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CoD: Modern Warfare, provato Gunfight alla Gamescom 2019 con ray tracing

Siamo tornati a provare una delle modalità multiplayer del prossimo Call of Duty: Modern Warfare, Gunfight. Un gameplay serrato, due contro due, che guadagna nuove vette di realismo grazie al supporto al ray tracing in tempo reale su PC

PROVATO di Pierpaolo Greco   —   20/08/2019
Call of Duty: Modern Warfare
Call of Duty: Modern Warfare
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La Gamescom 2019 è stata teatro di un corposo evento organizzato da NVIDIA per mostrare a un ristretto numero di giornalisti la forza bruta della sua linea di schede video GeForce RTX 2000 concentrandosi in particolar modo sul ray tracing in tempo reale. All'interno di una sorta di loft industriale, abbiamo infatti potuto mettere le mani su una manciata di demo di alcuni dei videogiochi più importanti che si apprestano a raggiungere il mercato (o l'hanno già fatto) tra la fine di quest'anno e l'inizio del prossimo. Tutti giocabili rigorosamente ed esclusivamente su PC con una build misteriosa ma su cui spiccava una NVIDIA GeForce RTX 2080 Ti. Uno di questi titoli era CoD: Modern Warfare, il protagonista di questa breve anteprima, che abbiamo potuto rivedere nuovamente nel suo comparto multiplayer. Purtroppo non c'è stata l'opportunità di mettere le mani sulla campagna single player, per questa dovremo probabilmente attendere ancora qualcosa e accontentarci dell'articolo scritto da Francesco all'E3 di quest'anno, ma nel frattempo ci siamo potuti consolare con un paio di match serratissimi a Gunfight, la modalità multiplayer annunciata e mostrata qualche settimana fa che prevede rapidi scontri due contro due con la premiazione del primo team che raggiunge le sei vittorie.

Call Of Duty Modern Warfare 02

É ovvio, quasi scontato, che un upgrade tecnico di grande spessore come il ray tracing in tempo reale potrà dare il meglio di se durante l'avventura single player, là dove il rendering può essere spinto al massimo senza dover tenere conto di latenza, tick rate e presenza contemporanea di più giocatori, ma possiamo già dire che, rispetto a quanto avveniva in passato, la forza bruta di questa nuova generazione di schede video permette ormai di avere ottimi risultati grafici anche quando si passa all'inevitabile downgrade del comparto multiplayer. E con Call of Duty: Modern Warfare ci siamo trovati davanti proprio a un valido esponente di questa nuova filosofia.

Cos’è Gunfight?

Prima di entrare nel dettaglio della prova, qualche ulteriore informazione su Gunfight è d'obbligo, anche solo per rinfrescarvi la memoria. Come dicevamo poco sopra Gunfight è una delle nuove modalità multiplayer presenti nel CoD realizzato da Infinity Ward. Due squadre da due giocatori si scontrano all'interno di mappe molto piccole, generalmente con un design simmetrico che non avvantaggi mai la posizione di respawn e con un qualche nucleo centrale che alteri la geometria a specchio e permetta un focus delle sparatorie durante gli ultimi istanti del match.

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Non c'è respawn: una volta morti si può soltanto osservare il resto della partita e sperare che il proprio compagno sopravvissuto possa ribaltare le sorti del round. Il primo team che arriva a 6 vittorie si porta a casa la partita. Questa modalità ha però alcune particolarità rispetto alla norma: innanzitutto ogni round prevede che i quattro giocatori ricevano un armamentario uguale ma casuale. Questo significa che talvolta si può iniziare con una pistola, altre volte con un fucile a pompa, oppure con svariate tipologie di mitragliatrici. Cambiano anche gli accessori, in particolare i mirini, e ovviamente i gadget con tutte le armi da lancio previste nel gioco, comprese molotov e mine di prossimità. Di conseguenza ogni round può essere molto diverso dal precedente e richiede di essere affrontato con fulminei cambi di tattica: a seconda dell'arma che capita in quella partita può ad esempio essere più utile separarsi dal proprio compagno per provare a prendere gli avversari alle spalle, oppure concentrare il fuoco stando spalla a spalla nella speranza di creare una barriera di proiettili invalicabile. Ovviamente il primo che riesce a colpire il nemico ha un grandissimo vantaggio perché il time to kill rimane quello tipicamente rapido della serie. C'è anche un'altra variabile: i match durano 40 secondi, scaduti i quali parte una sorta di tempo supplementare di altri 10 secondi che i team possono sfruttare per tentare di conquistare una bandiera che appare in mezzo alla mappa oppure per far fuori l'altro team. Scaduti anche questi secondi, si potrà finire in parità solo ed esclusivamente se tutti e due i team hanno lo stesso numero di giocatori ancora in vita e con la stessa quantità di energia residua, altrimenti il punto sarà dato alla squadra messa meglio.

Call Of Duty Modern Warfare 01

La nostra prova

La nostra prova è consistita di due diverse partite, entrambe in una variante al buio della mappa King. Non è un caso che lo sviluppatore abbia optato proprio per questa soluzione: il ray tracing attivabile al volo mostrava con forza come la gestione delle luci subisse un drastico cambiamento con questa tecnica di rendering abilitata proprio attraverso la costante contrapposizione di luci e ombre. Il livello è infatti al chiuso, in una sorta di campo di addestramento con container e una piccola fortificazione centrale su due livelli. A illuminare il tutto ci sono alcuni riflettori posti sul perimetro e le luci all'interno dei container stessi. Grazie al ray tracing l'illuminazione diventa estremamente più realistica in termini di diffusione dei raggi, le ombre sui personaggi si ammorbidiscono e le zone non direttamente colpite dalle luci offrono dei ripari più credibili dove non ci si trova completamente al buio, ma si può essere più facilmente visti da un occhio attento. A tutto questo si aggiungono i lampi causati dall'esplosione dei proiettili che, insieme ai mirini laser, possono evidenziare il posizionamento degli avversari. Ci sono poi quei classici effetti di riflessione e rifrazione sulle parti umide del terreno che contribuiscono a dare un ulteriore senso di realismo al tutto. Ci sarà comunque modo di tornare ad analizzare nel dettaglio l'uso delle RTX in CoD: Modern Warfare, visto che il gioco supporterà il ray tracing al lancio, previsto per il 25 ottobre, ma è probabile che già la beta del 19 settembre implementi queste librerie.

Volendo tirare una riga sull'uso del ray tracing in CoD: Modern Warfare, pur rimanendo assolutamente curiosi di vederlo in azione nella campagna single player, possiamo ritenerci più che soddisfatti anche in merito alla sua implementazione nel multiplayer. Da quel poco che abbiamo visto e giocato infatti, avere questo rendering attivo nel multigiocatore riesce a compensare a dovere il classico downgrade che accompagna solitamente la componente PvP dei Call of Duty.

CERTEZZE

  • Gunfight sembra offrire il bilanciamento perfetto tra frenesia e tattica
  • Interessante l'idea di offrire delle varianti della stessa mappa
  • Il ray tracing offre un ulteriore strato di realismo al comparto estetico del gioco

DUBBI

  • Ci piacerebbe vedere e provare la campagna single player con tutte le feature grafiche attive
  • E su console cosa possiamo aspettarci graficamente?