La prima presentazione di Mafia Wars 2 ci ha mostrato un titolo che segue da vicino la ricetta del primo capitolo pur introducendo variazioni decisamente importanti. Innanzitutto il gioco è sempre composto da missioni, punti esperienza e livelli e il tutto è avvolto da un turbine di oggetti da comprare, regali da fare, alleanze da sfruttare e denaro da raccogliere con investimenti di ogni tipo. Ma a questa formula, che rappresenta lo scheletro del capitolo precedente, si aggiunge un mondo interattivo che sostituisce le liste asettiche e ben poco videoludiche del primo Mafia Wars. Una novità che cambia radicalmente anche il PvP ora non più limitato al click ripetuto di un inerme tasto ma da combattere in tempo reale, armi alla mano.
L'evoluzione della specie
Mafia Wars è senza dubbio uno dei brand distintivi di Zynga e uno dei capisaldi del social gaming. Non stupisce dunque che la software house, oltre ad aumentare a dismisura armi e oggettistica, abbia deciso di aggiornare il gameplay del titolo, ampliandolo e arricchendolo.
Per farlo Zynga si è ispirata ai mondi virtuali come Farmville e Cityville consentendo ai giocatori di costruire fisicamente, in 3D isometrico, la propria città che può essere popolata con casinò, banche e negozi ma anche con elementi neutri come piante, parchi, campi sportivi e via dicendo. A questo gli sviluppatori hanno poi aggiunto la possibilità di controllare direttamente un personaggio per interagire con i PNG, con le missioni e con il mondo di gioco che ci porterà attraverso 7 differenti aree. Inizialmente saranno disponibili Casino Row, Granite Square, Neon Strip, Downtown, Bluebird Meadows, Boxer Island e Westside Wharf ma siamo sicuri che il mondo verrà ampliato piuttosto rapidamente. Vengono dunque banditi i menu testuali ed è stata aumentata l'interazione in tempo reale e, sebbene il titolo sia sempre basato sulla gestione di soldi e oggetti, la presenza di un mondo esplorabile regala finalmente un corpo alla finzione. Tra l'altro la componente narrativa di Mafia Wars 2 appare più strutturata con tanto di colonna sonora e scene d'intermezzo. Queste ultime, semplici ma efficaci, raccontano il nostro ingresso in scena e presumibilmente accompagneranno tutti i momenti più importanti della storia.
È tempo di spaccare qualche cranio
Come da copione il personaggio parte con una mazza da baseball, l'arma d'elezione della mala cinematografica che con il suo duro legno mette in riga tutti. La presenza di un'arma lascia presagire pericoli imminenti e infatti il primo scontro, che serve da tutorial per il combattimento, non si fa attendere. Una volta risolto l'alterco arriva finalmente il momento delle armi da fuoco che vede il personaggio affrontare ancora una volta alcuni scagnozzi al soldo di Dominic Bonelli.
Il malavitoso non ci vuole dalle sue parti ed è intenzionato a farci sparire. Dunque il passo successivo prevede un volo verso la grande città per sistemare la faccenda una volta per tutte. Insomma, il titolo trae indubbi benefici dalla nuova formula che sostiene un'esperienza decisamente più complessa e articolata. Inoltre la presenza di personaggi da controllare direttamente cambia radicalmente il PvP che si svincola,in parte, dalle meccaniche asincrone del primo capitolo per dare vita a scontri diretti, attacchi coordinati e difese del territorio. Purtroppo il gameplay sembra piuttosto statico e non lascia molto spazio all'abilità con la vittoria in gran parte legata al livello, all'equipaggiamento e alle tempistiche con cui il giocatore utilizza i bonus a propria disposizione. Il titolo infatti mantiene fede alla formula originale della serie che si sostiene sul farming, fondamentale per aumentare la longevità, e su oggetti, potenziamenti e crediti di gioco. Tutti elementi che sono fondamentali per dare vita a un mercato di microtransazioni decisamente redditizio. Certo, introdurre l'azione e poi castrarla, per quanto sia in ogni caso un passo avanti rispetto al passato, potrebbe avere effetti nefasti sulla percezione dei giocatori. D'altronde una cosa non può essere avvertita come limitata finchè non c'è. In ogni caso Zynga ha mantenuto anche il PvP asincrono consentendoci di attaccare e derubare avversari pescati a caso in tre arene specifiche che sono Boneyard, Badlands e Area 51.
Vecchio e nuovo si fondono
Purtroppo la dimostrazione è stata breve e molte delle feature sociali sono state solamente menzionate da Erik Bethke, il general manager del titolo che ha preferito concentrarsi su trama e arene. Una delle poche cose evidenziate anche dagli screenshot che abbiamo catturato è la presenza dell'immagine dell'avatar personale sopra la testa del personaggio di un giocatore.
Una scelta che smorza l'atmosfera ma che è sicuramente comprensibile considerando che il lato sociale è una colonna portante del titolo. In ogni caso nel titolo troveremo tutti quegli elementi che hanno determinato il successo del primo capitolo, il tutto ovviamente plasmato sull'infrastruttura di Facebook e sulle enormi possibilità di comunicazione concesse dal network. Dunque avremo la possibilità di creare la nostra famiglia, di collaborare, di scambiare regali e di collezionare oggetti. Inoltre durante la presentazione sono stati menzionati anche il crafting, tipico elemento da MMO, e le chat in tempo reale che consentiranno alle famiglie di organizzarsi. Oltre a questo, a testimoniare l'importanza del brand, il titolo sarà completamente tradotto in ben 16 lingue tra le quali troveremo anche questa volta l'italiano. Dal punto di vista estetico Mafia Wars 2 è un titolo per Facebook e quindi imparagonabile con il gaming classico. Ma il gran numero di elementi su schermo e gli edifici animati creano scenari vivi e frizzanti che sono senza dubbio superiori alla media restando ovviamente nel campo del social gaming. E la stessa cosa vale per il gameplay che è limitato ma finalmente esiste e, combinato con miriadi di quest e oggetti, ha il potenziale per intrattenere i giocatori per centinaia di ore.
CERTEZZE
- Addio ai freddi menù testuali
- Maggiore attenzione per la trama e gli elementi di contorno
- I combattimenti, i tradimenti e le missioni prendono finalmente vita
DUBBI
- Finalmente c'è l'azione, ma è asservita alla formula accumulativa della serie