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Corea Rising

Scopriamo alcune delle proposte più promettenti di un mercato poco conosciuto in occidente

SPECIALE di Simone Tagliaferri   —   10/12/2014
Black Desert Online
Black Desert Online
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Scopriamo alcune delle proposte più promettenti di un mercato poco conosciuto in occidente, quello coreano, che forte di uno sviluppo incredibile avvenuto negli ultimi anni, soprattutto nel mercato dei videogiochi online, ha iniziato a produrre opere autoctone sempre più convincenti, mediando tra modelli provenienti dal Giappone e modelli occidentali di enorme successo.

Corea Rising

Difficile non scorgere nel corpus dei videogiochi coreani fortissimi echi dei titoli di Blizzard come World of Warcraft, Diablo o StarCraft, così come è evidente l'influenza dei MoBA di maggior presa sul pubblico (League of Legends e DoTA 2 su tutti), oggetti di vera e propria venerazione nella nazione. A condire il tutto ci pensano sistemi di combattimento che spesso sembrano quelli di un qualsiasi action nipponico e personaggi frequentemente caratterizzati in stile manga. Insomma, si tratta di un miscuglio di culture non indifferente, che sembra stia trovando il modo di emanciparsi e mondializzarsi, proponendo prodotti di qualità in grado di destare l'attenzione anche di noi occidentali. Prodotti che sono l'oggetto di questo speciale. Com'è facile notare, si tratta nella maggior parte dei casi di videogiochi online, settore dove si concentrano la maggior parte degli investimenti dell'industria locale e dove operano colossi come NCSoft e Nexon. È difficilissimo, se non impossibile, trovare un prodotto coreano solo single player o con una modalità single player preponderante. Probabilmente ci sarà qualcosa nella scena indipendente, di cui sappiamo gran poco, ma in generale l'online domina sovrano. Ora, senza ulteriori indugi, andiamo a conoscere quanto di meglio arriverà dalla Corea nei prossimi mesi, sperando di poterci giocare anche qui da noi.

Di quale Corea parliamo?

Usiamo questo box per specificare che nello speciale si parla del mercato della Corea del Sud. La Corea del Nord, o Repubblica Popolare Democratica di Corea, per motivi squisitamente politici non produce molti videogiochi, e quei pochissimi che produce sono tutti controllatissimi dal regime comunista al potere, che del resto controlla tutti i media. Se vi volete fare del male, provatene uno dei migliori (forse anche l'unico).

Sviluppatore: XLGAMES
Publisher: XLGAMES
Sito ufficiale

Civilization Online

Civilization Online è uno dei titoli più interessanti di questo speciale, nonostante sia tra i meno esportabili. L'interesse risiede non solo nelle sue qualità, ma soprattutto nell'essere un brand occidentale "coreanizzato", ossia adattato ai gusti dei giocatori orientali. Vi sembrerà incredibile ma il punto di partenza è proprio il Civilization di Sid Meier rivisto in tutti gli aspetti per renderlo più affine ai MMO che vanno per la maggiore in Corea. Ad esempio è presente un editor di personaggi che permette di personalizzare il proprio alter ego in modi che i giocatori occidentali non si sognerebbero mai di fare in uno strategico, così come non si aspetterebbero un sistema di gioco molto più vicino a titoli come ArcheAge Online che ai capitoli 4x cui siamo abituati. Certo, ci sono fasi di costruzione e ci sono scontri tra eserciti, ma tutto si svolge rigorosamente in tempo reale, al punto che non si capisce bene a cosa sia servito acquistare la licenza da 2K. Non mancano comunque alleanze tra le diverse civiltà, la possibilità di costruire città nei territori scoperti, i patti contraibili tra le fazioni, la gestione delle risorse e così via. A dominare è il PvP, con i giocatori che devono collaborare per arrivare alla vittoria. Collaborare non significa solo diventare più forti militarmente, ma anche contribuire al benessere della propria fazione prestandosi alla costruzione di strade, fattorie e di tutti quegli edifici che servono per l'estrazione e l'immagazzinamento delle risorse. Insomma, nonostante non sia un Civilization in senso stretto, Civilization Online offre una buona complessità di fondo che si riflette nei rapporti tra i giocatori, molto più legati che altrove. Purtroppo difficilmente lo vedremo in occidente, perché il publisher non lo ritiene adatto a un pubblico diverso da quello coreano.

Il futuro dei videogiochi parla anche coreano? Scopritelo in questo speciale!

Sviluppatore: Team HON
Publisher: NCSoft Korea
Sito ufficiale (publisher)

Project Hon

Di Project Hon, sparatutto con mech prodotto e pubblicato da NCSoft, e sviluppato da TeamHon, non si sa moltissimo, nonostante ne siano stati mostrati alcuni filmati. Annunciato in occasione del G-Star 2014, sembra però avere tutte le caratteristiche per diventare una hit nel genere degli sparatutto online a squadre. In realtà, a quanto si è appreso dal materiale di annuncio, nel gioco ci saranno molti elementi da gioco di ruolo, con i giocatori che potrà personalizzare esteticamente e sviluppare i loro mech, facendoli diventare sempre più forti e più belli. Nonostante la fame d'informazioni, qualche dettaglio lo si può dedurre guardando i trailer. Ad esempio che ci troviamo di fronte a uno degli sparatutto online più belli da vedere che siano mai stati realizzati! Con i mech dotati di trasformazioni eccezionali, sparatorie piene di esplosioni ed effetti particellari, e livelli imponenti per grandezza e per dettaglio, Project Hon sembra essere spettacolo puro! Insomma, pare che l'Unreal Engine 4.0 sia stato usato alla grande! È difficile trovare titoli che possano tenergli testa, almeno stando ai filmati. Uno dei vantaggi rispetto alla concorrenza è sicuramente l'essere esclusivo per PC, dettaglio non irrilevante che evidentemente ha permesso al team di sviluppo di puntare alla massima qualità possibile. Insomma, Project Hon non solo sembra in grado di rivaleggiare con Titanfall, il prodotto che gli è più affine, ma anche di posizionarsi qualche spanna sopra al titolo di Respawn. Certo, rimane da verificare il gameplay, ma le premesse sono davvero ottime.

Sviluppatore: Smilegate Tripod Studio
Publisher: Smilegate
Sito ufficiale

Lost Ark

Lost Ark è la prova che i coreani hanno appreso alla perfezione la lezione di Blizzard. Prendete Diablo III, miglioratelo graficamente, ingranditene il mondo di gioco, riempitelo di effetti speciali e datelo in pasto a un mangaka e avrete fra le mani qualcosa di molto simile al titolo di Smile Gate, spettacolare MMORPG con visuale isometrica che permetterà di scegliere fra ben diciotto personaggi giocabili, tutti personalizzabili. Difficilmente abbiamo visto l'Unreal Engine 3 utilizzato così bene in un titolo simile, con aree stratificate e coloratissime che a colpo d'occhio non sembrano piatte come quelle tipiche degli hack and slash, mostri sacri compresi. Lost Ark è stato annunciato da poco, ma già gli sviluppatori parlano di mirare al mercato globale, non solo a quello casalingo. Per questo hanno studiato uno stile visivo che potesse attirare l'attenzione anche di noi occidentali (in effetti ci sono riusciti). Tra le altre caratteristiche spiccano i giganteschi boss; il sistema di classi che permetterà una personalizzazione estrema delle combo, garantita da un nuovo sistema, chiamato tripode, che permetterà di adattare poteri diversi al proprio stile di gioco, dando molte più possibilità nell'addestramento del proprio alter ego. Il mondo di gioco sarà così grande che sarà necessario avere una nave volante per raggiungere i diversi luoghi, tutti esplorabili liberamente a quanto pare. La nave stessa avrà delle caratteristiche che la renderanno molto più di un semplice mezzo di trasporto. Ad esempio si potrà usare per trovare e raccogliere tesori nascosti, sfruttando una specie di argano, o per raggiungere delle aree segrete. La struttura di gioco sarà retta dalle solite quest primarie e secondarie, comprese alcune segrete che si apprenderanno facendo attenzione a quanto avviene in gioco (ad esempio ascoltando un dialogo tra due personaggi). La prima beta chiusa si svolgerà all'inizio del 2015 tra un gruppo selezionato di videogiocatori. Nel corso del nuovo anno dovrebbero arrivare nuove informazioni sulla versione occidentale.

Sviluppatore: Nexon
Publisher: Nexon
Sito ufficiale

MapleStory 2

Il primo MapleStory non ha avuto un grosso richiamo in occidente, nonostante sia conosciuto. È un peccato, perché in realtà è dotato di un gameplay raffinatissimo e con degli spunti davvero originali. In patria invece, è un dei MMORPG di maggior successo, giocatissimo ancora oggi. MapleStory 2 prosegue sulle stesse orme del primo episodio, soprattutto nel feeling generale. Al mucchio sono stata aggiunte o migliorate le caratteristiche sandbox, una maggiore personalizzazione dei personaggi, le abitazioni creabili dagli utenti e le cavalcature. Come per il primo capitolo lo stile grafico è quello super deformed, con personaggi buffi e pieni di dolcezza. Quindi aspettatevi di combattere impersonando un tappo tozzo e agilissimo che impugna armi più grosse di lui e che si interfaccia con colleghi dall'aspetto altrettanto improbabile. Interessante la scelta di Nexon di adottare in parte l'estetica Minecraft, ossia di un mondo fatto a blocchi, da cui deriveranno delle caratteristiche del gameplay. Per ora nella versione alpha mancavano zone personalizzabili (le case erano costruibili in lotti, con i giocatori tardivi a unirsi al gioco che hanno avuto grandissime difficoltà a farsene una vista la carenza di spazio), ma immaginiamo che saranno aggiunte nelle prossime uscite pubbliche, anche perché si tratta di uno dei principali canali di introiti per un titolo del genere, grazie agli scambi nella ricca casa d'aste. MapleStory 2 dovrebbe arrivare anche da noi in occidente, come conferma il recente trailer pubblicato in occasione del G-Star 2014, disponibile in versione coreana e in versione resto del mondo.

Sviluppatore: PearlAbyss
Publisher: Daum
Sito ufficiale

Black Desert Online

Black Desert Online è uno dei titoli più impressionanti di questo speciale, capace di attirare prepotentemente l'attenzione del pubblico occidentale al punto da avere già molti fan e pagine dedicate. Attualmente in attesa della open beta, solo per giocatori coreani (serve un numero di telefono coreano per ottenere l'accesso), ne è già stata annunciata la versione occidentale per il 2016 (con delle beta chiuse che si terranno nel 2015), proprio in seguito all'entusiasmo suscitato dai filmati di gioco finiti online. Non è chiaro se sarà mantenuto il modello economico free-to-play come in Corea, oppure se sarà adottato un modello ibrido. Per chi se lo stesse chiedendo, Black Desert Online è un classico MMO con sistema di combattimento action e con il gameplay incentrato sulla risoluzione di quest principali e secondarie, oltre che sul crafting, la compravendita di proprietà, l'esplorazione, il PvE, il PvP e così via. A caratterizzarlo rispetto alla concorrenza sono la dimensione del mondo di gioco, che sembra essere davvero immenso, e una grafica fuori parametro, per il genere e non solo. Tra le caratteristiche tecniche spiccano lo splendido ciclo giorno/notte, i modelli dei personaggi di qualità impressionante, pur essendo completamente personalizzabili in un editor completissimo, effetti di luce assortiti che rendono incantevoli alcuni scenari ed effetti particellari di prim'ordine, utili soprattutto per rendere più spettacolari i combattimenti, con fiotti di sangue che schizzano ovunque, scie e scintille che decorano i colpi, esplosioni e onde d'urto legate alle magie, e così via. Ah, per chi se lo stesse chiedendo, il terribile movimento della telecamera può essere eliminato dalle opzioni di gioco. Così anche il più grosso dubbio sollevato dai video su YouTube dovrebbe essere dissipato.

Sviluppatore: Neowiz PMANG
Publisher: Neowiz PMANG
Sito ufficiale

Bless Online

Bless Online è un MMO con combattimenti action che sta facendo parlare parecchio di sé in patria, ma che chissà se troverà mai una distribuzione degna di questo nome in occidente. La seconda closed beta si svolgerà dal 16 al 22 dicembre, dopo il successo della prima lanciata pochi mesi prima che ha messo in luce alcune interessanti caratteristiche del gioco, soprattutto sul campo di battaglia. Gli scontri sono spettacolari e dinamici, anche se parecchio confusionari a causa del sistema di mira assistita gestito in modo ibrido, che ha reso la vita difficile a molti, per colpa dell'autoselezione del bersaglio davanti al giocatore e della successiva necessità di scorrere tra tutti gli altri bersagli sulla mappa per trovare quello che effettivamente si vuole attaccare. Nella prima beta c'erano solo quattro classi selezionabili, pur personalizzabili, ma nelle versioni successive dovrebbero essere molte di più. Particolarmente interessante il sistema di quest, che sembra pensato più per favorire l'esplorazione che per il solito grinding. Si tratta di un bene perché il mondo di gioco di Bless Online è grande e pieno di scenari splendidi, al livello di ArcheAge e del già raccontato Black Desert Online. Peccato solo per la transizione giorno / notte che appare essere immediata e non graduale. Comunque gli sviluppatori hanno ancora tempo per sistemare tutti i problemi e impacchettare un titolo che ha manifestato delle grandi potenzialità.