È un po' una caratteristica comune all'industria dell'intrattenimento quella di creare hype praticamente dal nulla, facendo leva sul brand, su nomi importanti o semplicemente sulle voci di corridoio per alimentare un'aspettativa che spesso ha poche basi concrete, essendo dedicata a prodotti che in certi casi non sono nemmeno stati annunciati ufficialmente o di cui non si sa niente di preciso. Tuttavia, non si tratta proprio di follia: chi segue il mercato videoludico da appassionato sa abbastanza precisamente cosa aspettarsi anche solo al sentire il nome di una serie di richiamo, uno sviluppatore noto o una software house con dei precedenti, pertanto l'interesse generato da giochi misteriosi o magari nemmeno ufficialmente esistenti ha comunque degli elementi a cui appoggiarsi. La cosa strana è che questi titoli diventano oggetto di discussione ed entrano nell'immaginario comune pur rimanendo essenzialmente delle figure misteriose, stimolando la fantasia dei giocatori sulle loro possibili caratteristiche. Proviamo qui a fare una sorta di rassegna di questi attesissimi titoli "fantasma", limitandoci a quelli di cui sappiamo veramente pochissimo ed escludendo dunque giochi chiaramente molto in vista ma anche più noti, come Red Dead Redemption 2.
Metroid Prime 4
Tipico caso di serie che giustifica da sola l'attesa spasmodica, per quanto riguarda Metroid Prime alla popolarità del brand si unisce anche la lunga distanza intercorsa dall'ultimo capitolo uscito: più di dieci anni di pausa sono davvero tantissimi per uno dei franchise caratterizzanti di Nintendo. Dopo tutto questo tempo e i timori che iniziavano a serpeggiare sul destino della serie, anche la semplice apparizione del logo di Metroid Prime 4 è bastata a scatenare l'entusiasmo, il problema è che al momento non abbiamo altro. Si tratta anche di una metodologia diversa dal solito per Nintendo, che solitamente predilige mostrare qualcosa di concreto all'annuncio di un gioco, ma è evidente che il ruolo di Metroid Prime 4 sia troppo importante per non parlarne anche prima del tempo. Possiamo solo immaginare che si possa trattare di un titolo in soggettiva sullo stile dei precedenti, anche se restano grossi interrogativi soprattutto per l'uscita di scena di Retro Studios e il progetto forse affidato a Bandai Namco.
Cyberpunk 2077
Il caso di Cyberpunk 2077 rientra invece nell'hype generato dal pedigree degli sviluppatori: si tratta del nuovo RPG degli autori della serie Witcher, ovvero una delle massime autorità nel genere, e anche senza saperne nulla confidiamo che si tratti di uno dei titoli di maggior spessore in arrivo. C'è ovviamente anche il richiamo di Cyberpunk, un brand storico nell'ambito dei giochi di ruolo classici, ma è il marchio CD Projekt RED a fare la differenza qui, indubbiamente. Tutto quello che abbiamo visto finora è un teaser trailer che non ha mostrato effettivamente nulla del gioco, tranne uno scorcio di scenari e atmosfere, ma è sulla fiducia assoluta riporta negli autori di The Witcher 3 che si fonda l'aspettativa in questo gioco. Per il resto ci sono state solo vaghe dichiarazioni sulla dimensione della produzione in corso, sul livello tecnologico adottato e sulla mancanza di micro-transazioni e simili, mentre la presenza confermata del team all'E3 2018 ovviamente apre ampi spiragli sulla possibilità di una presentazione estesa in tale sede.
The Avengers Project
Il nuovo titolo sugli Avengers rappresenta invece un'altra situazione, perché si tratta di un brand di richiamo universale al livello della cultura popolare e non necessariamente legato ai videogiochi, dal quale non sappiamo veramente cosa aspettarci in pratica. Non si tratta dunque del nuovo capitolo di una serie nota, ma di un'inedita incarnazione di un brand di enorme richiamo a diversi livelli, pertanto l'interesse è altissimo e la curiosità molta. Ad incrementare l'aspettativa c'è anche il blasone degli sviluppatori coinvolti, ovvero i Crystal Dynamics di Tomb Raider ed Eidos Montreal, sotto l'etichetta Square Enix a rimarcare una produzione che si preannuncia di alto profilo. Per il resto non ci sono notizie concrete sulle caratteristiche del gioco e il teaser pubblicato tempo fa è rimasto estremamente sul vago, dunque è difficile dedurre qualsiasi cosa su questo titolo degli Avengers, anche se dato il materiale di partenza viene naturale pensare a un action game, magari in terza persona e dal taglio fortemente cinematografico.
EA Star Wars
Nel filone dei brand cinematografici di sicuro impatto sul pubblico c'è anche il nuovo titolo di Star Wars in sviluppo presso Electronic Arts, su cui si sono accesi di recente i riflettori anche per l'eclatante chiusura di Visceral Games, team che era responsabile del progetto. All'aspettativa dei fan si è dunque aggiunto anche il dramma, che ha assunto persino connotati di polemica di costume sull'andamento del mercato e il futuro dei titoli single player a impostazione narrativa. Di fatto, però, anche del nuovo Star Wars non si sa praticamente nulla, al di là di un piccolo teaser diffuso tempo fa che a questo punto potrebbe anche non corrispondere con l'aspetto attuale del gioco, affidato ora a EA Vancouver. Considerate anche le critiche ricevute, è possibile che EA voglia comunque mantenere l'impianto iniziale del prodotto, forse con aggiunte più in linea con le tendenze attuali del mercato: in ogni caso, è dai tempi dello sfortunato Star Wars 1313 che attendiamo un action in terza persona ambientato nel mondo della serie Lucasfilm e continuiamo a farlo.
Beyond Good and Evil 2
Per parecchio tempo è stato una sorta di mito, poi quasi un vaporware ma alla fine si è rivelato essere un progetto vero e proprio: l'attesa per Beyond Good and Evil 2 ha preso vita con il rilascio di un paio di immagini che potevano voler dire tutto e niente ma ha trovato conferme definitive all'E3 dell'anno scorso, quando il titolo è tornato a mostrarsi con un fantastico trailer in computer grafica e con un promettente video "in engine", ovvero basato sull'effettiva cosmesi del gioco. Il progetto sembra veramente ambizioso, stando a quanto riferito anche dal suo creatore Michel Ancel: condivide le ambientazioni e alcune atmosfere dell'avventura precedente di Jade e Pey'j ma trasferisce tutto su un piano molto più ampio, con la possibilità di esplorare liberamente vari pianeti passando da uno all'altro a bordo di astronavi. La struttura dovrebbe rimanere quella tipica da action adventure classico del capostipite, ma da quanto si è visto finora sembra che la fase più propriamente action possa offrire elementi più estesi e adrenalinici.
Pokémon Switch
Nintendo è forse una delle software house che riescono a mantenere il più stretto riserbo sulle proprie produzioni di grosso calibro con grande zelo fino all'arrivo delle presentazioni fissate. Il nuovo capitolo di Pokémon per Switch ne è un esempio: nonostante si tratti di un titolo dall'importanza capitale per la console e per la stessa compagnia, nulla è trapelato finora sulla nuova produzione di Game Freak, che in effetti non ha nemmeno un titolo preciso. La sua esistenza è stata confermata da Nintendo e inserita nei bilanci dei prossimi mesi, proprio a indicare il peso che Pokémon ha nelle finanze della casa di Kyoto e la consapevolezza che il primo capitolo della serie regolare a essere stato pensato per una console domestica possa avere un impatto importante per l'andamento di Switch. Per il resto, possiamo solo fare supposizioni: in base al modus operandi di Game Freak viene da pensare che possa trattarsi di un gioco nello stile classico della serie, caratterizzato dalla medesima impostazione dei capitoli portatili ma con caratteristiche potenziate dal nuovo hardware.
Death Stranding
Non poteva mancare in questa lista il gioco misterioso per antonomasia, ovvero la nuova produzione di Hideo Kojima. Non si può proprio dire che di Death Stranding non si sia visto nulla, visto che è stato annunciato da anni e ci sono già un paio di lunghi trailer in giro da qualche tempo, eppure continuiamo a non sapere praticamente alcunché di preciso sul gioco dell'autore di Metal Gear, che include peraltro il recente vincitore di Oscar Guillermo Del Toro nel cast. Kojima nel frattempo continua a parlare per enigmi, menzionando metafore su corde e bastoni per sintetizzare le possibili interazioni tra gli uomini come possibilità offerte all'interno del gioco, ma né lui né i trailer sono riusciti finora a spiegare la struttura del gameplay, tinteggiando però nel frattempo un mondo di gioco che sembra veramente interessante, originale e profondo. La base tecnologica offerta dal Decima Engine derivato dal motore grafico di Guerrilla garantisce sicuramente libertà creativa e sicura resa di alto livello a Death Stranding, a questo punto resta solo da capire di cosa si tratti di preciso.
Shadow of the Tomb Raider
Anche in questo caso siamo di fronte a un gioco il cui titolo non è stato ufficialmente annunciato anche se l'inizio della sua produzione è stato recentemente confermato da Square Enix. Tempo fa si iniziò a parlare di Shadow of the Tomb Raider a partire da una voce di corridoio che sembrava indicare una presentazione imminente ma la cosa si è dimostrata falsa e dunque anche il titolo stesso è decisamente in dubbio, ma ormai ci siamo affezionati. Si tratta ovviamente del nuovo capitolo delle avventure di Lara Croft, destinate a proseguire la nuova linea del reboot dopo l'ottimo Rise of the Tomb Raider. Tra Crystal Dynamics ed Eidos Montreal questo è un periodo decisamente convulso, con una serie di progetti in corso tra i team in contemporanea come Avengers e appunto il nuovo Tomb Raider, e tutto fa pensare a un'imminente fase di rivelazione al pubblico dei titoli in sviluppo da parte del publisher Square Enix, dunque è probabile che il 2018 sia l'anno della presentazione per la nuova avventura di Lara Croft. Quello che possiamo aspettarci è un prosieguo di quanto visto nei due capitoli precedenti per quanto riguarda struttura e ambientazioni.
Ori and the Will of the Wisps
Dopo quanto abbiamo visto con Ori and the Blind Forest, il seguito diretto dello splendido metroidvania di Moon Studios non può che essere un sorvegliato speciale per ciò che concerne i giochi in sviluppo, nonostante anche di questo non si sia visto praticamente nulla. Il teaser con cui è stato annunciato non ha mostrato niente del gioco, ma possiamo probabilmente aspettarci atmosfere simili e forse lo stesso mondo di riferimento del primo, con le ovvie nuove aggiunte ed estensioni richieste in un seguito. Il team indie ha trovato un appoggio importante nella produzione di Microsoft Studios e visto il successo del capitolo d'esordio immaginiamo che i mezzi a disposizione degli sviluppatori si siano anche ampliati per un titolo ancora più ricco, dunque l'aspettativa per Ori and the Will of the Wisps è veramente alta. Siamo incuriositi anche dal secondo progetto che sembra trasparire dagli annunci di lavoro pubblicati da Moon Studios, un gioco non ancora annunciato ma che sembra già nelle prime fasi di produzione e visto il talento del team sarà anche questo da tenere d'occhio.
The Last of Us: Parte II
Non si può dire che per The Last of Us: Parte 2 ci sia curiosità, quanto piuttosto attesa spasmodica e basta da parte dei numerosissimi fan del primo capitolo, certi che si tratti di un'altra produzione dotata della qualità a cui Naughty Dog ci ha ormai abituato. Non ci sono dubbi al riguardo, insomma, c'è solo la voglia di vedere di cosa si tratti visto che dall'annuncio in poi non sono mai stati fatti vedere elementi concreti del gioco. Dopo un primo teaser che ha confermato quantomeno la presenza di Ellie, il secondo video è servito soprattutto a introdurre qualche nuovo personaggio e rimarcare, soprattutto, la crudezza e la violenza che caratterizzerà l'ambientazione anche di questo secondo capitolo, nel caso ci fosse stato qualche dubbio al riguardo. Vista la dimensione di questa produzione è comprensibile che il tempo richiesto per lo sviluppo sia alquanto dilatato, ma i tempi dovrebbero essere ormai maturi per la visione di qualche elemento di gameplay più concreto, che potrebbe verosimilmente arrivare all'E3 2018. L'idea è che The Last of Us: Parte II sia destinato a seguire le orme del primo capitolo e sinceramente ci basta questo.