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Sushi & Tanks

Invitati da Wargaming.net a Parigi, abbiamo avuto modo di visitare il quartier generale e provare i nuovi carri giapponesi

SPECIALE di Andrea Porta   —   22/12/2013
World of Tanks
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Quasi un anno è passato dall'introduzione dei tank cinesi, ed è tempo di un nuovo update per World of Tanks, questa volta forse non troppo atteso dai fan, data la generale scarsa fama dei mezzi nipponici a livello storico, ma comunque dovuto. Il tech tree giapponese è dunque pronto a sbarcare sul free to play targato Wargaming.net, in un momento molto delicato per la società. Da una parte, c'è un gioco che macina numeri da record e, conseguentemente, ha bisogno di costanti attenzioni, dall'altra una nuova uscita, World of Warplanes, che sta registrando buoni numeri nonostante la concorrenza di War Thunder non sia certo facile da affrontare. Sullo sfondo, non va dimenticata l'attenzione che Wargaming sta ponendo all'ambito e-sport, la quale naturalmente richiede ulteriori sforzi e freschezza d'idee. Nel bel mezzo di questo complesso scenario, pochi giorni prima di Natale i ragazzi di Wargaming ci hanno invitato nella loro base europea, sita a Boulogne-Billancourt, sia per un tour guidato degli uffici, sia per una prova con mano dei nuovi carri giapponesi.

La vera forza di Wargaming.net sta diventando il costante dialogo con la community

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Curiosamente, Giappone e Gran Bretagna hanno affrontato problemi simili durante la Seconda Guerra Mondiale. Trattandosi di isole, dotate dunque di risorse limitate e di un'assoluta necessità di difesa navale, entrambe le nazioni furono costrette a ripartire con molta attenzione le materie prime necessarie alla produzione militare, con un'ovvia enfasi sul fronte marittimo.

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A differenza tuttavia del regno della Regina, che poteva contare su un esercito di dimensioni notevoli, e posto a un tiro di schioppo dai territori sotto occupazione tedesca, il Giappone si trovava in una situazione ben diversa, con minori risorse e una netta lontananza dal cuore degli scontri, senza contare gli obbiettivi militari molto differenti. Tra questi vi erano la Manciuria e la Corea, sulle quali, al tempo, il Giappone poteva vantare una supremazia tecnologica totale, da cui la scarsa necessità di una grande armata di carri. Inoltre, i mezzi corazzati che furono assemblati dal Giappone dovevano rispondere a caratteristiche ben precise dal punto di vista dell'ingombro e del peso, data la scarsità di strade asfaltate e il gran numero di fragili ponti che costellavano il territorio, capace peraltro di passare dalla giungla alle montagne nell'arco di solo qualche centinaio di chilometri. Non è dunque una sorpresa che i carri armati giapponesi si contraddistinguano per il peso relativamente contenuto, l'ottima mobilità e un notevole alzo dell'arma principale, ottimo per combattimenti efficaci anche in presenza di dislivelli. Proprio per questi motivi, per quanto nel panorama storico i carri armati giapponesi non rivestano certo un ruolo di spicco, la patch 8.10 introduce comunque qualche interessante variabile nel già ricco contesto offerto da World of Tanks, come testimoniato dalle nostre prove sul campo. I quattordici carri, di cui quattro leggeri, nove medi e un medio premium, rispecchiano perfettamente la filosofia costruttiva di cui sopra, con notevole mobilità, non solo del mezzo stesso ma anche della torretta, asse verticale del cannone notevolmente ampio e discrete velocità di punta, il tutto, nella maggior parte dei casi, al prezzo di un'armatura complessivamente ridotta. La patch 8.10, tuttavia, non si limita a queste aggiunte. La fisica di gioco è stata rivista, e comprende ora un movimento più credibile dei carri dotati di sospensioni idrauliche mentre la grafica può contare su effetti d'illuminazione e particellari migliori. Purtroppo, la nostra prova non ci ha permesso di vedere in azione la nuova mappa Hidden Village, naturalmente d'ispirazione giapponese, ma i dislivelli promessi nella descrizione ufficiale dovrebbero rappresentare un ottimo terreno di prova per i nuovi veicoli. Da non dimenticare anche l'aggiunta di due carri sovietici, l'Object 430 Version II (Tier IX) e l'Object 430 (Tier X). Partendo dall'Object 416 dunque, sarà possibile ricercare questi nuovi carri, entrambi compatti e molto agili.

Wargaming a Parigi

Gli uffici di Parigi rappresentano la principale base operativa di Wargaming.net in territorio europeo. Situati nel quartiere di Boulogne, occupano quattro piani di un edificio a vetri, dove si collocano un gran numero di differenti reparti, sebbene nessuno di questi sia adibito allo sviluppo. La base europea, infatti, si occupa più che altro di tutti i servizi collaterali, eppure fondamentali, soprattutto data la natura costantemente connessa dei giochi.

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Oltre all'immancabile reparto customer care, abbiamo potuto visitare anche il reparto PR, e in particolare l'area dedicata alle attività con la community. Tra queste scrivanie, abbiamo conosciuto i (giovanissimi) professionisti che si occupano di interagire quotidianamente con i moltissimi appassionati di Tanks e Warplanes, che ogni giorno inondano le board ufficiali di richieste, consigli e immancabili lamentele, le quali ricevono, nei limiti del possibile, il massimo dell'attenzione da parte dello staff di Wargaming. Il team si occupa anche di organizzare eventi dal vivo, come raduni e piccoli tornei, e sta muovendo anche i primi passi in ambito e-sport a livello europeo, con aggiornamenti che sicuramente non mancheranno nel corso del 2014. Non manca un reparto di ricerca storica, ambito al quale Wargaming.net ha sempre dedicato particolari attenzioni, con diversi dipendenti costantemente impegnati nella lettura di materiale d'archivio, alla ricerca di interessanti aspetti ancora inesplorati della Seconda Guerra Mondiale. Molto vasti e organizzati, nonostante l'apertura relativamente recente, gli uffici europei di Wargaming.net testimoniano come la compagnia non si stai certo facendo problemi a investire molto nel reparto legato ai servizi collaterali, tra supporto, contatti con la community e ricerca. Decine di persone che ogni giorno si occupano di rendere l'esperienza il più possibile piacevole per gli iscritti, e di organizzare eventi interessanti, rappresentano la vera forza su cui la società bielorussa sta scommettendo per un successo che sappia confermarsi negli anni a venire. Di certo, da quando Gaijin è scesa in campo con il suo prodotto, la concorrenza si è immediatamente fatta molto più ostica. Da questo punto di vista, anche dalle testimonianza raccolte durante la giornata, l'impressione è che i ragazzi di Wargaming abbiano accettato la sfida, e siano contenti di avere a che fare con una solida concorrenza, la quale, anche dal punto di vista dei consumatori, non può che fare bene al settore.