Nella storia di Multiplayer.it, pensiamo non sia mai successo di trovarci a scrivere la recensione di un gioco che a una settimana dal lancio non è più in commercio, e che a conti fatti può essere già considerato bello che morto. Abbiamo anche riflettuto sulla possibilità di non farla - dato che The Day Before, almeno ufficialmente, è ancora un titolo in accesso anticipato - ma abbiamo preferito chiudere questa burrascosa vicenda con un voto finale, anche perché la prospettiva è quella che il gioco non riceverà mai nuovi aggiornamenti, adesso che il suo studio di sviluppo è andato con le gambe all'aria.
Insomma, non potevamo non conservare alcune delle peculiarità che caratterizzano il disastroso progetto della sedicente azienda russa Fntastic i cui vertici, nel migliore dei casi, si sono dimostrati degli assoluti incompetenti portando avanti un marketing semplicemente sconsiderato, mentre nel peggiore sono responsabili di una vera e propria frode ai danni di investitori e videogiocatori. Mentre la cronaca si arricchisce quotidianamente di nuovi assurdi risvolti, in questa recensione di The Day Before proveremo ad offrirvi una fotografia il più accurata possibile sullo stato del gioco in questi giorni successivi al lancio, raccontandovi qual è stata la nostra esperienza alle prese con lo sparatutto più chiacchierato del momento.
MMO? Ma quando mai
Fa una certa impressione sfogliare la pagina Steam di The Day Before dopo averlo provato, sapendo che gran parte delle informazioni presenti non hanno nulla a che vedere con la realtà dei fatti. Fntastic ha sempre cercato di vendere la sua ultima fatica (e intendiamo in tutti i sensi) come un MMO survival a mondo aperto, mentre nel concreto si tratta di un banalissimo extraction shooter che ha l'insolito primato di non avere alcuna idea originale, a partire dalla stessa idea narrativa, che peraltro non viene in alcun modo approfondito dopo l'inizio del gioco.
Sappiamo che il mondo è andato a rotoli quando una pandemia globale ha trasformato tutti in zombie e, a parte questo stereotipato antefatto, The Day Before molla ogni velleità narrativa dopo i primi 10 minuti, una volta concluso il tutorial durante il quale si crea un personaggio - attraverso un editor a dir poco semplificato - e si conoscono gli abitanti della comunità di Woodberry, un gruppo di sopravvissuti che ci accoglie tra le sue fila. Dopo essersi presentati alla manciata di personaggi che popolano il villaggio, infatti, non avremo più alcuno scopo apparente, a parte quello di addentrarci tra le rovine di New Fortune City per raccogliere ogni genere di spazzatura da riportare ai sopravvissuti, attraverso un sistema di missioni di raccolta procedurali alquanto disarmante, per tutta la sua banalità.
Uno sparatutto scadente sotto ogni punto di vista
Cos'altro c'è? Praticamente nient'altro, dato che tutta la struttura del gameplay prevede semplicemente di accettare una missione, assemblare il proprio equipaggiamento e cominciare ad esplorare New Fortune City raggiungendo la zona obiettivo, ottenendo gli oggetti che vengono richiesti saccheggiando i vari contenitori nascosti nell'area. Naturalmente, trattandosi di un extraction shooter, l'equipaggiamento e tutto quello che si raccoglie durante l'incursione viene perso in caso di morte, cosa che può avvenire solo quando si incontrano altri giocatori, dato che in The Day Before gli zombie sono una vera rarità.
Sì, perché anche se è stata costruita con asset acquistati da terze parti, la metropoli in cui si ambienta The Day Before può essere anche discretamente affascinante, se non fosse che si tratta di una città fantasma, con pochissimi interni e una bassissima quantità di infetti, che non rappresentano nemmeno una seria minaccia alla sopravvivenza del giocatore. Solo in alcuni rarissimi frangenti ci siamo trovati ad affrontare piccole orde di zombie, e giusto una volta abbiamo incrociato uno zombie speciale, che però è andato a terra tanto in fretta quanto qualsiasi altro non-morto. La vera minaccia è rappresentata quindi dagli altri giocatori, che senza il controllo dello studio hanno cominciato ad abusare di ogni genere di glitch, ecco perché anche nei server poco popolati raggiungere uno dei pochi punti d'estrazione della mappa è stata sempre una piccola impresa.
Questi sono posizionati, in maniera del tutto irrazionale, solo nella parte settentrionale della mappa, e possono essere raggiunti esclusivamente tramite dei colli di bottiglia che sarebbero facilmente sfruttabili dalle squadre più scaltre, almeno se qualcuno giocasse ancora a The Day Before, ora che il picco massimo d'utenza nelle ultime 24 ore si attesta al di sotto dei 500 giocatori attivi. Per carità, la prospettiva d'ingaggiare serrate sparatorie tra strade di una metropoli ispirata a Manhattan sarebbe anche interessante, se non fosse che anche per quel che riguarda il gunplay, il gioco di Fntastic offre ben poco.
Si può mirare dalla prospettiva in terza persona o passare alla prima per utilizzare il mirino dell'arma, ma il comportamento delle bocche da fuoco è insufficiente su tutta la linea e il feedback dei colpi è assolutamente pessimo. A questo, si aggiunge anche l'imprecisione del netcode: capita molto spesso che gli avversari non siano realmente dove li vediamo, e questo potrebbe spiegare come mai in una delle prime sparatorie siamo stati freddati da un nemico che non poteva avere alcuna valida linea di fuoco contro di noi. Ah, e non c'è alcun abbozzo di combattimento in prima persona, cosa tanto insolita quanto grave, per un gioco a base di zombie.
Sistemi interessanti, ma lasciati a morire
Quello che però ci preme sottolineare, verso la fine di questa recensione, è che sebbene il gioco sviluppato da Fntastic abbia molti difetti e sia in gran parte un guscio vuoto, su Steam sono tantissimi i prodotti che arrivano in accesso anticipato in stati peggiori di questo, trasformandosi poi col passare degli anni in delle splendide farfalle. Non sorprendetevi, quindi, se ci azzardiamo a scrivere che anche The Day Before ha un paio di frecce al suo arco che, se fossero state sviluppate a dovere, avrebbero potuto rendere la sua formula interessante sul lungo periodo.
Partiamo ad esempio dagli equipaggiamenti, che per un gioco in accesso anticipato offrono una buona varietà. L'inventario include diversi slot che possono ospitare vestiti, cappelli, giubbotti antiproiettili ed elmetti, mentre l'armeria comprende un numero insolitamente elevato di armi da fuoco, che si dividono in pistole, fucili a canna liscia, fucili d'assalto e mitragliette. Ogni arma può essere modificata attraverso un numero ristretto di accessori, e anche se tutto l'impianto è appena abbozzato, come dicevamo sarebbe potuto sbocciare in qualcosa di valido, col supporto degli sviluppatori.
Abbiamo trovato insolita, ma anche affascinante, la meccanica che permette di stabilire un rifugio nella post-apocalisse made in Fntastic. In un lotto di terra lontano dal clamore della città, con i soldi ottenuti completando le missioni e vendendo le cianfrusaglie raccolte in partita, i giocatori possono costruire un riparo e addobbarlo con alcune suppellettili prese da un catalogo abbastanza ampio. Tutto il sistema lascia il tempo che trova dato che non è possibile interagire in alcun modo con gli oggetti acquistati, ma anche in questo caso ci troviamo di fronte allo scheletro di una meccanica che, se ampliata, avrebbe potuto rivelarsi interessante.
Comparto tecnico
Arrivati a questo punto dell'analisi l'avrete intuito, ma The Day Before, oltre a non avere molti contenuti, è anche un discreto disastro tecnico, anche se a primo impatto il gioco non sembra poi così terribile, grazie soprattutto alla qualità degli asset acquistati online dal team di sviluppo. A fronte di una New Fortune City capace di regalare delle cartoline suggestive, il titolo non riesce purtroppo a mantenere delle performance accettabili, anche se giocato in 1080p su una scheda grafica Nvidia 3070 RTX.
Il problema principale di The Day Before, nella nostra esperienza, è stato però il costante lag che ha caratterizzato ogni partita, rendendo impossibili da vincere anche gli scontri a fuoco in cui eravamo in vantaggio. Le animazioni sono basilari e un'operazione semplice come saltare su di un veicolo per mettersi al riparo dei non-morti può diventare complicato, mentre tutto il comparto sonoro è appena funzionante, basilari come sono gli effetti di zombie e armi da fuoco. Insomma, sono diversi gli aspetti in cui il gioco potrebbe migliorare col tempo. Peccato, però, che questo non avverrà mai.
Conclusioni
Ci piacerebbe chiudere la recensione di The Day Before sconsigliandovene l'acquisto, ma ci ha già pensato Steam a chiudere la faccenda, rimuovendo di fatto il gioco "sviluppato" da Fntastic dalla piattaforma. Non sappiamo se lo studio siberiano abbia realmente tentato di dare forma ai propri sogni pagando però tutta la sua inesperienza, o se il progetto era stato concepito fin dal principio come un asset flip, ovvero una manovra studiata per capitalizzare l'hype del pubblico truffando tanto i giocatori quanto qualunque investitore. Quel che però ci sentiamo di dire è che, come tanti altri titoli in accesso anticipato, anche The Day Before aveva un potenziale nascosto, anche se nascosto molto bene. Noi l'abbiamo intravisto, ed è per certi versi un peccato che sia solo questione di giorni prima che i server vengano chiusi e si arrivi definitivamente alla parola fine di una storia che ha certamente animato questo dicembre dei videogiochi.
PRO
- New Fortune City, grazie agli asset acquistati altrove, non è poi così male
CONTRO
- Il gioco non è nemmeno lontanamente un MMO, ma un basilare extraction shooter
- Gunplay insufficiente su tutta la linea
- Missioni procedurali che si ripetono senza alcuna direzione
- Tecnicamente un vero disastro