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City Life - Hands On

Vabbé, Godzilla manca, ma non vi lamentate. Il nuovo simulatore di città di Montecristo ha molte altre carte da giocare!

ANTEPRIMA di Simone Tagliaferri   —   15/03/2006
City Life
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Roma Città Aperta

Orfani di Sim City (Wright ha da fare con le Spore in questo periodo, non bersagliatelo con le vostre richieste assillanti, su su) gioite! Finalmente potrete tornare a fare ciò che più vi aggrada… i palazzinari! City Life arriva a colmare l’assenza dal mercato di un nuovo gestionale a tema urbano, che sfrutti le ultime tecnologie in modo appropriato, e sembra poter ambire ad entrare nei cuori degli appassionati grazie alle grandissime innovazioni che apporta (praticamente nessuna Ndcoscienzadelredattoreiperbolico). La sostanza è la stessa seminata a suo tempo dal già citato papà del genere (Will Wright, per quelli che vivono sotto i sassi e mangiano le bacche cadute dagli alberi): preso un grande territorio vuoto, bisogna disegnare un quadrato con un aratro fondando la propria città. Da qui inizieranno i problemi rappresentati inizialmente dal doverla popolare costruendo edifici abitabili (case singole, palazzi e grattacieli) ed infrastrutture che permettano alla popolazione di condurre una vita decente e senza privazioni. Come nella realtà, anche nella vostra città virtuale la gente dovrà lavorare, mangiare e divertirsi. Se uno di questi bisogni essenziali verrà disatteso, si creeranno dei malcontenti che, se non “curati”, potrebbero sfociare in vere e proprie manifestazioni di protesta (che possono essere di tipo violento o non violento, orientate verso la lotta sociale di gruppo o verso il nichilismo urbano individuale… insomma, ce n’è per tutti i gusti).

tutte le azioni di un buon sindaco devono essere orientate verso la creazione di un ambiente ideale in cui i cittadini possano vivere in modo decoroso

Roma Città Aperta

Come dicevamo poco sopra, tutte le azioni di un buon sindaco devono essere orientate verso la creazione di un ambiente ideale in cui i cittadini possano vivere in modo decoroso. Con l’aumentare delle dimensioni delle zone urbanizzate, occorrerà fornirle di ulteriori servizi: polizia, vigili del fuoco, luoghi di svago adatti per un maggior numero di persone (che ne dite ad esempio di costruire una bella sala da concerto o un grande centro ricreativo?), nettezza urbana e tutta la sequela di servizi che solitamente si suppone abbiano le città più avanzate.
Non vi illudete, non sarà così facile. L’umore dei cittadini è mutevole e verrà influenzato da ogni vostra azione. Alcuni condomini non sono ben riforniti di energia e avete bisogno di costruire una nuova centrale? State attenti a dove decidete di farla sorgere perché potreste scontentare dei cittadini che, fino a quel momento, non avevano manifestato alcuno stato di malessere (sapete, l’inquinamento può disturbare). Insomma, lo avete capito, gestire un’intera città, anche nel 2006, non si prospetta affatto semplice. Soprattutto se il vostro fine è la crescita continua. Infatti all’inizio non potrete costruire tutti gli edifici disponibili, vuoi per mancanza di popolazione (che ci fanno dieci persone con uno stadio?), vuoi per mancanza di fondi, dovrete gestire i pochi mezzi che vi verranno messi a disposizione cercando di attirare più gente che potete. Prima basterà offrire case e lavoro, ma quando il vostro piccolo borgo di poche case inizierà ad assomigliare ad una vera e propria metropoli, dovrete affrontare ben altri problemi vedendovela con la questione turismo, con l’aumento della criminalità e con la necessità di acquisire nuovi territori per poter sviluppare ulteriormente l’agglomerato urbano.

Le mani sulla città

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Con la visuale in prima persona potremo renderci conto di come vivono i nostri cittadini
Con la visuale in prima persona potremo renderci conto di come vivono i nostri cittadini
Il malessere sociale porta a delle rimostranze da parte dei cittadini
Il malessere sociale porta a delle rimostranze da parte dei cittadini
Nessuno vivrebbe in una città senza divertimenti
Nessuno vivrebbe in una città senza divertimenti

[/C] City Life tenta di confrontarsi con un vero mostro sacro del mondo dei videogiochi e lo fa sfoderando una grafica completamente in 3D, centinaia di edifici costruibili, moltissimi tipi di terreni edificabili e una complessità che pare non aver niente da invidiare al ben più famoso concorrente. Il punto forte del gioco pare essere, comunque, l’aspetto visivo. Non si sono mai viste città così vive e dettagliate, con tanto di murales sui muri e decine di cittadini in giro per le strade che interagiscono tra loro in vario modo (parlano, litigano, vanno a fare shopping e fanno, insomma, tutto quello che ogni bravo cittadino virtuale dovrebbe fare!). Interessante la possibilità di girare in prima persona all’interno delle città appena create così da poter osservare in modo diretto e soddisfacente il frutto del nostro lavoro.
L’inizio del gioco non è stato dei più agevoli, soprattutto perché nella versione preview da noi testata mancava completamente il tutorial e non avevamo a disposizione nessun supporto cartaceo (tranne una delle riviste con donnacce del QuakeMan, ma quella non fa testo). Un paio di ore di gioco sono quindi andate via cercando di prendere completamente confidenza con l’interfaccia di gioco; niente di troppo complesso, in realtà, soprattutto per quel che riguarda le funzioni principali (costruire infrastrutture). I problemi maggiori si sono riscontrati quando abbiamo provato qualche funzione più “nascosta” che ci ha costretti a studiare un po’ meglio la situazione (sto ancora cercando l’opzione «costruisci ponte sullo stretto» ma pare non sia stata inserita… boh! Eppure va tanto di moda!). Niente di inarrivabile comunque. Per concludere non possiamo che consigliare di prestare attenzione a questo titolo che si è dimostrato veramente interessante nonostante alcune meccaniche appaiano più “rozze” rispetto al diretto concorrente. Riusciranno i nostri eroi ad arrivare in cima alla montagna? Le premesse sono buone, speriamo che anche la realizzazione definitiva le confermi. Per sapere se sarà così, non vi resta che aspettare la recensione (questa banalità sta sempre bene alla fine di un’anteprima… bisognerebbe scrivere un vademecum con le frasi ricorrenti negli articoli sui videogiochi… ma chi lo leggerebbe mai?).

Scaricate il filmato esclusivo di City Life, che mostra più di sette minuti di gameplay, cliccando questo link.

“Amore, la nostra storia è iniziata in questo ristorante… ricordi? Era sera, le stelle, le cicale, il drive in… era tutto così romantico…” “Sì amore mio, ricordo il nostro incontro come se fosse ieri… peccato che il malato di mente che sta giocando abbia appena raso al suolo tutto per costruire un centro massaggi e un sexy shop”.
Dura la vita del sindaco. Vuoi le continue richieste dei cittadini, vuoi i tassi d’interesse sui prestiti, vuoi quelli che non pagano le tasse. C’è sempre qualcosa da fare, qualche palazzo da costruire, qualche tangente da incassare. Dura la vita del sindaco. Montagne da abbattere, ponti da costruire, strade da asfaltare. Insomma, non è facile prendere un prato verde e trasformarlo in un fiorente agglomerato urbano in cui i cittadini siano felici e soddisfatti.
Se non lo avete capito stiamo parlando del nuovo capitolo della serie Sim City, arrivata al… come? Non è un nuovo Sim City? Eppure anche qui si deve costruire una città e… ah, City Life… bene… correggo subito.
Se non lo avete capito stiamo parlando di City Life (non fate quelle facce da melanzane in salsa rosa, qualcuno di voi sicuramente ne avrà sentito parlare… no, eh? Vabbé, dopo aver letto questo articolo potrete erudire gli amici anche su questo gioco), titolo gestionale in cui dovrete cimentarvi con la fondazione e la gestione di un’intera città. Ecco, ora va meglio e siamo tutti più sereni.