Sushi Striker si è timidamente fatto avanti lo scorso anno, e nessuno l'ha notato: sembrava proprio uno di quei giochini mobile low budget che arrivava sul Nintendo 3DS col fiato corto, per di più all'epoca era ancora tutto in giapponese e non si sapeva se e quando sarebbe stato localizzato. La scorsa settimana abbiamo scoperto che Sushi Striker arriverà sugli scaffali nostrani il prossimo giugno, sia in versione Nintendo 3DS che in versione Switch, e sinceramente potrebbe essere un gravissimo errore sottovalutarlo. Lo sviluppatore è infatti indieszero, la stessa compagnia che ha lavorato agli ottimi Electroplankton e Theatrhytm Final Fantasy: con un curriculum così, forse vale la pena dare un'occhiata più da vicino a questo originale puzzle game.
Il signore dei temaki
Il contesto assurdo in cui si svolge l'avventura ci ha ricordato non poco un altro mondo virtuale strampalato, e cioè quello di Inazuma Eleven, la serie di JRPG sportivi firmata Level-5 in cui il mondo ruota praticamente tutto intorno al calcio. E poi Sushi Striker ci ha fatto venire in mente anche il manga/anime Food Wars! in cui gli studenti di una prestigiosa scuola di cucina si battono a suon di... manicaretti. È probabile che i ragazzi di indieszero si siano ispirati un po' a uno e un po' all'altro quando hanno ideato un mondo post-apocalittico in cui, dopo una grande guerra, le autorità hanno messo al bando il sushi. Il protagonista - o la protagonista, perché il sesso lo scegliete voi all'inizio del gioco - si chiama Musashi ed è una specie di ninja, anzi... un Sushi Striker! Il suo obiettivo è rovesciare l'impero che ha proibito la consumazione del sushi, e l'unico modo per farlo è affrontare i rivali davanti ai nastri dei ristoranti all you can eat.
Sì, siamo consapevoli che la storia non ha alcun senso, però indieszero ci ha costruito sopra una duratura campagna in cui si affrontano gli avversari tra cinematiche e dialoghi che probabilmente avranno lo spessore di un'alga giapponese. Il fulcro di Sushi Striker, in fondo, è il gameplay, e quest'ultimo si esprime attraverso una sorta di dinamica match-3 o quasi: sullo schermo scorrono i tre nastri che trasportano i piattini colorati pieni di sushi e il giocatore ha circa sette secondi di tempo per collegare più piatti possibile dello stesso colore e formare delle pile. Il numero di piatti vuoti rappresenta sostanzialmente il danno che infliggeremo al nostro avversario dopo che glieli avremo tirati in testa, perciò è opportuno tenere da conto i vari moltiplicatori e i piatti vuoti già riposti sul tavolino per inanellare combinazioni sempre più lunghe ed efficaci.
C'è anche una piccola deriva collezionistica che fa il verso a Pokémon: Musashi e i suoi principali avversari possono infatti legarsi a degli spiritelli che ricordano più che altro quelli di Yo-Kai Watch e che potenziano certi piatti di sushi invece di altri, conferendo bonus particolari che influenzano l'andamento delle sfide. Sembra proprio che a un certo punto sarà possibile selezionare fino a tre spiritelli contemporaneamente, quindi più se ne trovano e più numerose saranno le combinazioni che potremo scegliere prima di affrontare un certo avversario, anche perché consumando i sushi si caricano gli indicatori degli spiritelli che determinano l'innesco di alcuni poteri speciali. Sushi Striker sembra quindi un titolo molto più complesso di quanto non appaia, impreziosito peraltro da un character design simpaticissimo e da animazioni curate. E poi è tutto incentrato sul sushi... e a chi è che non piace il sushi?
Sushi Striker: Way of the Sushido promette davvero bene. Il nuovo titolo indieszero sembra un puzzle game frenetico e complesso che richiede manualità e strategia, ambientato in un mondo assurdo e coloratissimo. Sul fronte contenutistico, tra la lunga campagna e una modalità multigiocatore online - che lo sviluppatore ha precisato non essere cross-platform, sfortunatamente -dovrebbero volerci parecchie ore prima di stancarsi di tutto quel sushi. Non resta che aspettare giugno per confermare o smentire queste prime impressioni molto positive.
CERTEZZE
- indieszero ha già sviluppato titoli apparentemente semplici ma prestigiosi e ricchi di contenuti
- Le dinamiche di gioco sono interessanti e originali
DUBBI
- Stabilità della modalità multigiocatore online tutta da verificare
- C'è una trama, sì... ma quanto sarà interessante?