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Spiagge e jetpack

FireFall è finalmente in beta giocabile 24 ore su 24: vediamo come procedono i lavori in casa Red 5 Studios

PROVATO di Umberto Moioli   —   09/04/2012
Firefall
Firefall
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C'è uno spazio molto vasto nell'offerta videoludica su PC che sta per essere colmato, è solo questione di tempo. Se il campo dei free to play ruolistici di massa si sta rapidamente saturando con prodotti inediti o vecchie conoscenze riconvertite al nuovo business model, quello degli sparatutto è ancora relativamente sgombro.

Spiagge e jetpack

Tolti esperimenti interessanti come Global Agenda, gli ultimi anni sono stati dominati da shooter gratuiti che, al di là di qualche statistica e dei soliti oggetti acquistabili a colpi di micro transazioni, non erano in grado di spingere in maniera significativa la componente persistente. Né di slegarsi dalla sola infrastruttura PvP a singoli match. Da qui a un anno, però, molti dei limiti riscontrabili nei vari Quake Live, Battlefield Heroes e altri esperimenti anche in grado di dimostrarsi eccellenti sotto diversi punti di vista, basti pensare alla seconda vita di Team Fortress 2, andranno infranti: Planetside 2 con gli scontri su vasta scala, Hawken con una componente tecnica da produzione tripla A e FireFall con la commistione di PvP e PvE, sembrano essere in prima fila per poter dire qualcosa di inedito, ciascuno in determinati campi di competenza.

Spiagge e jetpack

Proprio l'ultimo citato, il prodotto degli sforzi del team di veterani Red 5 Studios, è da qualche tempo in beta e di recente ha visto scadere l'embargo che impediva di condividere informazioni e media riguardo quanto implementato sino a questo momento. Abbiamo avuto modo di spendere una manciata di ore in sua compagnia, abbastanza per iniziare a farci un'idea di cosa aspettarci al rilascio, ancora privo di una data definitiva.

I due volti di Copacabana

Intanto è doverosa una premessa. A differenza di quanto accade di sovente e stando anche alle affermazioni di Red 5 Studios, quella di FireFall sembra essere una beta dove meccaniche e contenuti ancora non sono stati implementati nella loro interezza o necessitano di rifiniture, anche importanti. Non una demo dimostrativa di un progetto oramai concluso, insomma, e questo è un bene per tutti quelli che credono nell'effettivo valore dei feedback per la crescita di un gioco online in costante divenire. Lanciato il client ci si trova al cospetto di un editor non indimenticabile dove a parte alcune chicche tutt'altro che inedite, come la possibilità di selezionare la voce del proprio alter ego, poche opzioni permettono di modificare caratteri somatici e cromatismi dell'armatura.

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Difficile dire quanto questa poca varietà sia dovuta alla futura implementazione delle micro transazioni che coinvolgeranno i vanity item, e quanto invece verrà migliorato nei mesi. Entrati in gioco si viene trasportati nella futuristica Copacabana che fa da hub alla componente competitiva ma anche da base e fulcro dell'open world in cui si svolge il player versus environment cooperativo. Partiamo da quest'ultimo completando le poche missioni attive, una sorta di tutorial utile però a indirizzare i primi passi all'interno della grande mappa di gioco che ospita sia missioni scriptate dal carattere tradizionale, di raccolta e uccisione, sia eventi dinamici che richiamano l'attenzione di tutti in uno specifico punto, ad esempio per respingere un gruppo militare armato. Essendo i contenuti PvE disponibili al momento sufficienti giusto a un'infarinature rispetto a quelle che sono le potenziali ore di gioco, non possiamo esprimerci in modo definitivo ma il carattere free to play del titolo farà optare quasi certamente per obiettivi e quindi quest semplici e riproducibili in gran numero.

Spiagge e jetpack

Non ci aspettiamo in parole povere chissà quale scripting o varietà. Va detto comunque che formare un gruppo con un altro giocatore e mettersi a distruggere giganteschi nidi pieni di ragni killer oppure difendere una sonda dall'attacco di enormi insetti volanti, è piuttosto divertente e lo sarebbe ancora di più se non fosse per pattern di attacco al momento piagati da bug, qualche incoerenza e tanta lag. Tutti aspetti da sistemare nel tempo, ma che non tolgono nulla al colpo d'occhio eccellente, impensabile fino a poco tempo fa per un gioco fruibile gratuitamente: il ciclo giorno-notte esalta il carattere tropicale di questa prima regione, dettagliata e varia anche grazie a una morfologia movimentata da rocce e scogliere, spiagge e una notevole distanza visiva. Gli screenshot a corredo dell'articolo sono tutti presi in-game con una Nvidia GTX 555 a 1920x1080, e rendono bene l'idea del tipo di impatto offerto da FireFall seppur con una scheda non di fascia alta.

Spiagge e jetpack

Il cel-shading contribuisce a dare al gioco un aspetto che ricorda Borderlands in più di un frangente, anche se la componente fantascientifica è meno post-apocalittica e più hi-tech rispetto a quella della saga firmata Gearbox Software. Il player versus player, che avviene unicamente in arene e a squadre, almeno al momento, propone il classico Team Deathmatch e poi una modalità, Sabotaggio, che mette attaccanti e difensori gli uni contro gli altri per la conquista oppure la difesa di tre punti di controllo. Sono modalità note che, unite alla presenza di classi, portano a situazioni piuttosto prevedibili ma tutto sommato ben studiate. La progressione a livelli, con nuove abilità speciali ed equipaggiamenti, rende il confronto tra giocatori non alla pari; un equilibrio che andrà trovato guardando nel complesso alle due squadre di massimo quindici elementi ciascuna, grazie a un matchmaking efficace.

In volo

Movimenti e controlli sono assimilabili a quelli di un mucchio di altri sparatutto e non necessitano di particolare approfondimento. La visuale, modificabile in soggettiva in qualsiasi istante, è pre impostata in terza persona il che aiuta soprattutto quando ci si sposta con il jetpack.

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Questo è disponibile a tutti da subito e rappresenta un'aggiunta fondamentale a una giocabilità che acquista una componente verticale decisiva. La velocità non estrema unita alla maneggevolezza delle armi, anche in volo, rendono comunque le operazioni di sparo alla portata di tutti e, tanto per essere più chiari, siamo distanti in termini di abilità personale richiesta da quelli che sono gli standard dell'oramai imminente Tribes: Ascend. Le classi prendono in FireFall il nome di Battleframe, ovvero set di armi, armature e abilità - massimo tre, sbloccabili progredendo tra i livelli esperienza - che caratterizzano il ruolo svolto sul campo di battaglia. A rimarcare la natura (molto) più da sparatutto che da gioco di ruolo, il Battleframe del proprio personaggio può essere modificato ogni qual volta si muore, alternandosi tra le cinque scelte disponibili: Assault, Recon, Medic, Engineer e Dreadnaught. Ruoli visti in altri titoli simili, che vanno dal classico soldato buono per ogni situazione, al medico con tanto di pistola utile a curare i compagni, al cecchino, all'ingegnere dotato di torrette fino a quello armato di gatling. A seconda della scelta cambiano l'arma primaria e i punti vita a disposizione ma, rispetto ai titoli a cui chiaramente ci si è ispirati per il class design, su tutti Team Fortress 2, qui la disponibilità di equipaggiamenti più evoluti sarà motivo di ulteriore personalizzazione.

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Così come lo sono i poteri, che ad esempio per l'Assault vanno da un devastante colpo a terra in grado di danneggiare e stordire gli avversari nelle vicinanze, a un potenziamento che ne aumenta i danni temporaneamente, a una carica che lo proietta in avanti e danneggia chi si trova di fronte. Aspetti dell'esperienza che dovremo approfondire nelle prossime settimane e mesi di beta: Red 5 Studios ha infatti aperto i server 24 ore su 24 e contiamo di tornare sul gioco successivamente, per raccontare le fasi di levelling e i contenuti aggiunti progressivamente. Per il momento FireFall non sfoggia idee innovative in termini assoluti ma mescola spunti visti altrove con una veste di tutto rispetto, per un risultato che ben impressiona soprattutto pensandolo in ottica free to play. Ci sono margini di miglioramento ulteriori e la volontà di ascoltare i suggerimenti degli utenti è encomiabile, una valida premessa in vista di un lancio di successo.

CERTEZZE

  • Offerta completa per uno sparatutto F2P
  • Tecnicamente valido
  • Possibilità di miglioramenti ulteriori

DUBBI

  • Meccaniche derivative
  • Varietà missioni e obiettivi PvE
  • Micro transazioni ancora da scoprire