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Assassin's Creed Valhalla: L'Ira dei Druidi: l'intervista al producer Fabian Salomon

Quattro chiacchiere con Fabian Salomon, il producer della prima espansione di Assassin's Creed Valhalla, L'Ira dei Druidi, ambientata in Irlanda tra druidi e rovine celtiche

INTERVISTA di Francesco Serino   —   13/05/2021
Assassin's Creed Valhalla: L'Ira dei Druidi
Assassin's Creed Valhalla: L'Ira dei Druidi
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L'avventura di Eivor continua in Irlanda grazie all'espansione L'Ira dei Druidi. Per l'occasione, Ubisoft Italia ha organizzato per noi un'intervista al producer del DLC, il francesissimo Fabian Salomon che ha risposto con solerzia a tutti i nostri interrogativi. Per rendere le cose più interessanti, abbiamo però cercato di variare un po', del resto la recensione dell'espansione è già online e sarebbe stato inutile approfondire ciò che si può già giocare. Abbiamo quindi cercato di capire in che modo vengono creati questi contenuti aggiuntivi, sperando naturalmente che sia di vostro interesse.

Buona lettura!

Longevità: qual è il bilanciamento perfetto?

Un nuovo cast è pronto ad accogliervi tra le lande irlandesi...
Un nuovo cast è pronto ad accogliervi tra le lande irlandesi...

Per un gioco longevo come Assassin's Creed Valhalla, come si decidono i tempi di distribuzione di un contenuto aggiuntivo? Aspettate che una buona percentuale di giocatori lo abbia portato a termine oppure avete un tabella di marcia e vi attenete a quella?
È un mix di queste due opzioni. Pianifichiamo prima, assicurandoci che la maggior parte possano giocare al DLC in base alla loro progressione. Vogliamo tenere alta la qualità il più possibile, quindi se dovesse servire, in base ai dati raccolti, possiamo modificare l'uscita di conseguenza senza grossi problemi.

Parte della critica si è domandata se l'ultimo Assassin's Creed non avesse una durata anche troppo generosa. Quanto pensi che la longevità sia un valore per la serie? Un gioco come questo dovrebbe durare fino ad esaurire tutte le sue idee di gameplay, o deve conservare qualche cartuccia per il futuro?
Questa è davvero una buona domanda. Prima di tutto penso che la maggior parte degli utenti si stia godendo il nostro ultimo gioco. Al contrario, quando un titolo è troppo corto, sono in molti a lamentarsi della longevità, chiedendo di più. Valhalla è comunque un gioco di ruolo, ci sono moltissimi personaggi, numerosi incastri narrativi e così via, inoltre la mappa è molto molto grande e penso che tutto questo giustifichi la sua lunghezza. Ci vogliono circa 80/90 ore per finirlo ma se ti piace completare ogni sfida ce ne vogliono ovviamente molte di più.

Non dirlo a me che sono un giocatore molto lento, sono circa a metà del gioco base e devo dire che fino a questo momento posso dirmi soddisfatto.
In Valhalla ci sono molte cose nascoste da scoprire, luoghi bellissimi da vedere, quindi si è spinti a giocare ancora e ancora e può durare davvero molto.

L'esigenza di una nuova mappa

Niente rovine romane bensì celtiche, nuovi colori, nuove sorprese e tanti nuovi segreti nell'irlanda de L'Ira dei Druidi
Niente rovine romane bensì celtiche, nuovi colori, nuove sorprese e tanti nuovi segreti nell'irlanda de L'Ira dei Druidi

Non pensi che questi bellissimi mondi virtuali, così dettagliati, si possano continuare a sfruttare per anni? Penso a Yakuza di Sega, al fatto che la sua piccola mappa è alla base di ogni gioco della serie da quindici anni, poi vedo giochi come Assassin's Creed che mettono da parte queste bellissimi scenari, questi fantastici contesti storici, per costruirne sempre di nuovi. Ma quante storie potrebbero ancora essere ambientate nella mappa di Valhalla? E come mai per L'Ira dei Druidi avete deciso di crearne una nuova?
L'obiettivo dell'espansione è di portare ai giocatori nuove formule di gameplay e di conseguenza una nuova ambientazione. Ascoltando gli utenti, alla domanda su cosa vorrebbero vedere in un'espansione, la maggior parte chiede proprio nuovi territori da esplorare. Ecco perché abbiamo optato per questo approccio. L'Inghilterra continua ad essere sfruttata attraverso i contenuti gratuiti che mettiamo a disposizione ogni mese.

Quanto ci vuole per costruire una mappa come l'Irlanda presente in questa espansione?
Praticamente un anno intero, incluse tutte le ricerche necessarie che si svolgono solitamente nel luogo scelto. In questo caso però per colpa del Covid non abbiamo potuto farlo e per garantire un certo realismo abbiamo collaborato con universitari specializzati in diversi campi, anche per quel che riguarda il linguaggio da utilizzare e naturalmente per essere storicamente accurati.

E quante persone sono state necessarie per fare tutto?
Circa 120 persone dai diversi team Ubisoft.

Parlaci dell'Irlanda di questa espansione, quali sono le maggiori differenze con la mappa che abbiamo esplorato in Valhalla?
Abbiamo cercato di marcare le differenze. L'Irlanda non è molto lontana dall'Inghilterra, quindi abbiamo dovuto lavorare duramente per caratterizzare la nuova mappa utilizzando elementi diversi, come una nuova illuminazione, una nuova palette di colori e sostituendo le rovine romane con quelle celtiche. Tutto per questo per cambiare "mood" all'espansione rispetto a quello che permea il gioco base, introducendo nuovi elementi di folklore strettamente legati alla regione nel quale L'Ira dei Druidi è ambientato. Abbiamo anche un'altra grande città, come Dublino.

Dublino è grande come Londra nel gioco base?
Leggermente più piccola di Londra ma rimane comunque una città grande per la media di Valhalla.

Tra storia, mitologia e folklore

Una nuova avventura per Eivor, ma potrebbe anche essere l'ultima...
Una nuova avventura per Eivor, ma potrebbe anche essere l'ultima...

Quali pensi siano le caratteristiche distanziano maggiormente L'Ira dei Druidi da Assassin's Creed Valhalla?
Valhalla ruotava prevalentemente attorno alla mitologia norrena, in questa espansione ci siamo invece concentrati sul folklore irlandese. Diamo per esempio modo ai giocatori di immergersi nella cultura druidica, creando un mix tra eventi politici e fantastici.

Qual è la parte che preferisci? L'approccio storico o quello mitologico?
Naturalmente noi facciamo di tutto per dare il meglio in entrambi i campi, e le due componenti si intrecciano tra loro troppe volte per essere giudicate singolarmente.

Perché continuare con Eivor invece di introdurre un nuovo personaggio come spesso è avvenuto nei DLC di Assassin's Creed in passato?
Domanda interessante. Come prima espansione crediamo che sia molto importante mantenere la progressione del gioco base, quindi di continuare con Eivor. Inoltre il personaggio merita altre storie da vivere. Abbiamo discusso di questo, ma per iniziare ad espandere Valhalla ci è sembrata la scelta migliore.

A volte i DLC sono composti da elementi di gameplay che non è stato possibile inserire nel gioco, altre volte sono il frutto di sperimentazioni fatte dal team che si occupa del supporto post lancio. Qual è stata la genesi de L'Ira dei Druidi?
Siamo partiti dall'idea di utilizzare l'Irlanda e da lì abbiamo costruito personaggi e storia. La trama è però stata la prima cosa che abbiamo finalizzato perché è fondamentale coinvolgere quanto prima gli attori. Da questo punto di vista è stato essenziale apprendere che l'Irlanda è stata una regione strategica per gli affari dei vichinghi nella zona, e questo ha portato anche all'implementazione di nuovi sistemi di gioco. Il resto lo fa il feedback fornito dagli utenti.

Diciassette anni in Ubisoft, hai iniziato come tester e oggi sei un produttore. Cosa ti piacerebbe fare in futuro?
Sono molto contento del mio lavoro in Ubisoft. Il team è fantastico, così come i progetti su cui lavoriamo. Quindi il mio obiettivo è continuare a lavorare qui per creare grandi titoli che rendano felici gli appassionati che decideranno di seguirci. Onestamente? Questo è il lavoro che sognavo di fare.