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Torna il silenzio

Da Amburgo ecco l'anteprima del seguito di The Whispered World

ANTEPRIMA di Alessandro Arndt Mucchi   —   13/01/2014
Silence
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Il nostro studio tour degli uffici Daedalic ad Amburgo ci ha permesso di ficcanasare nel dietro le quinte di uno degli sviluppatori più attivi sul fronte delle avventure grafiche, un genere che gode di un'utenza affezionata ed esigente, e che trova il suo naturale ecosistema nel mondo PC.

Torna il silenzio

The Whispered World, titolo distribuito tra 2009 e 2010, ha saputo conquistare pubblico e critica grazie ad una storia efficace, un'atmosfera malinconica, ed una direzione artistica di ottimo livello costruita su fondali bidimensionali letteralmente pennellati dagli artisti di Daedalic. A dicembre scorso, lo sviluppatore tedesco ha distribuito il primo trailer di Silence: The Whispered World 2, seguito che prende il via dagli eventi raccontati nel primo capitolo, ma che però segna una netta evoluzione sul fronte della realizzazione tecnica. Abbiamo potuto dare un'occhiata in anteprima ai tool utilizzati dagli artisti teutonici, e ad alcune scene di gioco, per scoprire un'innovativo approccio alle avventure grafiche bidimensionali.

Il secondo, atteso capitolo, di The Whispered World: ecco la nostra anteprima

Evoluzione fedele a se stessa

Gli artisti di Daedalic Entertainment lo mettono in chiaro subito dopo averci mostrato il trailer del titolo: non sarà un'avventura 3D, l'anima della serie è intatta anche in questo secondo capitolo e la natura bidimensionale dell'esperienza ludica verrà mantenuta al riparo da stravolgimenti. Quello che cambia, però, è l'approccio alla realizzazione del mondo di gioco, ora tramite Unity (che pare avere rivoluzionato l'intero flusso produttivo dello studio tedesco) sono possibili cose che prima erano solo abbozzate tramite la sovrapposizione di piani in 2D che sfruttavano il fenomeno ottico della parallasse.

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Certo rimarranno elementi bidimensionali a disegnare le ideali quinte di un palcoscenico, ma dietro a quei fogli si sviluppa una scenografia che rivela la sua tridimensionalità appena si abbozza un movimento coi personaggi. Immagini che paiono statiche e piatte si scoprono solide grazie a giochi di prospettiva, una terza dimensione che si palesa con garbo solo alla sollecitazione del giocatore. Per ottenere questo effetto la tecnica utilizzata è semplice a dirsi, ma elaborata nella sua realizzazione: l'idea degli artisti tedeschi era quella di mantenere i loro tratti pennellati caratteristici pur passando a fondali tridimensionali, un obiettivo non immediato se si pensa alle diverse nature di costruzioni poligonali e piani a due dimensioni. Per raggiungere lo scopo abbiamo visto disegnare una sorta di mega-texture da spalmare sulla scenografia in 3D, andando poi ad aggiustare manualmente i dettagli per mantenere le proporzioni e la visione artistica originale. L'effetto che si ottiene è delicato e forte allo stesso tempo, delicato perché si mostra con discrezione, e forte perché la curiosità di scoprire in quali maniere prenderanno vita i fondali rende l'arrivo in una nuova scena ancora più emozionante. Sul fronte della varietà possiamo ancora dire poco visto che abbiamo potuto incontrare solo un paio di scenari, la classica ambientazione bucolica ed un più spettacolare cratere vulcanico, ma ci sentiamo di riporre una certa fiducia nelle capacità degli artisti di Daedalic.

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Ritorno al sussurro

Dal punto di vista dello sviluppo narrativo sono poche le novità che siamo riusciti a cogliere durante la nostra giornata nella cittadina anseatica, visto che gli sviluppatori vogliono mantenere il maggiore riserbo possibile sugli eventi che si dipanano in Silence: The Whispered World 2. Quello che sappiamo è che l'atmosfera sarà ancora una volta malinconica, ora a causa di una guerra che devasta il mondo reale di Noah, il protagonista, e che lo porta a perdere l'unica parente che ancora ha in vita, la sorellina Renie.

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La sua missione di ricerca lo porterà ancora a Silence in un viaggio che piano piano lo vedrà scivolare sempre più verso Sadwick, il suo alter ego nel mondo parallelo, ed a scontrarsi con la nuova malvagia regina che lo soggioga, unendosi alla fazione ribelle. Di più non sappiamo, e forse neanche vogliamo sapere, vista l'importanza della storia nel titolo Daedalic, ed il piacere di vederla raccontata dalle immagini. Per saperne di più, comunque, non mancheremo di tenere aperto il canale di comunicazione con gli sviluppatori, in vista di un uscita fissata per la fine dell'anno per PC e, questa volta, anche per Mac, probabile merito dello sviluppo a base Unity. La nostra impressione, dunque, è più che positiva, anche se va detto che possiamo soltanto dare una valutazione delle potenzialità, che comunque sembrano capaci di ringiovanire l'estetica del genere, pur senza snaturarne l'essenza. Un obiettivo, questo, più volte sottolineato dagli sviluppatori.

CERTEZZE

  • Tecnicamente notevole
  • La qualità artistica rimane alta
  • Innova senza stravolgere

DUBBI

  • L'effettiva bontà del titolo è ancora da valutare