Dopo un lungo cammino l'architettura Vega ha fatto il suo debutto al Siggraph, con l'annuncio ufficiale di due schede video che saranno disponibili a partire dal 14 agosto e puntano a confrontarsi con la GTX 1070 e la GTX 1080. La più abbordabile delle due è la Radeon RX Vega 56 che mette in campo 10.5 TeraFLOP di potenza bruta, 1471 MHz di frequenza in boost, 8GB di memoria HBM2, 410GB/s di banda passante e il chip Vega 10 castrato con 3484 stream processor, il tutto a 399 dollari. Mentre l'altra, quella chiamata RX 64 e destinata a confrontarsi con la GTX 1080, sarà venduta a 499 dollari, sprigiona 12.66 TeraFLOP di potenza e si avvale di 4096 stream processor, di 4 compute engine dedicati al calcolo asincrono, degli stessi 8GB di VRAM di ultima generazione della sorella minore, di 1546MHz di frequenza massima e di tutti i 12.5 miliardi di transistor a 14 nanometri del chip Vega a piena potenza. Ed è proprio questa la scheda su cui AMD punta maggiormente, vista la presenza anche di una Limided Edition da 599 dollari. Ricchezza di dettagli pubblicati che invece mancano nel caso della Radeon RX Vega 56 e della Radeon RX Vega 64 a liquido che sarà venduta a 699 dollari con un bundle a quanto pare obbligato e dovrebbe essere in grado di superare la GTX 1080, se non altro in ambiente Vulkan, grazie alla frequenza spinta fino a 1677MHz.
Consumi stellari
La Radeon RX Vega 64 liscia risulta lievemente inferiore alla GeForce GTX 1080, almeno guardando il valore massimo delle medie dei benchmark combinati di Ashes of the Singularity, Battlefield 1, Deus Ex: Mankind Divided, Doom, Forza Motorsport 6, Gears of War, Hitman, Sniper Elite 4 e Total War: Warhammer, tutti fatti girare in 3440x1440. Con questi giochi la scheda NVIDIA tocca quota 78 frame al secondo, almeno a detta AMD, mentre Radeon RX Vega 64 si ferma a 76, sempre secondo le rilevazioni di AMD che ha però sottolineato anche come la media minima dei frame rate sia di 53 frame al secondo contro i 45 frame al secondo della GeForce GTX 1080. Ed è un numero sufficiente a sfruttare a pieno il Freesync sebbene non sia chiaro se tutti i giochi menzionati siano in grado di stare al di sopra della soglia dei 48 frame al secondo. Inoltre stiamo parlando di una scheda che è in ritardo di un anno sulla concorrenza e sebbene questa incarnazione di Vega punti più alla convenienza, come vedremo parlando dei Radeon Pack, che ai record prestazionali, risulta inevitabilmente debole guardando i consumi che toccano quota 295W contro i 180 della corrispettiva scheda NVIDIA. Numeri elevati, soprattutto considerando i 250W della GTX 1080 Ti, che per fortuna si ridimensionano con Radeon RX Vega 56, sebbene 210W siano comunque troppi in relazione alla potenza, per gonfiarsi ulteriormente con la Radeon RX Vega 64 a liquido che paga i circa 130MHz in più rispetto alla versione base toccando la vertiginosa quota di 345W. E il problema è che nonostante la fame di energia, tale da richiedere due connettori ausiliari da 8 pin, le performance non sono certo strabilianti. Con la Radeon RX Vega 64 in zona GTX 1080, i 60 frame al secondo fissi a 4K sono ancora vincolati a una manciata di giochi, come Doom in ambiente Vulkan che vede la scheda AMD imporsi sulla diretta concorrente, mentre sono fuori portata per altri e sono ancora a un soffio di distanza in titoli relativamente leggeri come Battlefield 1 che si ferma a 55 frame al secondo. Vista la situazione, dunque, ci auguriamo che AMD abbia già tra i suoi piani un refresh orientato proprio alla questione energetica che rappresenta senza dubbio il punto debole delle Radeon RX Vega. Per quanto riguarda il resto le nuove schede AMD sembrano valere assolutamente il prezzo e mettono in campo alcuni numeri interessanti, dipingendo la Radeon RX Vega 56 come una scheda probabilmente votata all'overclock, oltre a promettere miglioramenti nel tempo grazie al rinnovato supporto AMD che nel caso della nuova architettura grafica può contare anche su una memoria video tutta nuova, sebbene castrata a 2048-bit contro i 4096 massimi, e sulla tecnologia Infinity Fabric che beneficia notevolmente dell'aumento delle frequenze. Ed è anche per questo che siamo curiosi di toccare con mano le prestazioni della Radeon RX Vega 64 raffreddata a liquido che tra l'altro supera di 77MHz il modello analogo della serie Vega Frontier.
L'asso nella manica di AMD
AMD è scesa in campo con lo specifico obiettivo di proporre schede da 399, 499 e 599 dollari, senza guardare al wattaggio e senza ambire a scalfire il dominio della GTX 1080 Ti. E non ci sembra plausibile l'arrivo di una versione ancor più pompata o di una dual GPU prima di un massiccio refresh, assolutamente necessario per ridurre i consumi. Ma il Team Radeon è da tempo al lavoro sull'efficienza come dimostrano il raddoppio di istruzioni per ciclo e il salto di 400MHz da Polaris a Vega. Inoltre la SRAM è stata notevolmente perfezionata dal punto di vista dei consumi, in parte grazie al contributo della divisione che si occupa delle CPU Zen, e i margini di ottimizzazione sono senza dubbio elevati, anche se avremmo sperato in qualcosa di meglio già con la prima incarnazione della nuova architettura vista la lunghissima attesa. Non c'è invece molto da recriminare per quanto riguarda l'estetica. Le Radeon RX Vega reference sono eleganti monoliti arricchiti da dettagli sfiziosi e la Radeon Vega 64 è corredata da una striscia di LED che indica il carico di lavoro a cui è sottoposta la GPU. La luce può essere impostata sui colori rosso o blu e può anche essere disattivata, il tutto ricorrendo a due switch fisici piazzati sul retro della scheda. Anonimo, invece, il sistema di raffreddamento a liquido dell'edizione più spinta che ha però il vantaggio di essere di dimensioni contenute. Un look simile a quello della Radeon RX Vega 64 lo ritroviamo sulla Radeon RX Vega Nano che è stata mostrata di sfuggita da Chris Hook al Capsaicin Siggraph 2017. Escludendo la ventola diversa e di dimensioni generose, della piccola scheda che segue le orme della Fury più gettonata non sappiamo nulla, nemmeno su quale versione del chip Vega sia basata, escludendo ovviamente il fatto che esista. La sua comparsa, però, preannuncia un lancio a breve ed è un bene vista la lunga attesa e considerata l'offerta che, guardando ai consumi e alle performance, non è esaltante. Considerando questi due aspetti è impossibile trascurare come il prezzo della Radeon RX Vega 64, fissato a 499 dollari, sia lo stesso delle GeForce GTX 1080 custom, ma AMD se la gioca comunque sulla convenienza visto il minor costo dei monitor Freesync e l'introduzione dei Radeon Pack grazie ai quali la compagnia fa valere il vantaggio su Intel e NVIDIA di essere l'unica a produrre sia GPU che CPU. Disponibili per un tempo limitato, il Red Pack, il Black Pack e l'Aqua Pack, a quanto pare l'unico modo per avere la Vega raffreddata a liquido, sono rispettivamente legati alle tre opzioni e costeranno 100 dollari in più della scheda venduta singolarmente portando i prezzi a 499, 599 e 699 dollari. Il prezzo maggiorato, però, garantirà due giochi per il valore di 120 dollari, tra cui ci saranno Wolfenstein II e Prey, oltre a uno sconto di 200 dollari per l'acquisto di un monitor FreeSync e allo sconto di 100 dollari sull'acquisto di una combinazione di processore Ryzen 7 e scheda madre AM4. Per ora il monitor legato all'offerta è il Samsung 34" Samsung CF791 ultrawide, ma AMD sta lavorando con i produttori di schermi per ampliare un'offerta che con questi pacchetti si fa davvero golosa sebbene comporti una spesa non indifferente per essere sfruttata a pieno.