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Lo stato di Hearthstone

In attesa della nuova espansione Viaggio a Un'Goro, fotografiamo la situazione attuale del videogioco di carte più popolare

SPECIALE di Rosario Salatiello   —   15/03/2017
Hearthstone: Heroes of Warcraft
Hearthstone: Heroes of Warcraft
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Se oltre a giocare ogni tanto qualche partita ad Hearthstone seguite anche la scena competitiva legata al titolo targato Blizzard, avrete sicuramente letto qualche giorno fa della clamorosa decisione presa da Adrian "Lifecoach" Koy.

Lo stato di Hearthstone

In un video pubblicato su YouTube, il giocatore tedesco ha infatti deciso di abbandonare Hearthstone insieme al suo amico Jan "SuperJJ" Janssen, criticando Blizzard per lo stato attuale del gioco prima di comunicare ai propri fan di volersi dedicare a Gwent di CD Projekt. Nonostante Hearthstone possa ancora godere di un successo senza pari, è tuttavia innegabile che negli ultimi mesi esso non abbia attraversato le migliori delle proprie stagioni. Neanche con l'arrivo dell'espansione I Bassifondi di Meccania, avvenuto a dicembre, Blizzard è riuscita a dare lo scossone che in molti speravano, aggravando una situazione che ha portato Lifecoach a maturare la decisione di cui sopra. Tutto questo nel momento in cui l'uscita del nuovo set di carte Viaggio a Un'Goro è ormai imminente, insieme al nuovo Anno del Mammut con cui arriveranno in Hearthstone diverse novità. In attesa di saperne di più nei prossimi giorni proprio sulle carte che comporranno Viaggio a Un'Goro, facciamo il punto sullo stato attuale di Hearthstone.

In attesa di saperne di più sull'espansione Viaggio a Un'Goro, facciamo il punto su Hearthstone

"No more RNG, please!"

Chiariamo subito le cose: almeno per ora, non saranno molti i giocatori professionisti di Hearthstone a seguire le orme di Lifecoach. Quest'ultimo è infatti un ex giocatore di poker in possesso di una discreta somma di denaro, motivo per il quale si può concedere il lusso di svolgere l'attività di streaming per divertimento. Lo stesso non si può dire naturalmente per gli altri "pro" di Hearthstone, che proprio nel seguito che il gioco è in grado di richiamare su Twitch vedono la fonte principale delle proprie entrate economiche.

Lo stato di Hearthstone
Lo stato di Hearthstone

Considerando però che Lifecoach non è l'unico a lamentarsi, la sua decisione deve suonare alle orecchie di Blizzard come un campanello d'allarme per il futuro, visto che i motivi della scelta di lasciare Hearthstone possono essere condivisi anche da chi si concede quotidianamente qualche partita per diletto. Non c'è infatti bisogno di essere all'interno dell'élite competitiva per rendersi conto di come le dinamiche di Hearthstone siano progressivamente diventate inclini a premiare la fortuna a discapito dell'abilità. La crescita di mazzi di tipo aggro come Pirate Warrior e Aggro Shaman ha infatti reso la primissima fase di mulligan sempre più determinante, al punto che ritrovarsi una mano iniziale con le carte giuste può innalzare notevolmente le speranze di vittoria finale nella singola partita. È pur vero che il "fattore C" nella pesca delle carte sia parte di ogni gioco di questo tipo, ma dai designer di Blizzard ci aspetteremmo di avere strumenti più efficaci per compensare un mulligan sfavorevole. Gli stessi designer sono finiti sotto attacco per alcune scelte nella fase di creazione delle carte, troppo spesso legate al fattore fortuna. Tralasciando casi tragicomici come quello di Yogg-Saron, già nerfato da mesi, resta il fatto che possiamo anche essere il peggior giocatore di Hearthstone nella sua peggior partita in assoluto, ma nel momento in cui Barnes ci tira fuori Ragnaros o da un Portale: Terre del Fuoco ci scappa un Elementale della Terra, la partita può assumere immediatamente una dimensione favorevole. La conseguenza diretta di tutto questo è che anche giocando bene, se ci si trova di fronte a una situazione come quelle appena descritte aumentano le possibilità di ritrovarsi sconfitti senza che ci siano da individuare né demeriti propri, né meriti reali dell'avversario. Una situazione a tratti frustrante, in grado di sopprimere l'abilità del giocatore rendendo molto difficile dare torto a Lifecoach quando descrive una partita ad Hearthstone come un "tirare una moneta insieme a un pochino di strategia".

Shamanstone e metagioco

Un'altra critica mossa da Lifecoach a Blizzard riguarda la scelta degli sviluppatori di rimuovere alcune meccaniche dal gioco, legate a proprietà specifiche come Carica o a combo ritenute troppo potenti. Gli interventi di Blizzard in tal senso sono spesso stati radicali in passato, come nel caso di carte come Gigante di Magma e Capitano Cantaguerra improvvisamente diventate ingiocabili dopo i relativi nerf. In entrambi i casi si trattava di carte dotate di un altissimo potenziale, che allo stesso tempo però bisognava saper usare al momento giusto, dopo aver calcolato rischi e possibili benefici.

Lo stato di Hearthstone

Il loro uso diffuso ne rendeva necessario un bilanciamento da parte di Blizzard, ma non nei modi in cui esso è stato effettivamente messo in atto. Nel 2016 in Hearthstone sono arrivate due espansioni, Sussurri degli Dei Antichi e I Bassifondi di Meccania, accompagnate dall'avventura Una Notte a Karazhan, ma dopo una fisiologica fase di sperimentazione il metagioco ne ha presto ignorato le componenti principali. Salvo qualche rara sorpresa, i mazzi C'Thun sono ormai troppo lenti per essere giocati; lo stesso si può dire per l'uso di Medivh, mentre la dinamica di buff aggiunta da I Bassifondi di Meccania ha avuto la stessa sorte dell'Ispirazione introdotta da Gran Torneo: troppo lenta per essere messa in atto con successo, soprattutto quando spesso e volentieri al quinto turno puoi già vedere il tuo eroe esplodere in mille pezzi. La supremazia dello sciamano negli ultimi mesi è l'esempio più eloquente del fallimento delle strategie di Blizzard per rinvigorire il metagioco di Hearthstone: solo di recente, col nerf degli Artigli Spiritici e del Bucaniere Minuto, il dominio sembra essersi arrestato. Purtroppo però a favore del Pirate Warrior, mazzo che per caratteristiche ingloba alla perfezione tutti i difetti di cui abbiamo parlato finora. Anche i mazzi di controllo sono cambiati profondamente, privilegiando con archetipi tipo il Dragon Priest dinamiche da "autopilota" in cui il semplice gioco sulla curva di mana ha superato nettamente la componente decisionale legata all'abilità nello scegliere la miglior carta in una determinata situazione.

Presente e futuro

Se in questo articolo abbiamo criticato Hearthstone è perché anche noi siamo tra coloro i quali ormai da anni amano intrattenersi con le carte nate dalla costola di World of Warcraft, e per questo motivo ci auguriamo che Blizzard possa sistemare definitivamente tutto con l'arrivo della nuova espansione Viaggio a Un'Goro.

Lo stato di Hearthstone

Per il momento, i nerf citati alla fine del paragrafo precedente sembrano quantomeno aver aperto il metagioco ad altre sperimentazioni, come i mazzi "water" guidati da Pinja la Stella Volante. Nella stessa patch gli sviluppatori hanno messo le mani anche sulla ladder di Hearthstone, ponendo dei blocchi ai livelli quindici, dieci e cinque come quello già presente al venti. In questo modo la pressione sui giocatori andrà a diminuire una volta raggiunto uno di questi gradi, permettendo loro di provare nuove strade con mazzi alternativi. La rotazione dell'Anno del Mammut porterà fuori dallo Standard le carte di Blackrock Mountain, Gran Torneo e Lega degli Esploratori. privando così il metagioco di carte importanti come Trogg delle Gallerie, Totem Golem e Reno Jackson. Allo stesso tempo uscirà di scena il Draco di Zaffiro, al momento presente in praticamente qualsiasi mazzo. E poi, come accennato più volte, ci sarà ad aprile Viaggio a Un'Goro. Per il momento il numero di carte svelate si conta sulle dita di una mano, ma almeno in teoria la nuova dinamica Adattamento sembra in grado di riportare finalmente l'equilibrio tra fortuna e abilità del giocatore. Qualche dubbio lo abbiamo invece sulle carte-missione, per quanto ne sappiamo votate invece al controllo: il metagioco rallenterà al punto da renderle utilizzabili con successo? Se volete saperne di più, tenete ben dritte le antenne: Blizzard ha infatti anticipato che le carte dell'espansione verranno svelate a partire dal 17 marzo, vale a dire dopodomani. Presto potremo quindi farci un'idea migliore su cosa aspettarci.