Visitando gli uffici di Ubisoft Bordeaux, lo studio di sviluppo attualmente al lavoro su Assassin's Creed Mirage, salta all'occhio un dettaglio per certi versi curioso: sono pieni di libri. Artbook, narrativa, saggi storici e graphic novel riempiono i corridoi e le scrivanie di chi sta lavorando all'ultimo capitolo della saga dei maestri Assassini. Vista l'attenzione per l'accuratezza storica dello studio e l'evidente passione per la parola scritta di chi ci lavora, ci è venuto naturale chiedere alle persone che abbiamo avuto l'opportunità di intervistare (non temete, abbiamo parlato anche e soprattutto di Mirage) dei consigli letterari per entrare nello spirito del nuovo capitolo.
Il direttore artistico Jean-Luc Sala, la direttrice della narrativa Sarah Beaulieu e il lead producer Fabian Salomon ci hanno consigliato 6 libri per tutti i gusti, dai trattati di archeologia alle raccolte di illustrazioni sui militari del nono secolo passando per poesia, letteratura, scienza e matematica del tempo. Assassin's Creed è famoso per portare i giocatori a incontrare figure storiche realmente esistite: le testimonianze scritte che queste ultime hanno lasciato hanno aiutato gli sviluppatori a creare il gioco e possono aiutare voi a immergervi nella Baghdad del Califfato Abbaside per ritrovare in digitale le vie, i bazar e le grandi opere di architettura che gli studiosi e gli uomini del tempo menzionano nei loro scritti.
Storia e inventiva: i consigli della narrative director Sarah Beaulieu
Al primo posto tra i libri che raccomandiamo a chi vuole immergersi completamente nel mondo di Assassin's Creed c'è "Baghdad al Centro del Mondo" scritto da Emily Selove ed edito dalla casa editrice Theran Press. "Io inizierei da lì" ci hanno detto sia la narrative director Sarah Beaulieu sia il direttore artistico Jean-Luc Sala. "È un testo introduttivo molto flessibile in cui ogni capitolo è scritto da un autore diverso. I temi trattati sono tantissimi, dall'architettura alla vita quotidiana passando per il vestiario, le armature, la poesia e la letteratura. Una cosa interessantissima di questa raccolta è che molte delle fonti dei trattati sono i viaggiatori che passavano per Baghdad perché la città era sulla via della seta. È grazie a un mercante dell'antica Cina se abbiamo un'idea di come erano fatte le quattro grandi porte tramite le quali si accedeva alla città rotonda dove aveva sede il Califfato. Il problema è che nel corso dei secoli due viaggiatori non hanno mai chiamato le porte nello stesso modo quindi sappiamo che ce n'era una orientata a Damasco, una a Bassora (Basra) e una a Kufa, ma non siamo riusciti a capire quale descrizione appartenesse a quale porta quindi ci siamo presi qualche libertà creativa".
Se avete amato l'introduzione di personaggi storici come Leonardo da Vinci o Niccolò Machiavelli, allora apprezzerete tantissimo la presenza nel gioco dei Banū Mūsā, il cui "Libro dei Congegni Ingegnosi" rappresenta un punto fondamentale nella trama e nel contesto storico. "Tre figure storiche interessantissime che non potevamo non includere in Assassin's Creed Mirage (come abbiamo fatto con Leonardo in Assassin's Creed 2) sono i Banū Mūsā, tre fratelli inventori, astronomi e matematici che erano in attività a Baghdad nel nono secolo" continua Beaulieu. "Nel gioco solo loro a dare a Basim i gadget e le attrezzature da assassino che si sbloccano nel tempo, ma storicamente sono stati un punto cardine della vita scientifica e politica del Califfato. I tre fratelli, Abū Jaʿfar Muḥammad, Aḥmad e al-Ḥasan, avevano ognuno la sua area di specializzazione ma i loro trattati erano a firma di tutti. Sfogliare il Libro dei Congegni Ingegnosi è un viaggio nel tempo e siamo sicuri che vi affascinerà quanto il Codice Atlantico di Leonardo". Le opere di questi tre fratelli, poi, sono state fondamentali anche per il Rinascimento europeo delle scienze perché, tra le altre cose, i trattati di geometria dei Banū Mūsā sono andati ad arricchire i teoremi e le dimostrazioni dei matematici greci e le loro aggiunte vengono citate persino nella Practica Geometrica di Leonardo Fibonacci.
Gli approfondimenti archeologici dell’art director di Mirage
A tutti coloro che volessero delle fondamenta solidissime, soprattutto dal punto di vista archeologico, sulla Baghdad del nono secolo, Jean-Luc Sala, l'art director di Assassin's Creed Mirage consiglia "Baghdad al tempo del Califfato Abbaside" dell'orientalista inglese Guy Le Strange. "Questo libro ha 120 anni e potrete trovarlo gratis su internet!" ci ha detto". "Non è una lettura facile, è quasi un trattato di archeologia, ma è la testimonianza più accurata che abbiamo a disposizione sulla costituzione della città, i suoi grandi monumenti e le sue vie più importanti. È particolarmente degna di nota la mappa che Le Strange ha realizzato, e molti altri studiosi sono d'accordo con la sua interpretazione. Noi stessi l'abbiamo usata come riferimento fondamentale per ricreare la città in cui Basim intraprende il suo viaggio. In questo libro, poi, c'è tantissima letteratura e tantissima poesia del tempo che abbiamo incluso nel gioco, perché Baghdad era un centro culturale e una capitale floridissima tanto delle scienze quanto delle arti". L'Islam, infatti, vieta la rappresentazione della divinità quindi è nella scrittura che i dotti del tempo cercavano di ricreare la bellezza e l'armonia divine, cosa che ha fatto di Baghdad la capitale della poesia medievale per almeno un secolo.
Gli amanti della storia militare, poi, non possono farsi sfuggire due libri di David Nicolle (autore) e Graham Turner (illustratore): "Gli Eserciti del Califfato (862-1098)" e "Gli Eserciti dell'Islam (7°-11° secolo)". "Non so cosa farò dopo Mirage, ma se è un altro Assassin's Creed mi comprerò tutta la collana della Osprey intitolata 'Uomini d'Arme' (Men at Arms) perché i due libri sugli eserciti dell'Islam e in particolare su quelli del Califfato Abbaside sono stati preziosissimi nel ricreare, soprattutto visivamente perché sono libri illustrati, come si vestivano e come si comportavano i membri degli eserciti del tempo. La Osprey ha anche una collana dedicata all'architettura in cui spiega il funzionamento delle roccaforti arabe nel Medioevo e da fan della disciplina ne sono rimasto davvero affascinato".
Per entrare in contatto con le opere scritte al tempo, poi, Sala ci ha raccontato di un personaggio storico che è stato parte integrante dello sviluppo del gioco: al-Jāḥiẓ. Il suo "Kitāb al-ḥayawān (Libro degli animali)" ha fatto da fondamenta alla costruzione di molti elementi di flora e fauna del gioco, ma questo erudito del mondo arabo era molto più di un naturalista. "Al-Jāḥiẓ era un intellettuale a tutto tondo, come quelli che poi si sarebbero visti in Europa tra Medioevo e Rinascimento" ci ha detto Sala. "Era un poeta, uno studioso della natura e una delle figure più di spicco della cultura araba del Califfato Abbaside. Lo abbiamo incluso nel gioco, lo incontrerete e le sue descrizioni della flora e della fauna (anche mitologica) del tempo ci hanno aiutato moltissimo nel forgiare Mirage". Basim, infatti, nei suoi incubi vede il Jinn, un'entità malevola soprannaturale citata nel Corano a metà tra l'angelico e l'umano, la cui rappresentazione in game è proprio quella degli scritti di al-Jāḥiẓ. "La sua figura storica è molto affascinante, ha avuto origini umilissime ma ha studiato per tutta la vita mentre vendeva il pesce sui canali di Basra, la sua città d'origine. É diventato così bravo e prominente che quando il califfo ha costruito la Casa della Sapienza (un enorme edificio dedicato agli intellettuali e allo studio che potrete visitare in game) lo ha chiamato a Baghdad per averlo nel suo seguito. Sfortunatamente, al-Jāḥiẓ è stato ucciso dalla sua stessa libreria, che gli è caduta addosso, e quando andrete nel suo studio noterete che una libreria non è proprio stabilissima".
La storia degli assassini dal lead producer di Mirage
Per finire, il lead producer di Mirage, Fabian Salomon, consiglia un classico per il mondo degli Assassini: "Alamut" di Vladimir Bartol. "Questo libro è stato l'ispirazione iniziale dell'intera saga di Assassin's Creed e visto che in Mirage ritorniamo nella Fortezza di Alamut mi è sembrata un'ottima occasione per tornarci dopo averlo letto tanti anni fa" ci ha detto. "Questa è un'opera di non-fiction in cui su una solida base storica vengono impiantati dei personaggi fittizi per raccontare le vicende in sequenza. Il romanzo, che vede al suo centro proprio la Fortezza di Alamut, è ambientato nell'undicesimo secolo e segue le vicende di Hassan-i Sabbah, anche noto come Sayyiduna (il Maestro), mentre mette insieme un esercito di guerrieri d'élite chiamati Hashshashin che venivano indottrinati per essere fedeli in modo incondizionato al loro capo". Questo libro ha fatto da fondamenta all'intera saga videoludica, quindi i fan più sfegatati del mondo degli Assassini non possono non dargli una possibilità prima di immergersi nel nuovo capitolo.