Sorpresi, spiazzati, sconvolti, emozionati; del nuovo Call of Duty: Modern Warfare abbiamo visto così poco, eppure il nuovo shooter Activision è stato comunque in grado di provocare in noi così tante emozioni che a distanza di ore ci stiamo ancora pensando. Dimenticatevi il solito gioco d'azione: qui ci troviamo davanti a un'opera completamente diversa da quelle a cui siamo stati abituati in tutti questi anni. Il mondo è cambiato, noi siamo cambiati, la guerra è cambiata, e la nostra sensibilità, forse per un meccanismo di inconscia autodifesa, per proteggerci ha assunto sfumature diverse: più complesse e sfaccettate. Viviamo in tempi difficili e anche gli sviluppatori di questo nuovo Call of Duty: Modern Warfare, che abbiamo potuto incontrare all'E3 2019, sembrano essersene finalmente accorti, in ritardo ma pur sempre in tempo hanno preso coscienza di aver avuto un ruolo in tutto questo, prendendosi tutte le colpe per averci fatti giocare con le armi come un bambino gioca con una mina antiuomo fortunatamente rimasta inesplosa. È anche colpa di questi first person shooter se almeno due generazioni di appassionati di videogiochi hanno sviluppato una preoccupante familiarità agli orrori della battaglia, ai corpi dilaniati da super uomini che dai libri di storia hanno preso solo la leggenda e mai la dura realtà, falsificandola in nome del divertimento e dell'orgoglio americano più coatto e spregiudicato. No, non era più possibile andare avanti così, con i "dudebro" dal grilletto facile, i cani con l'elmetto, i cattivissimi alla James Bond...
La redenzione di Call of Duty
Ciò che ci è stato raccontato prima, e mostrato dopo, durante la presentazione di questo gioco, ha richiesto quando è arrivato il momento delle domande uno sforzo particolare che ha messo a dura prova anche il nostro inglese, così ben abituato a chiedere di texture e tempi di respawn, ma decisamente poco allenato nel discutere di ambiguità morali e complessi meccanismi psicologici. Proprio per questo, dopo due domande davanti agli altri giornalisti presenti, abbiamo scelto di approfondire determinate tematiche insieme al team di sviluppo in disparte, dove con calma abbiamo potuto selezionare le parole migliori per fare quello che forse nessuno aveva mai fatto prima: incolparli di averci messo così tanto nel prendere atto dei propri errori. La loro risposta? Un grazie con il cuore in mano. Perché effettivamente la presentazione di questo Call of Duty Modern Warfare è stata nei toni anche una sorta di redenzione, passaggio fondamentale per crescere e guardare finalmente oltre.
Eroi e terroristi
Non fatevi ingannare dal ritorno di alcuni personaggi simbolo, questo Call of Duty Modern Warfare non è un prequel e né un sequel, bensì un tentativo di reimmaginare la serie, lasciando piena libertà creativa al team di sviluppo. Un cambiamento necessario anche per raccontare il mondo di oggi, con i suoi chiaroscuri, in modo che avesse ancora senso il titolo Modern Warfare. Come nella realtà, nemici e alleati di questo titolo non hanno nazionalità precisa, e il liberatore di un popolo è il terrorista di un altro. Rubando le parole di uno dei producer, "nessuno esce di casa per dire io sono cattivo, ma tutti dicono io vedo problemi che gli altri non vedono, e voglio risolverli". Buoni e cattivi cambiano con la prospettiva che viene proposta di volta in volta, che qui non è quella di un militare della Sas, o di un marine degli Stati Uniti, ma si muoverà tra professionisti, con il loro perfetto equipaggiamento, e ribelli, con le loro armi improvvisate e una forza che deriva in larga parte dal gran numero di combattenti di cui dispongono le loro file. Le parti in gioco di questo Modern Warfare possono essere suddivise in quattro categorie: alleati professionisti, nemici professionisti, ribelli alleati e terroristi nemici. Questo nuovo Modern Warfare ci farà vivere in prima persona lo scontro tra tutte le parti in causa, permettendo agli sviluppatori di proporre una grande varietà di situazioni che porteranno, almeno stando alle parole del producer, un'azione molto più dinamica e ragionata che in precedenza.
Il lupo di Londra
Durante la presentazione non abbiamo però avuto modo di vedere battaglie particolarmente intense, bensì due livelli molto particolari: Piccadilly e Townhouse. Come si evince dal nome, il primo è ambientato a Londra e inizia con il giocatore che, nei panni di un comune cittadino, rimarrà vittima di un attacco dinamitardo nel cuore della city. Segue una lunga sequenza in cui dovremo infiltrarci insieme ad altri soldati delle forze speciali britanniche all'interno di una palazzina dove sembra nascondersi il Lupo, una sorta di Mullah Omar mandante dell'attentato. Piccadilly è una missione lenta, cerebrale, quasi da walking simulator, dove ogni rumore può nascondere un possibile nemico o un inerme cittadino, anche se persino una madre con un figlio in grembo è una possibile minaccia. Nonostante il particolare ritmo dell'azione si spara e in abbondanza, anche oltre i muri e le porte che reagiranno ai nostri colpi in modo sorprendentemente realistico. Il blitz prosegue piano dopo piano, scala dopo scala, spesso al buio, quando l'illuminazione darà il meglio di sé permettendo a Call of Duty Modern Warfare di sfiorare più e più volte un agghiacciante fotorealismo, anche grazia alle ottime animazioni di ogni personaggio su schermo.
Townhouse invece ci trascina in medioriente per mostrarci come si crea una nuova generazione di terroristi. Qui si prende il controllo di una bambina per assistere a un terribile bombardamento da parte dei russi, con successiva invasione di un gruppo di combattenti dell'est che seminando il terrore tra le macerie finiranno anche per uccidere nostro padre, dando poi vita a una sorta di piccolo ma elaborato stealth game dove lo stesso corpulento bastardo cercherà di eliminare noi e nostro fratello. All'interno della casa in cui cercheremo di sopravvivere si rimane nascosti sferrando attacchi di coppia che porteranno poi i due a fuggire oltre un campo di papaveri, verso una libertà soltanto apparente. Si tratta di una sequenza molto toccante, addirittura fastidiosa nella sua strisciante nonché quasi indigeribile crudeltà, per un'ennesima dimostrazione di carattere di un gioco davvero sorprendente, almeno per quello che ci e stato fatto vedere. Il nuovo Modern Warfare avrà naturalmente una corposa modalità multiplayer che vedrà aquanto pare anche il ritorno delle Spec Ops, ma di più non ci è dato ancora sapere.
Non sappiamo se il resto di Modern Warfare sarà all'altezza di quanto visto qui a Los Angeles, ma la cifra stilistica adottata è sicuramente la migliore possibile, anche se finirà per alienare i fan della prima ora che da Call of Duty non si aspettano altro che Call of Duty. È stato interessante poi vedere in azione questo gioco dopo poche ore dalla presentazione del titolo per smartphone, dove probabilmente il prodotto Actvision continuerà vivere nella sua forma più semplice e conosciuta, e che oggi è decisamente più in linea con i gusti del vasto e poco impegnato pubblico mobile. I dubbi rimangono e non sono pochi, ma erano anni che un Call of Duty non ci trasmetteva simili sensazioni: o forse non era mai successo prima?
CERTEZZE
- Ottima illuminazione
- Trama adulta
DUBBI
- L'azione sarà all'altezza della narrativa?