Quali sono le creature più inquietanti del genere horror? Gli zombi? Ma no, poveracci, ormai sono simpatici a tutti e molti li invitano anche a cena per fare colpo sugli amici. I vampiri? Questi più che altro sono un po' fuori moda.
Comunque, essendo stati trasformati in personaggi da romanzo rosa, non riescono a impressionare praticamente nessuno. E pensare che hanno anche rinunciato a quella storia del sangue di vergine, dimostrandosi meno schizzinosi di quanto si pensasse un tempo. Dei licantropi non parliamo, che fanno quasi pena nel loro disperato tentativo di rimorchiare come i vampiri. E i demoni? I fantasmi? I poltergeist? Le casalinghe? No, siamo completamente fuori strada. Pensiamoci bene. Quali creature appena generate non fanno dormire la notte a causa delle loro urla agghiaccianti? Quali riescono a mantenere un aspetto innocente anche quando stanno per inondarci di liquami dall'odore nauseabondo? Quali sembrano avere chissà quali profondi pensieri nella loro testa, ma poi si scopre che in fondo gli basta mangiare e dormire (dopo averci inondato di liquami, ovvio)? Bravi, i bambini. Sono loro le creature in assoluto più inquietanti con cui si possa avere a che fare quando si parla di horror e di fiction italiane (ma noi limitiamoci agli horror). Anche nei videogiochi è lo stesso. In realtà i bambini non sono usatissimi dal genere, nonostante le potenzialità. Al cinema è diverso ed è facile trovare bambini mostruosi anche in film non incentrati necessariamente su di loro, come nell'imminente The Boy, ma nei videogiochi ci sono sempre delle grosse remore a rappresentarli, probabilmente per via dell'interattività. Comunque non mancano esempi celebri di minori non accompagnati, solitamente di sesso femminile, che hanno reso più cupe le nostre giornate. In questo breve speciale ci siamo proposti di farne una carrellata, cercando di individuare i casi più riusciti.
Quali sono i bambini più terribili dei videogiochi? Scopriteli in questo speciale!
Alma e Alessa
Uno dei modelli più celebri e riusciti di bambina horror contemporanea videoludica è sicuramente Alma Wade dei F.E.A.R. Il personaggio cardine della serie di sparatutto in prima persona di Monolith Productions, nasce da diverse fonti di ispirazione. La più evidente è Samara della serie The Ring, con cui condivide il gusto per le apparizioni improvvise e il parrucchiere.
Restringendo l'analisi ai videogiochi, è evidente che la ragazzina con poteri psionici (in realtà tanto piccola non è) in cerca di vendetta sull'Armacham Technology Corporation, debba parte del suo background ai tormenti di un'altra celebre bambina dei videogiochi horror, ossia Alessa Gillespie di Silent Hill, con cui condivide l'avere un genitore sconosciuto (nel caso di Alma è la madre, mentre di Alessa è il padre) e l'aver patito grandi sofferenze per colpa di gente senza scrupoli. Inoltre, anche la simpatica Alessa è dotata di enormi poteri psichici che utilizza per cercare vendetta; entrambe possono generare creature facendole nascere dai recessi delle loro menti tormentate; ed entrambe sono state ingravidate in modo innaturale (Alma tramite esperimenti scientifici, Alessa con un rituale), dando poi alla luce dei figli davvero particolari. Insomma, un bello scambio di idee, non c'è che dire! Certo, ognuna delle due ha delle peculiarità derivate dal loro passato, che vede Alma prigioniera per anni in una cella di contenimento e Alessa più libera, ma emarginata dalla società per la sua stranezza. Se vogliamo poi, entrambe hanno dei forti debiti con un'altra celebre bambina, in questo caso proveniente dal mondo della letteratura, ossia la dolce Carrie di Stephen King. Il nodo, comunque, è che non sono nate mostri, ma lo sono diventate per colpa del genere umano.
Altre deviazioni dell’orrore
Quello degli abusi che producono mostri è un tema ricorrente quando si parla di minori nel mondo dell'horror. Rimanendo ad esempio nella serie Silent Hill, abbiamo un altro caso celebre, anche se secondario, di creatura dall'aspetto infantile nata dalla violenza. Stiamo parlando degli inquietanti gemelli Billy e Miriam Locane di Silent Hill 4: The Room, che hanno preso la forma di in un mostro con due teste di bambino dopo essere stati brutalmente uccisi da Walter Sullivan, l'antagonista del gioco. Nonostante non abbiano un ruolo centrale nell'avventura, molti ricordano il quarto capitolo della serie proprio per la loro inquietante presenza, che rendeva tesissimo il frammento di gioco in cui apparivano. Un altro celebre caso di bambine trasformate in creature mostruose dall'opera degli adulti sono le sorelline della serie BioShock. Se avete giocato uno dei primi due capitoli, o uno dei DLC di Infinite, non avrete sicuramente dimenticato le fattezze delle piccole raccoglitrici di ADAM dal volto livido, gli occhi giallastri e i vestiti logori, che venivano protette dai corpulenti Big Daddy. Sicuramente non vi sarà sfuggita la natura simbolica di queste ragazzine, vittime della follia di uomini che hanno fondato una società ideale sul loro sfruttamento, alle quali viene fornito un padre surrogato molto più amorevole e premuroso di un padre vero (anche se un tantinello possessivo). Un altro ragazzino terribile dei videogiochi, ma di tutt'altro tipo, è il novenne Bobby Barrows di Clock Tower: The First Fear, il primo capitolo della serie. Sarà lui a creare il mito dello Scissorman, nome dovuto alla gigantesche forbici che si trascina dietro e con cui si diverte a fare a pezzi le sue vittime. A differenza dei personaggi sopracitati, Bobby ha una natura demoniaca che condivide con il fratello gemello Dan. La sua essenza maligna è diversa da quella di una Alma o di una Alessa, perché innata. Il primo omicidio, Dan lo ha compiuto subito dopo la nascita, senza il bisogno che qualcuno lo maltrattasse. Insomma, nessuno gli ha reso la vita un inferno: è lui, l'inferno.
Bambini protagonisti
I bambini problematici non sono ottimi solo per incarnare dei mostri, ma anche per assumere il ruolo di protagonisti.
Ci fa piacere ad esempio citare l'antica serie per computer a 8-bit Jack the Nipper, formata da due episodi, il cui protagonista era un monello terribile e il cui titolo era un'evidente gioco di parole che faceva riferimento al più famoso Jack the Ripper (Jack lo Squartatore). Purtroppo il titolo era l'unico elemento horror, dato che i toni di entrambi i capitoli erano molto più affini a quelli di una commedia. Decisamente più vicina a personaggi come Alma e Alessa è invece Alice, la protagonista di American McGee's Alice e di Alice: Madness Returns. La simpatica ragazzina, una versione gotica e sanguinaria dell'Alice di Lewis Carroll, affronta le sue paure, dovute a delle esperienze fortemente traumatiche, massacrandole a coltellate o con altre armi. Peccato che il seguito non abbia riscosso il successo sperato e che probabilmente la serie è definitivamente chiusa... chissà quanto altro sangue avrebbe potuto versare Alice una volta cresciuta. Chiudiamo la nostra carrellata con Lucius, protagonista di due titoli che da lui prendono il nome. Figlio del demonio, Lucius è ispirato o, per meglio dire, clonato, dal Damien del film The Omen (da noi Il Presagio). Il suo obiettivo è massacrare i membri della sua famiglia usando i suoi poteri demoniaci, seguendo gli ordini del suo padre sovrannaturale. Che ci si poteva aspettare da un ragazzino nato il 6/6 del '66?