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Capes, abbiamo provato lo strategico a base di supereroi ispirato agli X-Men

Grazie alla demo disponibile su Steam abbiamo provato Capes, il nuovo strategico a turni che ci proietta in un mondo di supereroi tormentati, ispirati agli X-Men.

PROVATO di Tommaso Pugliese   —   01/02/2023
Capes, abbiamo provato lo strategico a base di supereroi ispirato agli X-Men
Capes
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Se è vero che Marvel's Midnight Suns ha riacceso i riflettori su di un connubio tanto affascinante quanto poco sfruttato, quello degli strategici a turni a base di supereroi, Capes prova a fare altrettanto partendo però da un'ambientazione inedita: un mondo in cui le persone scoprono all'improvviso di possedere poteri sovrumani e per questo motivo vengono braccate dalle forze governative.

La città che fa da sfondo all'avventura sviluppata da Spitfire Interactive si pone infatti come un territorio dominato da un regime totalitario, una sorta di variazione sul tema della classica saga fumettistica di "Giorni di un Futuro Passato", ma al posto delle enormi Sentinelle troviamo truppe altamente specializzate e comandanti che non si fanno scrupoli finanche a uccidere i mutant... cioè, i metaumani.

Approfittando della demo disponibile su Steam, abbiamo provato Capes ed ecco le nostre impressioni.

Storia: mutanti ingenui

Capes, tre dei personaggi di partenza durante una sequenza di intermezzo
Capes, tre dei personaggi di partenza durante una sequenza di intermezzo

La storia di Capes, come accennato in apertura, è ambientata in una metropoli in cui ormai da vent'anni un governo totalitario dà la caccia alle persone dotate di superpoteri. Ai persecutori, dotati delle più avanzate tecnologie militari, non interessa che la gente sviluppi queste abilità all'improvviso e inconsciamente: per loro diventano automaticamente dei bersagli da catturare o, peggio, sterminare.

Solo un manipolo di uomini si oppone a questo spietato regime, una squadra che durante la campagna del gioco vedremo crescere man mano grazie all'arrivo di nuovi e potenti membri. Il loro obiettivo è quello di liberare la città e porre fine alla violenza, ma per raggiungerlo e aiutare i loro amici in difficoltà è chiaro che dovranno combattere, sfruttando le proprie capacità per sconfiggere le truppe governative.

La demo mostra alcune di queste dinamiche, con una coppia di eroi che durante le prime missioni assiste alla potenziale cattura di un ragazzo dotato di poteri telecinetici e decide di aiutarlo, anche se in realtà sono i soldati ad avere rapidamente la peggio. La scrittura si rifà in maniera evidente alle storie classiche di Chris Claremont, mettendo in campo la medesima ingenuità: un approccio narrativo che oggi potrebbe apparire superato.

A porre l'attenzione sui limiti della trama e sulla caratterizzazione stereotipata e semplicistica dei personaggi ci pensa tuttavia il comparto sonoro del gioco che fa uso di musiche fin troppo generiche, effetti poco convincenti e dialoghi unicamente testuali: un mix che non aiuta a creare coinvolgimento, ancor più della grafica datata.

Gameplay: solido ma tradizionale

Capes, un furioso scontro nel mezzo di una missione
Capes, un furioso scontro nel mezzo di una missione

Per fortuna ci pensa il gameplay strategico a risollevare un po' la situazione, proponendo un impianto molto tradizionale nelle sue meccaniche, privo di tante ottimizzazioni sulla qualità della vita che sarebbe stato piacevole ritrovare sul fronte dell'interfaccia, ma al contempo solido e capace di diventare più convincente man mano che si completano le missioni.

La demo ne include una manciata, ovviamente con un grado di difficoltà man mano più alto, e prova nel suo piccolo a dare l'idea di quella che sarà la progressione disponibile nella versione completa del gioco, in cui potremo sbloccare nuovi personaggi, potenziarli tramite le risorse ottenute sul campo e comporre diversamente il quartetto sulla base delle loro capacità.

Capes, gli eroi KO possono essere recuperati se li si raggiunge entro due turni
Capes, gli eroi KO possono essere recuperati se li si raggiunge entro due turni

Non si scappa dalla formula che tutti ben conosciamo: ogni unità può muoversi e attaccare una volta durante il turno, seguendo l'ordine indicato in alto a destra dello schermo. I nemici sono spesso armati ed è per questo che esiste un manovra apposita (nonché una barra specifica) per disarmarli e diminuire sensibilmente la loro capacità di attacco, ma si tratta solo di una fra le varie possibilità che avremo nel corso della partita.

Ci sono, infatti, eroi che colpiscono unicamente da distanza ravvicinata e magari vantano poteri in grado di emettere raggi che si diffondono alle caselle adiacenti, altri che colpiscono dalla distanza, ma soffrono parecchio nei corpo a corpo, altri ancora che si spostano utilizzando la super-velocità o il teletrasporto e riescono contestualmente a infliggere danni agli avversari.

Capes, un nemico più forte degli altri è appena entrato in azione
Capes, un nemico più forte degli altri è appena entrato in azione

Mouse alla mano, l'esperienza acquista corpo e carattere col passare delle missioni ed è dunque una fortuna che la demo disponibile su Steam non sia brevissima, anche se le mancanze di cui abbiamo parlato sul fronte dell'interfaccia e delle scorciatoie rendono talvolta lento e macchinoso gestire al meglio le proprie unità.

Le incognite, inevitabilmente, sono parecchie: bisognerà capire se tutti i personaggi verranno valorizzati e avrà dunque senso cambiare la squadra per sperimentare nuove soluzioni, quanto sarà lunga e interessante la campagna e se ci sarà spazio per qualche novità nell'ambito di un impianto che per il momento sembrerebbe non avere alcuna intenzione di smuoversi dal solco della tradizione dei giochi alla XCOM.

Realizzazione tecnica: supereroi con super problemi

Capes, due eroi si preparano a salvare un amico in difficoltà
Capes, due eroi si preparano a salvare un amico in difficoltà

Dopodiché c'è la questione tecnica, su cui abbiamo già speso qualche parola non proprio lusinghiera. Il progetto dispone chiaramente di un budget limitato e questi nodi vengono subito al pettine nella realizzazione datata dei personaggi e delle loro animazioni. Sembra difficile, ma magari da qui al lancio gli sviluppatori riusciranno a rifinire alcune cose.

Ci sono tuttavia aspetti indubbiamente positivi, come i requisiti di sistema molto bassi (siamo riusciti a far girare il gioco discretamente anche su di uno Zenbook) e le tante regolazioni che permettono di scalare l'esperienza su diverse configurazioni. Peccato invece per il sound design, che per il momento è davvero deludente e finisce per mettere in ulteriore evidenza le criticità della scrittura e il budget risicato.

Capes è uno strategico a turni dotato di un impianto tradizionale ma solido, nonché di un'ambientazione interessante: una società distopica in cui avere poteri speciali significa essere braccati dalle truppe governative e in cui solo un manipolo di eroi cerca di opporsi per liberare la città dal suo spietato governo totalitario. La scrittura purtroppo appare ingenua e la caratterizzazione dei personaggi procede di conseguenza, ma una volta scesi in campo le meccaniche tipiche del genere restituiscono buone sensazioni, pur al netto di una realizzazione tecnica che lascia a desiderare.

CERTEZZE

  • Il gameplay strategico funziona
  • Il roster potrebbe essere discretamente ricco
  • Molto leggero in termini di requisiti

DUBBI

  • Fin troppo tradizionale nelle sue meccaniche
  • Scrittura banalotta, personaggi generici
  • Grafica ma soprattutto sonoro da rivedere