In compagnia e contro
Il test del PvE, tra nemici comandati dal computer e missioni da portare a termine, è stato interamente incentrato sul completamento di un'istanza di livello avanzato, dedicata ai giocatori di livello 40 sugli 80 previsti come limite massimo.
L'ambientazione era quella classica all'interno di una grotta sotterranea, tra le rovine di una civiltà oramai dimenticata ed immensi fiumi di lava. La prima cosa che salta all'occhio, preso il controllo del proprio personaggio e formato il party, è come i toni cupi siano predominanti, con nemici dalle forme più disparate ma accomunati da un aspetto decisamente spaventoso e ambienti bui ed inquietanti.
Per quanto l'idea sia quella di creare un gioco adatto anche ai più solitari, tanto da inserire una prima parte giocabile in single player offline, è apparso subito chiaro come avere un buon team sia più che un vezzo e il livello di difficoltà sia decisamente elevato: la coordinazione di ogni manovra deve essere perfetta, specialmente tenuto conto di come siano privilegiati gli scontri con singoli nemici molto potenti, piuttosto che tanti più deboli. Chi scrive ha dedicato particolare attenzione a una classe prevalentemente incentrata sulla cura e il supporto, il Druid of the Storm, che ha rivelato come il compito assegnato ai guaritori si prospetti davvero impegnativo, essendo il ritmo elevato e molti dei propri compagni direttamente a contatto con gli avversari, intenti in un furioso corpo a corpo.
Il sistema di combattimento presenta diverse peculiarità volte, in qualche modo, a dare una pennellata di ulteriore realismo e azione. L'uso delle armi è già stato lungamente descritto nel corso dei mesi passati, con le sue combo da effettuare muovendo le braccia dell'alter ego nelle diverse direzioni; ciascuna mossa poi, dispone di sei ulteriori evoluzioni, dando grande spazio alla varietà e tracciando un percorso di formazione piuttosto lungo ed appagante.
In compagnia e contro
Le magie possono essere disposte nella barra a fondo schermo ma la loro esecuzione differisce dalla normale procedura, richiedendo di essere anche rivolti verso l'obiettivo e non solo cliccandoci sopra. In questo modo tutti gli spellcaster, difensivi o offensivi che siano, diventano ruoli più dinamici e tattici, nella costante ricerca di una posizione tatticamente vantaggiosa e al contempo sicura.
Sul fronte multiplayer un paio di partite in modalità Cattura la bandiera, all'interno di un'arena appositamente creata, sono state sufficienti a dare parecchie indicazioni. Innanzitutto la conformazione del terreno su cui avviene lo scontro è davvero articolata, su più piani e con diverse possibili vie, pur se non di dimensioni generosissime. La modalità in sé non è certamente una novità ma è stato comunque positivo poter verificare come anche in PvP il bilanciamento delle classi regga perfettamente, portando a scontri incerti e avvincenti.
L'unico appunto vero è relativo alla presenza di diversi bug che causano fastidiosi ritardi e la saltuaria scomparsa dallo schermo di alcuni personaggi, che possono continuare a giocare indisturbati e invisibili.
I sei mesi prima del lancio
Nel corso della visita a Funcom, tra computer, sale di registrazione del suono e altre per il motion capture, la lavagna della foto ha rappresentato un motivo di particolare interesse. Mostra i sei mesi prima del lancio – ancora previsto per marzo al tempo – e quanto siano serrati gli importanti appuntamenti che lo precedono.
In particolare la quantità di eventi stampa e la visita di NVIDIA sono degli snodi cruciali, i primi per l'immagine e il secondo per la tecnologia e l'ottimizzazione di Age of Conan.
Veniamo infine a conoscenza di come l'entrata in gold sarebbe dovuta avvenire l'11 febbraio, un mese e mezzo prima l'uscita nei negozi.
L'artigiano e le battaglie campali
Se la parte giocata ha rappresentato il miglior modo per farsi un'idea sull'effettiva bontà della feature presenti in Age of Conan, la presentazione che l'ha preceduta lo è stata per avere dettagli su altri aspetti ancora poco conosciuti.
Il crafting mischia elementi complessi e profondi ad altri più immediati. Potrà essere effettuato ovunque e senza particolari strumenti a partire dal livello 40 – ma l'idea di abbassare questo cap al 20 è in fase di studio - e si fonderà sull'idea che ogni oggetto dispone di un certo di numero di slot liberi, all'interno dei quali inserire delle apposite pietre in grado di aumentarne le statistiche. Non è ancora chiaro quante gemme siano presenti e se potranno essere, di volta in volta, estratte e reinserite a piacimento, ma si sta pensando in qualche modo di associare l'opera finita, sia essa un'arma, un'armatura o quant'altro, a chi l'ha creata, dando il via alla presenza di leggendari e ricercatissimi artigiani.
In ambito PvE le città fondate dalle gilde si prospettano essere in numero molto limitato e per questo estremamente ambite. Non sono ancora stati del tutto chiariti i requisiti per averne una ma, una volta raggiunti, si deciderà su quale tipo di terreno crearle – ma non in che punto della mappa – e come disporre i singoli edifici, che poi potranno essere ampliati sacrificando un dato numero di risorse.
Le sfide che prevedono l'assedio degli insediamenti appositamente creati invece, saranno scontri di circa novanta minuti e con centinaia di persone coinvolte, dove coloro che staranno all'esterno avranno la facoltà di creare accampamenti e costruire macchine da guerra, per un'esperienza che è certamente materia rara nelle produzioni di stampo occidentale.
Il gameplay dovrebbe escludere o comunque limare fortemente ogni sorta di grinding, eliminando le estenuanti sessioni di uccisione dei nemici al solo fine di raccogliere esperienza, a favore di un ampio numero di missioni e di una crescita a pari passo con la trama. Proprio lo sviluppo della storia principale e di quelle secondarie sta impegnando diversi scrittori, che possono attingere ad una serie di romanzi e racconti su Conan davvero sterminati, adulti e di grande varietà.
Age of Conan: Hyborian Adventure sarà disponibile per PC e Xbox 360.
La versione testata è quella PC.
Anche nel 2008 la caccia è cominciata e, come nei due anni precedenti, la vittoria non è assolutamente scontata. Ciò a cui ci si sta riferendo è la ricerca dell'oramai fantomatico successore di World of WarCraft – sia dal punto di vista qualitativo che numerico - ovvero quel gioco di ruolo online che si prenda nuovamente i milioni di appassionati sulle spalle, proponendosi come punto di riferimento.
Le possibilità a proposito sono svariate e una delle più suggestive è certamente Age of Conan: Hyborian Adventures, sviluppato dalla norvegese Funcom e portatore di una serie di novità e varianti di primissimo piano. Proprio per tastare il polso dei lavori e vedere come la società scandinava si stia avvicinando alla nuova data d'uscita, il 20 maggio su PC, Multiplayer.it si è imbarcato sul primo volo per Oslo, ha visitato gli enormi studios e provato una versione del titolo ancora inedita, anche per la beta interna.
L'impressione generale, frutto di un giorno passato davanti al monitor o al cospetto di qualche addetto ai lavori, è quella che la direzione intrapresa sia stata corretta e, contemporaneamente, che i due mesi di ritardo appena confermati saranno cruciali per uscire con un prodotto di primissima importanza.