed è primo della sua categoria anche nel punteggio single thread con 829 punti contro i 773 dell'Intel Core i5-12600K e i 761 dell'AMD Ryzen 5 7600X, anche se il vantaggio in questo caso non è enorme. Ma non è una sorpresa visto che i core ad alta efficienza sono fuori dai giochi mentre quelli principali non godono di incrementi nel numero di istruzioni per clock. Ciononostante il risultato è sufficiente a distanziare AMD che nelle prestazioni single thread ha fatto un gran lavoro con la nuova serie 7000, recuperando gran parte dello svantaggio. Il 13600K che ci dà conferma delle sue capacità anche sul piano del rendering. In Cinebench R23, infatti, il guadagno in single thread è inferiore a 100 punti sia sull'Intel Core i5-12600K, sia sull'AMD Ryzen 5 7600X, ma è netto in multithread con 20883 punti contro i 17680 del predecessore e i 14159 del nuovo processore di fascia media AMD. Abbastanza, tra l'altro, da avvicinare molto l'Intel Core i7-12700K in alcuni campi e superarlo in modo netto in 3DMark Time Spy, di una buona misura per quanto riguarda i calcoli legati alla fisica e di una manciata di punti nel test 3DMark CPU Profile. Va quindi a battagliare anche con l'AMD Ryzen 7 7700X, in alcuni casi superiore e in altri inferiore all'Intel Core i7-12700K, riuscendo a muoversi senza grossi problemi in una fascia teoricamente superiore a quella a cui appartiene. Non male per un processore da 319$ che da 200 MHz in più tira fuori anche prestazioni in gioco niente male, sufficienti nel caso dei titoli provati da noi a superare quasi costantemente e in alcuni casi di un buon margine l'AMD Ryzen 7 7600X. Ma la CPU della concorrenza più interessante per il gaming, reperibile anche al di sotto dei 400 euro e compatibile con una piattaforma molto più economica di quelle attuali, è l'AMD Ryzen 7 5800X3D, come risulta evidente dai nostri test in gioco.
Prestazioni: videogiochi
Per i test siamo ovviamente partiti da un confronto con l'AMD Ryzen 5 7600X, modello direttamente concorrente, con la 3080 Ti, una scheda molto potente ma non quanto la 4090 che è in grado di mettere anche il più avanzato dei processori davanti ai suoi limiti. Non l'abbiamo esclusa dai test, quindi, per vedere cosa può fare l'Intel Core i5-13600K con l'attuale gigante della nuova generazione di GPU. Per i test abbiamo come sempre scelto i preset grafici più alti, con DLSS 2 e ray tracing laddove disponibile, testando il sistema in 1080p, 1440p e 4K. Anche se in quest'ultimo caso la CPU diventa quasi irrilevante nonostante l'utilizzo della tecnologia di upscaling che abbassa la risoluzione nativa. Lo si vede già con la GeForce RTX 3080 Ti, laddove la CPU Intel prende spesso il largo rispetto all'AMD Ryzen 7600X, ed è ancora più evidente con la NVIDIA GeForce RTX 4090. Il problema, forse, riguarda la Resizeable BAR, ma è chiaro che in molti casi il 13600K lascia più spazio di manovra alla mostruosa scheda di nuova generazione NVIDIA. Nel complesso quindi, l'Intel Core i5-13600K tira fuori prestazioni superiori alla concorrenza, almeno per quanto riguarda i titoli delle nostre batterie di test. D'altronde si tratta di una discriminante importante visto il ruolo delle ottimizzazioni e della tipologia di motore per le prestazioni della CPU. Ma i pregi del processore Intel sono evidenti nella sua capacità di tenere testa all'AMD 5800X3D, un processore che grazie alla 3D V-Cache è in grado di tirare fuori prestazioni in gioco eccellenti tanto da rimanere un'opzione papabile. Detto questo, senza incrementi in termini di IPC o cambiamenti nell'architettura, l'Intel Core i5-13600K consente di giocare a livelli di una CPU di fascia superiore e questo nonostante sia il processore di nuova generazione che compie il salto in avanti più modesto in termini di frequenze. Ma proprio per questo, come abbiamo detto, ha buoni margini di overclock, anche accontentandosi di quello automatico.
Overclock
Scommettendo sul nostro dissipatore ARCTIC Liquid Freezer II da 280 millimetri, abbiamo dato il via all'overclock automatico del software Intel Extreme Tuning Utility che, sempre più stabile e ricco di opzioni, consente di modificare frequenze del sistema, dei core e delle memorie direttamente dal desktop, senza riavviare. Comodo quindi e capace di spingere in pochi secondi le frequenze dei P-Core a 5300 MHz e quelle degli E-Core a 4300 MHz.
In termini pratici parliamo di un incremento di 200 MHz per i primi e 400 MHz per i secondi, con un offset del voltaggio di 0,020 V, che comporta un incremento nella potenza di calcolo nuda e cruda del 7% e nelle prestazioni singlethread e del 3.5% in quelle multithread. Un buon margine, quindi, che produce anche qualche effetto in gioco con gli FPS che aumentano del 2.5% in God of War e del 4% circa in Cyberpunk 2077. Negli altri casi invece si parla di incrementi dell'1% o meno, ma d'altronde non tutti i giochi sono sensibili alle frequenze.
Temperature e consumi
È evidente come queste nuove generazioni comprendano processori spinti a frequenze molto elevate e per quanto quelle del 13600K siano le più basse della line-up Intel e AMD, stiamo comunque parlando di un processore da ben 14 core spinto alla stessa frequenza massima dell'Intel Core i9-12900K.
Non sorprende quindi che, visto l'utilizzo del medesimo processo produttivo della serie precedente, l'Intel Core i5-13600K consumi più dell'Intel Core i5-12600K, passando da 125 W a 141 W nello stress test, per quanto la potenza base sia la stessa. Sale invece quella in turbo che va da 150 W a 181 W, una forbice in cui si piazza Handbrake che in decodifica spinge la CPU fino a 168 W di consumo. E si sale fino a 176 W con il processore spinto a 5.3 GHz in overclock automatico, soglia che può essere senza dubbio superata lavorando su voltaggi e frequenze manuali.
Questo, almeno, con un dissipatore di buon livello che nel nostro caso mantiene il processore a 41 gradi nel desktop, a 64 gradi massimi nei giochi più legati alla CPU in 1080p, a 78 gradi in stress test e 82 gradi in Handbrake. Certo, un sistema di raffreddamento del genere, che sia un'enorme ventola o un AIO, costa più delle soluzioni di fascia media o bassa che fino a un paio di generazioni fa erano sufficienti per un processore di questo tipo, ma mette al sicuro la CPU anche in overclock a 5.3 GHz con 43 gradi nel desktop, 80 gradi in stress test e 84 gradi in Handbrake.
Conclusioni
Multiplayer.it
8.9
Intel capitalizza il lavoro fatto in termini di IPC su Alder Lake lasciando intatto questo aspetto per concentrarsi sull'aumento di potenza bruta. Il cambiamento principale dell'Intel Core i5-13600K riguarda infatti il raddoppio degli E-Core che porta la conta totale dei core da 10 a 14. Da qui un processore che compie un salto netto in produttività, ma che riesce comunque ad agguantare prestazioni in gioco più elevate nonostante l'aumento di frequenza in boost sia sensibilmente più moderato rispetto ai processori di fascia superiore. Ma è una frequenza raggiunta da tutti i 6 P-Core, che può essere spinta a 5300 MHz con un click e con temperature più che accettabili con un dissipatore da appena 100€. Siamo insomma davanti ad un processore che risulta molto interessante anche per i creatori di contenuti e per chi cerca il migliore rapporto tra prezzo e potenza di calcolo complessiva.
PRO
- Aumenta nettamente l'asticella della potenza nella fascia media
- Prestazioni in gioco ottime
- Buoni margini di overclock
CONTRO
- C'è un sensibile aumento di prezzo per la piattaforma
- Le linee PCIe 5.0 sono solo quelle della CPU
- Consumi e temperature aumentano