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The King of Figthters Arena, la recensione del nuovo picchiaduro mobile di SNK

Dopo la variante RPG di KOF All Star, SNK e NetMarble portano su iOS e Android un picchiaduro online competitivo: la recensione di The King of Fighters Arena.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   20/11/2022
The King of Figthters Arena, la recensione del nuovo picchiaduro mobile di SNK
The King of Fighters Arena
The King of Fighters Arena
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La serie di The King of Fighters, nata nell'ormai lontano 1994, ha avuto lo straordinario merito di unificare l'universo in cui convivevano i vari franchise di SNK, da Fatal Fury a Ikari Warriors, da Psycho Soldier ad Art of Fighting, dando vita a un picchiaduro crossover a squadre di grandissima qualità e spessore.

Il brand è ancora vivo e vegeto, nonostante tutto, e lo dimostra il recente lancio su PC e console dell'ottimo The King of Fighters XV. Ebbene, com'è la situazione in ambito mobile? Dopo la riproposizione dei capitoli classici adattati ai comandi touch, SNK ha stretto un accordo di collaborazione con NetMarble che ha portato alla nascita del controverso action RPG The King of Fighters All Star.

Tre anni dopo, gli sviluppatori hanno ripreso quell'impianto semplificato, con i pulsanti per le mosse speciali in luogo delle combinazioni di stick e tasti, per confezionare un picchiaduro online competitivo che sta già riscuotendo un grande successo su iOS e Android: scopriamo di che si tratta nella recensione di The King of Fighters Arena.

Struttura: sfide online e nient'altro

The King of Fighters Arena, la schermata di selezione dei personaggi
The King of Fighters Arena, la schermata di selezione dei personaggi

The King of Fighters Arena è un picchiaduro esclusivamente competitivo, come suggerisce il nome. Ciò significa che non possiede modalità single player di alcun tipo, a meno che non si consideri l'allenamento, e si concentra piuttosto sulle sfide online. Queste ultime sono presenti con un incontro uno-contro-uno alla meglio dei due round, dunque privo delle meccaniche a eliminazione tipiche della serie, e con un tre-contro-tre che invece vede combattere ogni singolo elemento del team. Misteriosamente, quest'ultima modalità è disponibile solo in determinati orari.

C'è di buono che l'ampio roster di personaggi è immediatamente disponibile, mentre i risvolti gacha e le evocazioni vengono impiegate unicamente sul fronte degli eventuali potenziamenti (che portano a inevitabili dinamiche pay-to-win, è chiaro) ma nell'ambito di un meccanismo complicato, limitato a chi vuole mettere mano al portafogli e legato anche all'uso di controller virtuali NFT: è quella l'indicazione che campeggia nella schermata di avvio, illudendoci che il gioco supporti i controller Bluetooth quando invece non lo fa.

Il matchmaking si rivela molto rapido e non abbiamo notato la presenza di bot, segno che la base d'utenza è già piuttosto solida e garantisce dunque la possibilità di sfidare sempre e comunque avversari umani. Purtroppo sul fronte del netcode e della stabilità della connessione le riserve sono invece parecchie.

Durante i nostri test abbiamo infatti riscontrato davvero tante situazioni problematiche, con una latenza eccessiva che si traduce nel blocco o nel vistoso rallentamento dell'azione, fino a livelli intollerabili, anche quando la connessione ha "tutte le tacche" e il server europeo promette tempi di risposta di pochi millisecondi.

Gameplay: semplificato ma non banale

The King of Fighters Arena, Ryo Sakazaki esegue la sua raffica di pugni sull'amico Robert Garcia
The King of Fighters Arena, Ryo Sakazaki esegue la sua raffica di pugni sull'amico Robert Garcia

Esattamente come abbiamo scritto nella recensione di The King of Fighters All Star, il primo impatto con i controlli di The King of Fighters Arena risulta inevitabilmente traumatico per chi è abituato alle mezzelune e alle meccaniche charge degli episodi originali della serie SNK. Sulla sinistra troviamo, infatti, il classico stick analogico virtuale ma senza la possibilità di saltare, come nei picchiaduro gestuali alla Marvel Sfida dei Campioni, mentre sulla destra c'è una selva di pulsanti disposti su tre file.

Nella parte bassa troviamo nell'ordine la barriera, la schivata e l'attacco standard, che premuto ripetutamente dà vita a una combo automatica. Al centro ci sono invece tre mosse speciali, diverse per ogni personaggio, che tuttavia non possono essere eseguite all'infinito dovendo sottostare a delle tempistiche di cooldown, così come la già citata barriera. Più sopra ancora sono collocati infine i tasti per la modalità potenziata, la super e la ultimate, eseguibili solo quando la relativa barra è piena.

The King of Fighters Arena, Athena Asamiya prende a calci Iori Yagami
The King of Fighters Arena, Athena Asamiya prende a calci Iori Yagami

All'inizio l'esperienza sembra quella di un banale button masher in cui si premono tasti alla rinfusa nella speranza di aprire la guardia dell'avversario e infliggergli danni sufficienti a vincere l'incontro, poi si comprende come il corretto tempismo e un pizzico di strategia siano fondamentali per portare a casa il risultato. Certo, restano forti perplessità per l'eccessivo uso del juggling, che dà vita a situazioni frustranti in cui si finisce sotto i colpi del nemico senza riuscire a sottrarsi neanche a mezz'aria, ma anche lì sfruttando la "barriera" e la schivata è possibile in qualche modo recuperare la posizione e passare al contrattacco.

Insomma, The King of Fighters Arena non offre certamente un gameplay all'altezza del suo nome e della sua storia, questo è fuor di dubbio, eppure dietro la semplicità delle sue combo e delle mosse speciali a ricarica si nasconde un minimo di spessore: la prospettiva offerta è diversa da quella a cui gli appassionati di picchiaduro sono abituati, ma non per questo assolutamente da buttare.

Realizzazione tecnica: bello ma già visto

The King of Fighters Arena, Ryo e Robert si affrontano davanti a uno scenario particolarmente suggestivo
The King of Fighters Arena, Ryo e Robert si affrontano davanti a uno scenario particolarmente suggestivo

Dal punto di vista grafico, The King of Fighters Arena è un gran bel vedere e riprende l'interpretazione poligonale dei personaggi introdotta ormai da alcuni anni, forte di un design convincente e di una grande quantità di animazioni differenti per i personaggi che, ripetiamo, sono tantissimi: ben trentasette. Purtroppo gli scenari non risultano altrettanto numerosi, ma anche quelli offrono un gran bello spettacolo fra colori e dettagli.

Certo, è anche vero che la stragrande maggioranza degli asset sono stati riciclati dal già citato The King of Fighters All Star, al punto che Arena sembra fondamentalmente uno rip-off. Un discorso che si estende alla colonna sonora, che quantomeno può contare su di una selezione di brani interessanti e decisamente ben eseguiti, con delle gran belle chitarre elettriche a svolgere un ruolo di primo piano.

Conclusioni

Versione testata iPhone
Digital Delivery App Store, Google Play
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
6.8
Lettori (5)
4.9
Il tuo voto

The King of Fighters Arena è un picchiaduro mobile "semplificato", che poco ha a che spartire con le meccaniche classiche e i tecnicismi della serie SNK ma tuttavia vanta un gameplay dotato di un pizzico di spessore e strategia, completamente basato sul timing e la precisione. Molto bello da vedere e da ascoltare, il gioco si focalizza sulle sfide online ed è dunque privo di story mode o di qualsiasi modalità single player. Il matchmaking è veloce, ma abbiamo riscontrato spesso eccessivi problemi di latenza che minano irrimediabilmente la godibilità di un'esperienza già di per sé controversa.

PRO

  • Grafica e sonoro davvero ottimi, sebbene riciclati
  • Matchmaking veloce
  • Gameplay semplificato ma non banale

CONTRO

  • Non ha nulla a che vedere con il vero KOF
  • Parecchi problemi di latenza
  • Meccanismi NFT e pay-to-win