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Harada ci parla di Tekken

Dopo la prova e l'annuncio di Las Vegas, abbiamo parlato con Harada di Tekken Tag Tournament 2

INTERVISTA di Antonio Jodice   —   09/06/2012
Tekken Tag Tournament 2
Tekken Tag Tournament 2
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Con Tekken Tag Tournament 2, riedizione per PlayStation 3 e Xbox 360 del cabinato uscito l'anno scorso in Giappone, abbiamo già parlato quando è stato annunciato qualche mese fa a Las Vegas. Qui all'E3 2012 abbiamo avuto conferma dei 50 personaggi della versione casalinga e dei 27 livelli su cui sarà possibile combattere. Le mosse Tag, inoltre, cambieranno a seconda della natura dei lottatori scelti, tanto che gli appassionati potranno sbizzarrirsi a scoprire tutte le mosse speciali che possono fare due personaggi robot, piuttosto che due che condividono lo stesso stile di lotta.

Harada ci parla di Tekken

Abbiamo anche potuto provare il Fight Lab, la modalità con cui imparare a giocare e che consentirà di crearsi un proprio personaggio scegliendo quali mosse attribuirgli sbloccandole accumulando crediti, combattendo nelle sale simulazione in cui si svolge questa specie di story mode, raccontato con sequenze in 2d animate e che potete vedere nella nostra Videoanteprima. Il super personaggio così creato potrà essere usato per giocare offline con gli amici od online, ma soltanto nelle partite non classificate, per non andare a influenzare statistiche con un lottatore necessariamente più forte degli altri.

Harada ci parla di Tekken

Obiettivi specifici, legati alla progressione attraverso tutti i livelli previsti serviranno a dare lo stimolo anche per i giocatori più esperti per godersi tutta la storia fino alla fine. Le sequenze animati di cui sopra, ovviamente, saranno sostituite da quelle in computer grafica per il normale Story Mode, del quale ancora non si sa nulla, realizzate dagli stessi artisti che si sono occupati del recente film d'animazione.
Qui a Los Angeles, dopo aver provato queste novità, abbiamo avuto la fortuna di sederci a un tavolo e scambiare due chiacchiere con Tetsuya Harada, che da anni porta avanti Tekken come un faro per tutta la comunità di appassionati sparsi in tutto il mondo!

Il papà di Tekken

Allora, com'è andata all'E3 e quale stata la risposta di fan e giornalisti?
Prima di venire allo show ero piuttosto nervoso di vedere come sarebbe stato il nostro stand e quale sarebbe stata l'affluenza e il successo del gioco. Ma il feedback generale è andato benissimo su tutti livelli, compreso l'entusiasmo generato dalla collaborazione con Snoop Dog e tutto l'insieme mi ha reso entusiasta. Per il resto, purtroppo, non è che sia mai riuscito davvero a uscire da questa stanza per vedere il resto dello show! (ride ndr)

Come vi siete incontrati con Snoop e com'è iniziata questa collaborazione?
Beh è stata una cosa diversa dal solito perché quasi tutto il lavoro del team è sempre rivolto al 100% in direzione del gameplay puro e del gioco nel senso più stretto. Questa volta, invece, abbiamo fatto uno sforzo per cercare di far incontrare un gioco tipicamente nipponico con la cultura occidentale e abbiamo pensato che la musica HipHop si sposasse perfettamente col tipo di azione rappresentata su schermo. Avendo saputo che Snoop è una grande fan di Tekken, abbiamo approcciato il nostro reparto marketing, pensando che sarebbe stato un matrimonio perfetto e che la sinergia avrebbe funzionato alla grande. Una volta contattato, s'è dimostrato entusiasta e le cose sono andate avanti piuttosto velocemente.

Harada ci parla di Tekken

Avete pensato d'inserirlo come uno dei lottatori?
Beh all'inizio ne abbiamo parlato di questa possibilità, ma in realtà è sì molto alto, ma, soprattutto comparato a tutti gli altri personaggi non realistici presenti nel gioco, la sua figura non ne sarebbe uscita così "potente" come la sua musica, non permettendoci di raggiungere l'effetto desiderato. Così ci siamo focalizzati sulla possibilità di inserirlo in uno stage che ricordasse quello di un concerto e sulla resa della musica, lasciando che la sua figura si stagliasse sul fondale mentre balla, così che la sua presenza avrebbe reso al meglio, piuttosto che a farne un personaggio giocabile. Per riprodurne le movenze, non abbiamo usato il motion capture, ma i nostri artisti hanno cercato di replicarle il più fedelmente possibile guardando tutti i suoi video.

Siete stati voi a proporre di usare una nuova canzone, piuttosto che uno dei suoi cavalli di battaglia?
È stato proprio Snoop a voler comporre, sin dall'inizio, un nuovo brano specificamente per Tekken Tag Tournament 2. Noi gli abbiamo dato più informazioni possibili sull'universo di Tekken, tutti i riferimenti e i termini, così che potesse trovare ispirazione e comporre il pezzo più adatto. Volevamo qualcosa di nuovo e di speciale, proprio per il gioco.

Visto che Tekken è un fenomeno culturale, fatto di giocatori che si trovano dal vivo per I tornei, pensi che questa collaborazione continuerà anche dopo il gioco, magari organizzando degli eventi con concerti e tornei contemporaneamente?
Snoop è solo una delle cose che abbiamo in mente per il gioco. Ci siamo resi conto che Tekken è oramai un'istituzione del mondo dei videogiochi, con tanti fan in tutto il mondo e tanti anni alle spalle. Snoop si è dimostrato propositivo e appassionato e vogliamo provare a fare altre cose in supporto del gioco, magari facendo sì che i suoi fan possano provare Tekken Tag Tournament 2 prima dei suoi concerti in modo da raggiungere un pubblico ancora più vasto

VIsto che ancora sono avvolte da un certo riservo, ci puoi dire qualcosa sulle modalità online di Tekken Tag Tournament 2?
Ancora non siamo pronti ad annunci specifici, quello che possiamo dire è che siamo determinati a migliorare di molto quanto fatto con Tekken 6, anche usando l'esperienza accumulata con Soul Calibur V, che già ci ha consentito di migliorare la nostra tecnologia e la struttura di lobby e matchmaking. Di certo introdurremo alcune feature della versione arcade, come la possibilità di creare un party con gli amici che si migliori raccogliendo punti dalle partite dei singoli membri.

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Visto che Multiplayer.it è italiano, come avete deciso di ambientare uno dei livelli alla Fontana di Trevi a Roma?
Beh vedi, non creiamo personaggi o stage in omaggio a una nazione per catturare nuovi fan, quanto, piuttosto facciamo il contrario. Così, sapendo che in Italia c'è una grande community di appassionati di Tekken, abbiamo deciso di rendergli omaggio, creando un livello di cui potessero essere orgogliosi. In primo luogo, volevamo provare a creare un lottatore italiano, ma i nostri designer non sapevano abbastanza della cultura del vostro Paese e non volevamo rifugiarci in luoghi comuni o banalità e sarebbe stato difficile scegliere il giusto stile di combattimento. Quindi, abbiamo deciso che sarebbe stato più facile realizzare un livello del gioco. Tra l'altro, quando l'abbiamo realizzato c'era un errore di traduzione in una delle insegne dei negozi che si affacciano sulla piazza e i fan italiani si sono mobilitati in massa per segnalarcelo quando hanno visto le immagini tramite il mio account di Twitter. È stato molto carino, perché abbiamo avuto proprio la sensazione di un gruppo molto vasto di appassionati che venivano resi partecipi della creazione del gioco!