Laddove la componente single player difetta di campionati su licenza e modalità che imitano alla perfezione le loro controparti reali, la carriera in FIFA riveste un ruolo particolarmente importante, è la struttura portante del singolo e garantisce potenzialmente decine di ore di gioco a chi ama immedesimarsi nel ruolo di un allenatore, presidente o giocatore in erba, e che non vede nell'online il primo punto di riferimento della simulazione calcistica sviluppata da Electronic Arts. Vediamone le caratteristiche principali, dopo la prima infornata di informazioni che già avevamo pubblicato dopo la nostra visita in Canada.
Nelle precedenti edizioni di FIFA la modalità carriera è stata spesso criticata per alcuni bug, per la mancanza di profondità e per il comportamento irrealistico in fase di calciomercato, fattori che ne hanno limitato l'appeal presso i giocatori più esigenti. Queste perplessità le abbiamo girate a Simon Humber, creative director del gioco, che ci ha 'accompagnato' durante una presentazione piuttosto approfondita su questa opzione di gioco.
Calciomercato e allenamenti
Partiamo dall'aspetto forse più importante, ovvero quello del calciomercato, che in FIFA 12 ha ottenuto una moltitudine di cambiamenti (niente comproprietà o trasferimenti con diritto di riscatto, sono pratiche quasi esclusivamente italiane).
La parte dei trasferimenti è molto più veloce ed intuitiva grazie ai nuovi filtri implementati, così come la gestione delle offerte e dei contratti, più chiara che in passato. La compravendita tra le squadre, ci è stato promesso, sarà molto più credibile sia in fase di entrata che uscita e, come accade anche nella realtà, tantissima enfasi è stata posta sull'ultima giornata di calciomercato.
A disposizione infatti ci sono 10 ore virtuali, con ogni trattativa che ne consuma una, dove i presidenti delle altre squadre tenderanno a svendere i propri calciatori, se avranno disperato bisogno di soldi, oppure a fare offerte più alte quando avranno necessità di rinforzi immediati prima della scadenza delle trattative.
La ricerca dei talenti ha subito egualmente diversi cambiamenti, a disposizione ci sono infatti tre slot per i propri osservatori, che possono essere mandati in giro per un lasso di tempo definito alla ricerca di calciatori in erba da inserire nella propria squadra giovanile.
Al termine del loro periodo di osservazione segnaleranno sempre almeno un paio di giocatori sotto i 16 anni, con un intervallo potenziale di valori che possono raggiungere, ad esempio tra 60 e 90. Questa finestra può essere resa più precisa in base al livello del proprio osservatore, del tempo mandato in giro e anche in base alla sua nazionalità, perché un argentino avrà sicuramente maggiore possibilità di scovare talenti nel proprio paese. Da qui la scelta un minimo strategica del considerare se un calciatore va preso o meno, perché attendere troppo potrebbe vedere l'inserimento di altre squadre e perché si possono mettere sotto contratto un massimo di sedici giocatori, che, se promossi in prima squadra, vanno a pesare sul bilancio in termini di ingaggio, per poi rivelarsi magari dei bidoni.
Per il resto gli sviluppatori hanno puntato molto sull'immedesimazione nella carriera di FIFA 12, ci sono infatti molte più notizie legate alle squadre e ai tornei, alle aspettative dei tifosi e della dirigenza. Alla stessa maniera sarà costante il dialogo con i propri giocatori che vanno in panchina (questo aspetto inciderà maggiormente nella gestione della rosa e non sarà possibile schierare sempre la stessa formazione senza generare dissapori accesi) e i rapporti con la stampa. Quando appare infatti un'apposita icona in alto a destra sullo schermo, raffigurante un microfono, è buona cosa parlare con la stampa dei propri giocatori, della prossima partita o di altri aspetti, secondo un numero di possibilità piuttosto elevato.
Questo è tutto per quanto riguarda la carriera di FIFA 12, le premesse per renderla più realistica e divertente ci sono tutte, vedremo se verranno confermate in fase di recensione!