Il 15 novembre 2013 PlayStation 4 faceva capolino sugli scaffali americani. Noi italiani abbiamo dovuto aspettare il 29 novembre, due settimane dopo, e ci è andata meglio che ai giapponesi, che sulla nuova console Sony misero le mani soltanto il 22 febbraio 2014. Sono passati quattro anni dalla prima volta che la console, annunciata ufficialmente nel febbraio del 2013 ma in lavorazione sin dal 2008, entrava fisicamente nelle case degli early adopter: nel frattempo sono successe un sacco di cose e Sony ha persino sviluppato una versione potenziata, PlayStation 4 Pro. La quarta PlayStation ha venduto più di sessanta milioni di unità in tutto il mondo, ma tra alti e bassi c'è sempre stata una costante, i videogiochi, che non è mai venuta meno. Per festeggiare l'anniversario di PlayStation 4 abbiamo deciso di proporvi dieci giochi che secondo noi non dovrebbero mancare nella collezione un videogiocatore a tutto tondo. Sceglierli è stato difficilissimo e la nostra selezione non implica che questi siano i migliori videogiochi nella libreria della piattaforma, ma soltanto quelli che secondo noi la rappresentano meglio. Sony e le sue terze parti hanno sviluppato moltissimi altri titoli e siamo convinti che i lettori abbiano le loro preferenze, non necessariamente in linea con le nostre: vi chiediamo quindi di esprimerle nei commenti in coda al nostro speciale, spiegando magari perché avete scelto un certo gioco invece di un altro.
Ottenere il massimo da PlayStation
I primi quattro anni di PlayStation 4 sono stati anche un importante momento nella storia della console Sony: il successo commerciale è andato a braccetto con l'uscita di grandi titoli, molti dei quali vengo proposti dopo l'uscita sul servizio PlayStation Plus. Gli abbonati ricevono infatti ogni mese diversi prodotti in regalo, hanno accesso all'offerta completa di opzioni online e ad una serie di sconti esclusivi. I titoli gratuiti del mese possono essere scoperti all'interno della pagina dedicata oppure seguendo la nostra rubrica video che vi accompagna nel mondo di PlayStation Plus.
Uncharted 4: Fine di un Ladro
Impossibile non cominciare la nostra rassegna con Uncharted 4: Fine di un Ladro. Innanzitutto, è il quarto Uncharted e noi stiamo festeggiando i quattro anni di PlayStation 4. Guardate quanti quattro! A parte gli scherzi, l'epilogo dell'avventura di Nathan Drake, cominciata nel 2007 su PlayStation 3, è uno dei picchi più alti raggiunti dallo sviluppatore Naughty Dog sia dal punto di vista tecnico, sia da quello narrativo. Per i fan di Uncharted, Fine di un Ladro rappresenta un titolo imperdibile che riesce a mescolare una trama avvincente con un gameplay forse un po' derivativo ma comunque coinvolgente e spettacolare. Ancora oggi, a distanza di quasi due anni dall'uscita, Uncharted 4 è uno dei giochi preferiti dai possessori di PlayStation 4 che vogliono stupire famigliari e amici con scorci mozzafiato e sequenze cinematiche praticamente fotorealistiche. Pochi mesi fa, inoltre, è uscita un'espansione stand-alone, intitolata L'eredità perduta, che racconta un'avventura della bella Chloe Frazier.
The Witcher 3: Wild Hunt
La terza avventura dello strigo Geralt di Rivia è uscita nel 2015 ma rappresenta ancora oggi uno dei titoli più affascinanti, completi e sofisticati di questa generazione videoludica. Si tratta di un gioco di ruolo immenso, pieno zeppo di missioni da completare, caratterizzato da un intreccio adulto e appassionante che si ispira, ovviamente, ai romanzi dell'autore polacco Andrzej Sapkowski. È inoltre un titolo di grande bellezza visiva e musicale, capace di regalare panorami affascinanti per i quali vale la pena fermarsi a fare qualche foto tra un combattimento e l'altro. Esistono anche due eccellenti espansioni di The Witcher 3 intitolate, rispettivamente, Hearts of Stone e Blood and Wine: l'edizione Game of the Year pubblicata pochi mesi fa contiene entrambe a un prezzo vantaggioso. Se amate i giochi di ruolo occidentali, il fantasy e le avventure free roaming, The Witcher 3 è un titolo che non può assolutamente mancare nella vostra collezione.
Persona 5
Qui si vince facile: l'esclusiva Atlus è semplicemente uno dei migliori giochi di ruolo nipponici mai sviluppati nella storia del genere. E non è solo merito di una direzione artistica superlativa, ma anche e soprattutto di un cast stellare che affronta un'avventura lunghissima, adulta e sfaccettata che incolla il giocatore letteralmente alla poltrona grazie a un ritmo incalzante e a una colonna sonora incredibile. Si tratta comunque di un JRPG, perciò aspettatevi un numero esorbitante di battaglie: fortunatamente, Persona 5 eccelle anche in quel campo grazie a un sistema di combattimento divertente e strategico al punto giusto. Ha soltanto due grossi difetti: è completamente in inglese, quindi se non conoscete la lingua di Shakespeare potreste avere non poche difficoltà, e affronta tematiche molto care ai giapponesi, perciò se avete poca familiarità con la loro cultura vi sembrerà tutto un po' strano. Resta comunque un titolo di eccezionale qualità che Atlus non sembra proprio voler convertire per nessun'altra piattaforma.
Horizon: Zero Dawn
C'è chi ha The Legend of Zelda: Breath of the Wild e chi ha Horizon: Zero Dawn. Senza nulla togliere al capolavoro Nintendo, uscito nello stesso periodo, Horizon rappresenta un'ottima alternativa alla nuova odissea di Link per chi non possiede Nintendo Switch o Wii U ma ha una bella PlayStation 4, preferibilmente Pro, e cerca una grande avventura in terza persona. La storia di Aloy, cacciatrice di macchine in un futuro post-apocalittico, è un'avvincente lotta per la sopravvivenza in un mondo incredibilmente realistico che lo sviluppatore Guerrilla Games, famoso specialmente per la serie Killzone, ha ricostruito con una cura per i dettagli semplicemente fenomenale. Oggi Horizon è considerato il titolo più sofisticato disponibile su PlayStation 4, soprattutto a livello visivo, e proprio pochi giorni fa è uscito The Frozen Wilds, prima espansione o DLC che dir si voglia che offre una nuova missione ambientate in una regione ghiacciata.
Bloodborne
La nuova proprietà intellettuale di From Software è, secondo molti fan di Hidetaka Miyazaki, addirittura superiore al franchise che ha standardizzato il genere delle avventure in terza persona super difficili: Dark Souls. Bloodborne è un tuffo negli orrori di Yharnam, una città sospesa nel tempo che di notte si riempie di mostri e creature da incubo. Noi siamo un cacciatore incaricato di sterminare ogni pericolo, ma come da tradizione la storia è lasciata all'interpretazione del giocatore, il quale dovrà mettere insieme ogni dettaglio per capire che cosa stia succedendo. Prima, però, dovrà sopravvivere, imparando a brandire ogni arma e ad affrontare i nemici sfruttando i loro punti deboli con grande precisione. Difficilissimo, longevo e visivamente incantevole, Bloodborne è un titolo che rende videogiocatori migliori al costo di qualche joypad spaccato in due. Ci vuole pazienza, ma Bloodborne e la sua espansione The Old Hunters garantiscono soddisfazioni inaudite.
Final Fantasy XV
Sulla qualità di Final Fantasy XV si discute ancora oggi, a distanza di un anno dalla sua uscita. È una scala di grigi tra chi l'ha adorato, chiudendo un occhio sui suoi difetti, e chi lo ha profondamente disprezzato, ma dopo vari DLC e tutte le modifiche apportate attraverso numerosi aggiornamenti, abbiamo oggi tra le mani un titolo davvero ottimo. Una cosa è sicura: non è il Final Fantasy che molti potrebbero aspettarsi. Pur richiamando lo storico franchise a più riprese, Final Fantasy XV propone atmosfere molto diverse, una struttura completamente nuova e un sistema di combattimento più simile a Kingdom Hearts che ai tradizionali scontri a turni. Fermo nel limbo che separa la tradizione dall'innovazione, l'odissea del giovane principe Noctis è un'esperienza assolutamente da provare se si amano i giochi di ruolo giapponesi. E non ci stancheremo mai di ripetere che ha uno dei finali più belli nella storia dei videogiochi.
Metal Gear Solid V: The Phantom Pain
Figlio di un tumultuoso sviluppo, nato mentre Konami e Hideo Kokima divorziavano e prendevano strade separate, Metal Gear Solid V: The Phantom Pain è il capitolo della saga che ha spaccato in due i suoi tantissimi fan, ma che oggettivamente, a livello di gameplay, è il migliore in assoluto, se non altro per la quantità di cose da fare e dell'enorme varietà di modi in cui farle. Open world a metà, The Phantom Pain per una volta mette in secondo piano la storia per offrire ai giocatori una gigantesca zona di guerra che sembra più un parco giochi in cui sperimentare numerosissimi gadget e tantissime armi, scegliendo se muoversi furtivamente o caricare i nemici a testa bassa. La trama comunque c'è eccome, anche se scandita in maniera non troppo organica, e ci cala nei panni del carismatico e misterioso Venom Snake, circondandoci di comprimari indimenticabili come il mitico D-Dog o la micidiale Quiet. Recentemente è uscita un'edizione chiamata The Definitive Experience che include, in un solo pacchetto, anche il prequel Ground Zeroes e la modalità multigiocatore Metal Gear Online.
Ratchet & Clank
Mentre al cinema approdava il discreto lungometraggio ispirato alla serie omonima, Insomniac riproponeva in versione riveduta e corretta il primissimo episodio della serie, anche se chiamarlo "remake" è riduttivo: Ratchet & Clank è più che altro un delizioso reboot che riassume in un'unica avventura il meglio dei numerosi capitoli che lo hanno preceduto, combinandoli in una storyline simile a quella originale ma ampliata in diversi punti per introdurre personaggi vecchi e nuovi. I fan nostalgici della serie adoreranno il mashup orchestrato per l'occasione, pieno di rimandi e affettuose citazioni, e per tutti gli altri si tratta di un ottimo trampolino di lancio per imparare a conoscere una delle serie platform/adventure più amate nella libreria di PlayStation 4. Spassosa e fantascientifica, la storia ci fa vestire come sempre i panni del Lombax chiamato Ratchet e, occasionalmente, anche quelli del suo compare robotico Clank. Tra armi impossibili e collezionabili a profusione, boss giganteschi e pianeti esotici, Ratchet & Clank è una delle migliori riproposte degli ultimi tempi.
Resident Evil 7 biohazard
La saga iniziata da Capcom nel lontano 1996 ha preso una svolta molto più action intorno al 2002 con Resident Evil 4 e da allora è stata una continua battaglia tra gli appassionati, che chiedevano a gran voce un ritorno all'esperienza survival horror degli inizi, e lo sviluppatore nipponico che ha continuato a insistere su una deriva forse troppo hollywoodiana per quello che Bio Hazard ha rappresentato nella storia dei videogiochi. Tutto sembra essere cambiato alcuni mesi fa con Resident Evil 7 bio hazard, un nuovo episodio che vuole essere al contempo un reboot e un sequel. Messa da parte l'inquadratura in terza persona per preferire quella in prima, Resident Evil 7 è un titolo che fa davvero paura in tutti i sensi e che a tratti non sembra neppure appartenere alla storica saga: questa volta interpretiamo Ethan Winters, un poveretto in cerca della moglie scomparsa che si ritrova intrappolato nella lugubre casa dei Baker, una famiglia tutt'altro che normale. Armati soltanto del nostro ingegno e di poche armi o utensili, dovremo salvare Mia e scappare prima di essere massacrati nei modi più orrendi possibili.
NieR: Automata
Molti snobbarono il primo NieR, nel 2010, ma tutti quelli che lo giocarono fino alla fine riconobbero qualcosa di molto speciale nel talento del director Yoko Taro. A sette anni di distanza, PlatinumGames ha sviluppato un sequel - fruibile anche a sé stante, fortunatamente per chi non ha mai giocato il precedente episodio - forse ancora più folle ma talmente ricco di innovazioni e pregi da mettere in secondo piano ogni difetto, a cominciare da una veste grafica forse non esattamente all'avanguardia ma controbilanciata da una strepitosa direzione artistica. La trama, folle e imprevedibile, si snoda attraverso svariati percorsi alternativi che aumentano la longevità dell'avventura, ricca di missioni secondarie e collezionabili da trovare, al ritmo di una colonna sonora incalzante, tra le migliori in circolazione. Ovviamente NieR: Automata si appoggia a un sistema di combattimento frenetico e dinamico, tra i migliori escogitati da uno sviluppatore nipponico già particolarmente famoso per titoli come Vanquish e Bayonetta. È un gioco molto particolare, beninteso, dedicato agli amanti dei titoli action e dei JRPG, ma anche uno dei più originali e avvincenti a essere usciti per PlayStation 4 in questi quattro anni.