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Il nemico alle porte

Dopo tante chiacchiere, XCOM: Enemy Unknown di Firaxis si fa giocare tra gli stand dell'E3 2012

PROVATO di Umberto Moioli   —   09/06/2012
XCOM: Enemy Unknown
XCOM: Enemy Unknown
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L'escalation di violenza è tanto rapida quanto drammatica. A Monaco, in Germania, una serie di eventi inspiegabili richiede l'intervento dell'unità speciale XCOM: solo uno dei quattro soldati mandati sul posto farà ritorno a casa, portando con sé il racconto del primo contatto alieno ostile sulla Terra. Il campanello d'allarme per i principali paesi di tutto il mondo, che da quel momento in avanti dovranno unire le forze per respingere la minaccia.

Il nemico alle porte

Scegliamo un continente dove costruire la nostra base, in Europa per garantirci un bonus nei tempi di ingegnerizzazione inversa delle tecnologie extra terrestri, e siamo immediatamente pronti a gestirla passando in rassegna le nostre forze all'interno della caverna sotterranea che fa da quartier generale, dialogando con il nostro team leader scientifico, una dottoressa dall'accento tedesco, e con i principali capi di stato mondiali nella situation room da cui prendere il volo verso le direzioni più disparate. Sono passati quindici minuti da quando abbiamo lanciato una nuova partita ad XCOM: Enemy Unknown, e già il destino del pianeta è tutto nelle nostre mani.

Consolizzazione in corso

XCOM non è il primo brand nato su PC e riesumato anni dopo, ripreso con in testa l'idea di farlo sbarcare anche su console. In questi casi quello che si guadagna in termini di lavoro pre esistente sul concept, sulle meccaniche e ovviamente sull'appeal di un nome già noto, si rischia di perderlo confondendo modernizzazione e semplificazione, rivisitazione e stravolgimento. In seguito all'evento di presentazione di qualche mese or sono avevamo ad esempio analizzato la rimozione delle Time Unit in favore della distinzione tra movimenti e azioni legate al combattimento, riportando la promessa degli sviluppatori che garantivano un quantitativo di opzioni e strategie più che sufficiente a soddisfare anche gli appassionati hardcore. Avendo provato le battute iniziali della campagna non sappiamo fino in fondo quanto questa intenzione verrà mantenuta, ma giocando la prima missione vera e propria, una spedizione a Changqing in Cina per verificare il rapimento di alcuni civili, siamo stati ben contenti di verificare la complessità del level design, l'alto livello d'interazione ambientale e la distruttibilità degli ambienti. Notevole considerando che l'Unreal Engine, seppur ottimo, non si era mai messo alla prova con questo genere.

Il nemico alle porte

Che si tratti di mettere un soldato su un tetto pronto a lanciare un missile oppure ordinare a un altro di fare irruzione in una stanza, i controlli mappati sul controller di Xbox 360 sono parsi ottimi: con l'analogico si muove il cursore utile a indicare gli spostamenti, tenendo premuto il grilletto destro si richiama la visuale "da combattimento" del soldato selezionato e in ogni momento a schermo è ben chiaro quali azioni i tasti frontali permettono di eseguire. Firaxis sembra voler in tal senso superare il già ottimo lavoro fatto con Civ Revolution. Tornati dalla scampagnata in terra cinese abbiamo dovuto affrontare le conseguenze della nostra scelta di muoverci in soccorso del paese asiatico piuttosto che degli States, tra i cui cittadini a quanto pare sta progressivamente dilagando il panico. Oneri ma anche onori per i superstiti, con in particolare il momento di raccolta dell'esperienza e di assegnazione dei punti abilità all'interno dello skill tree di ogni soldato, che rappresenta una piccola ma significativa gratificazione utile a darci qualche nuova abilità da sperimentare nella missione successiva.

Il nemico alle porte

Aumentando al contempo l'investimento emotivo che ci lega a ciascun membro del team. Se l'uso funzionale della tecnologia sviluppata da Epic è da registrare tra gli aspetti positivi, meno esaltante è la resa grafica in sé che soffre soprattutto di modelli con un basso conteggio poligonale e superfici povere di dettagli. L'esperienza è stata nel complesso positiva, fedele all'originale anche se modernizzato sotto una quantità di aspetti differenti. Per ingolosirci, a margine dell'hands on, ci è stato mostrato un brevissimo combattimento avanzato, dove potenti insettoidi e un mostro corazzato volante, se la vedevano con soldati equipaggiati di jet pack e poteri telecinetici. Poco più che un teaser di quello che Firaxis ha in cantiere per XCOM: Enemy Unknown, sperando che tenga sempre bene a mente che rendere più accessibile e attuale non deve voler dire appiattire l'esperienza.

CERTEZZE

  • E' XCOM, non si può sbagliare
  • La versione console sembra funzionare bene...

DUBBI

  • ... aspettando di mettere le mani su quella PC
  • Alcune scelte non adatte agli integralisti dell'originale