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Un nuovo caso

La fortunata serie di avventure dedicate a Sherlock Holmes si arricchisce di un nuovo capitolo

ANTEPRIMA di Umberto Moioli   —   13/06/2014
Sherlock Holmes: Crimini e Punizioni
Sherlock Holmes: Crimini e Punizioni
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Focus Home Interactive ci ha invitato all'E3 per tornare a vedere in prima persona Sherlock Holmes: Crimini e Punizioni, senza permetterci di provarlo con mano ma facendoci osservare un nuovo caso. In Blood Bath, una delle sei avventure autoconclusive inserite nel pacchetto, Holmes dovrà indagare su un omicidio avvenuto all'interno di una sauna romana di Londra: come già descritto nel pezzo sottostante, il titolo mescola parti in cui sondare l'ambiente e raccogliere indizi, ad altre di interrogatorio. L'idea è interessante e il ritorno della lavagna delle deduzioni aggiunge la sensazione di indipendenza di pensiero che in un titolo investigativo dovrebbero fare la differenza. Purtroppo, a meno di tre mesi dal lancio, si nota ancora una realizzazione un po' troppo approssimativa e c'è una gran quantità di mini giochi e divagazioni che non sembrano aggiungere molto, anzi spesso rompono il ritmo dell'azione. La differenza tra un successo e un fallimento la farà probabilmente la capacità delle sviluppatore di implementare differenti strade da seguire, evitando di rendere troppo lineare l'esperienza. A settembre l'uscita su cinque piattaforme - Xbox One, 360, Playstation 3 e 4, oltre al PC - quindi per i fan l'attesa sarà ancora breve.

Crimini e Punizioni, il nuovo capitolo di Sherlock Holmes, tenta un deciso cambio di rotta

L'incontro alla GDC

Un nuovo caso

Non sono molte le produzioni di medio livello, distanti dal mondo degli indie ma contemporaneamente impossibilitate a offrire gli stessi valori produttivi dei grandi titoli tripla A, che riescono a garantirsi una serializzazione capace di continuare per anni e anni. Sherlock Holmes di Frogwares è un'eccezione a questa regola, in grado com'è stata di raccogliere a sé una fedele schiera di appassionati e arrivare con Crimini e Punizioni al settimo capitolo ufficiale, il primo a sbarcare anche sulle nuove console di Sony e Microsoft. Un percorso in cui non sono mancati passi falsi e momenti di minore lucidità, ma che nel complesso ha permesso di costruire un solido seguito. Alla GDC abbiamo avuto modo di osservarlo in azione, verificando quanto di nuovo ci sia e quanto la formula che abbiamo imparato a conoscere sia stata coraggiosamente rivista per creare qualcosa di almeno parzialmente nuovo.

Sotto la lente d’ingrandimento

Piuttosto che creare un unico, lungo caso da risolvere, Frogwares ha scelto di spezzare Sherlock Holmes: Crimini e Punizioni in sette differenti storie, slegate tra loro e auto conclusive. Gli avvenimenti saranno in parte ispirati ai racconti originali di Sir Arthur Conan Doyle, in parte agli episodi della serie televisiva anni '80.

Un nuovo caso

Una decisione fatta apparentemente per semplificarsi la vita, ma che in realtà si inserisce in un lavoro di aggiornamento del gameplay che ci è sembrato interessante: anziché continuare a iterare la stessa struttura da avventura grafica, per quanto già ci fossero state concessioni e contaminazioni da altri generi, si è deciso di creare un'esperienza cinematografica che in qualche momento ci ha ricordato quanto fatto con L.A. Noire.

Un nuovo caso

In The Murder of Black Peter, il caso che abbiamo visto giocare dal vivo, Sherlock doveva venire a capo dell'omicidio di un poveretto ritrovato in un lago di sangue all'interno di un capanno poco fuori Londra. Raccogliere e combinare oggetti, risolvere puzzle e scandagliare gli ambienti in cerca di punti d'interazione é qui solo una parte dei compiti del giocatore, che spende invece larga parte delle indagini ad osservare gli oggetti e le persone interrogate attraverso una speciale modalità "investigativa", alla ricerca di indizi e spunti per le sue deduzioni. Proprio come in L.A. Noire, raccolti i giusti argomenti è possibile mettere alle strette un sospettato oppure capire qual è il prossimo luogo dove dirigere le indagini. Ovviamente questa impostazione presuppone un certo numero di strade alternative e bivi che noi non abbiamo potuto verificare e che saranno necessari per non far sentire il giocatore eccessivamente costretto, altrimenti si perderebbe il gusto della deduzione, però abbiamo ad esempio apprezzato che alla fine di ciascun caso si debbano unire tutti i pezzi del puzzle attraverso una speciale schermata, scegliendo quale tra gli indiziati riteniamo essere il colpevole. Viene anche data una scelta morale: assolvere il criminale di turno, magari perché ha agito in un certo modo per una ragione che riteniamo tollerabile, oppure assicurarlo alla giustizia.

Un nuovo caso

Non sappiamo quali conseguenze comporti questo genere di decisione, se magari possa avere qualche conseguenza sui casi successivi, però qualsiasi elemento aiuti ad aumentare l'immedesimazione sarà ben gradito vista l'impostazione fortemente narrativa. Durante la demo abbiamo invece osservato una serie di mini giochi che onestamente non sembrano aggiungere nulla all'esperienza e che anzi rischiano di togliervi qualcosa, non essendo apparsi molto ben realizzati. Anche la componente visiva, che per la prima volta utilizza l'Unreal Engine 3, è di discreta fattura ma rischia di uniformarsi un po' troppo al resto delle produzioni basate sul motore Epic, che spesso tendono ad assomigliarsi. L'uscita è prevista entro l'estate, quindi tra pochi mesi i fan avranno modo di provarlo con mano e noi capiremo se Sherlock Holmes: Crimini e Punizioni ha davvero il potenziale per rappresentare un nuovo inizio e un'inedita formula per questa fortunata serie.

CERTEZZE

  • Intende simulare una vera esperienza investigativa
  • Storie e atmosfera sempre interessanti

DUBBI

  • Speriamo non sia troppo "su binari"
  • Mini giochi inutili e realizzati così così