Crusader Kings 3 di Paradox Interactive è uno strategico atipico che per essere spiegato può essere solo raccontato, perché mettersi a fare il solito elenco di caratteristiche sarebbe semplicemente inutile e non gli renderebbe giustizia. Se vogliamo, raccontare il gameplay è anche l'unico modo per cercare di far capire come mai possiamo considerarlo uno dei giochi dell'anno, nonostante la ripidissima curva di apprendimento che potrebbe far desistere più di un giocatore. Del resto stiamo parlando di una serie che non ha mai preteso di fare presa sugli appassionati degli action, per così dire, e anche i titoli precedenti erano alquanto complessi da padroneggiare, quindi c'è poco da stare a recriminare da questo punto di vista.
Una storia
Recentemente Paradox Interactive ha rilasciato un aggiornamento di Crusader Kings 3 che aggiunge il cosiddetto Ruler Designer, ossia un editor di regnanti con cui avviare una dinastia. Di come funziona abbiamo avuto modo di parlare ampiamente in uno speciale dedicato, quindi non torneremo sopra le singole funzioni, ma ci concentreremo sui risultati, che sono quantomai interessanti. In uno dei nostri esperimenti abbiamo deciso di creare un re bruttino, ma estremamente sadico, nonché fortemente religioso. Un moralista che ama torturare gli ospiti delle sue prigioni, ma che costruisce chiese ogni volta che può. A parte che il Papa ha apprezzato tantissimo il nostro fervore, mandandoci doni e titoli in quantità, per forzare il sistema abbiamo provato a creare un pattern comportamentale malatissimo per il nostro sovrano, finendo per crescere un vero e proprio serial killer. Attratto in modo folle dalle donne, non sopporta di doverci fare sesso e, dopo averle sposate, le uccide.
Può funzionare? Ossia: il sistema di gioco ci consentirà di caratterizzarlo in questo modo? Nonostante l'aspetto non proprio piacente, non è stato difficile farlo sposare e, usando gli strumenti a nostra disposizione, non è stato nemmeno troppo difficile organizzare gli omicidi post coito. Certo, dopo qualche anno di matrimoni con delitto lo abbiamo reso completamente pazzo (ma amatissimo dal Papa, ribadiamolo) ed è morto senza eredi, ma poco importa se siamo riusciti a dimostrare ancora una volta la versatilità di Crusader Kings 3 e di come le sue meccaniche possano essere piegate per assumere una vera e propria funzione narrativa, rispondendo in modo naturale alle sollecitazioni immaginative del giocatore, accompagnandolo nelle sue elucubrazioni. Naturalmente l'esempio fatto è davvero estremo, ma dovrebbe farvi capire di come si possa pensare una partita di Crusader Kings 3 ben al di là degli obiettivi fissati dal gioco. Se vogliamo questa è anche la vera bellezza del videogioco come medium: non raccontare una storia al giocatore, ma dargli gli strumenti per interagirci e manipolarla, rendendola significativa per il solo fatto di essere possibile in mezzo ad altre infinite storie.
Descrizione generale
Immaginiamo che chi non conosce Crusader Kings 3 possa essersi perso per strada, quindi cerchiamo di spiegarlo a grandi linee. Fondamentalmente è uno strategico in cui l'obiettivo principale è far prosperare la propria dinastia, conquistando territori, stringendo alleanze, appoggiando o osteggiando religioni e cercando di fare felice la propria popolazione. La difficoltà del gioco varia a seconda di alcuni fattori legati al regno selezionato: estensione del territorio controllato, numero di eredi, risorse a disposizione, rapporti con i leader vicini e altri ancora. Avviata la partita, il giocatore è libero di scegliere come farla procedere, pur dovendo sottostare ad alcuni obiettivi di massima e pur dovendo tenere sempre in considerazione le caratteristiche del suo regnante e del suo regno. Tra mappa e interfaccia, il giocatore capisce presto di trovarsi di fronte a una complessissima simulazione politica, economica e militare cui non è facilissimo avvicinarsi. Volendo c'è un tutorial che svela le meccaniche base, ma il consiglio è quello di andarsi a vedere le partite degli altri su vari siti di video sharing se si vuole avere un aiuto concreto su cosa fare e come farlo. Per non lasciare il giocatore a se stesso, Crusader Kings 3 offre anche un'enciclopedia interna ricca di dettagli e rimandi, che può aiutare nel caso si sia rimasti arenati.
Un mondo di possibilità
Se vogliamo, la prima cosa da fare per entrare nello spirito del gioco è quella di capire che i regnanti sono dei semplici umani, con i loro pregi e i loro difetti, e che molte delle decisioni che prenderemo andranno a influire direttamente sulla loro vita e sulla loro salute psico-fisica. A parte questo, ci sono davvero moltissime opzioni da sperimentare, tra l'uso dell'intelligence, la gestione della corte, la creazione e l'ampliamento dell'esercito e i lati strettamente più personali della storia. In Crusader Kings III i matrimoni sono un atto politico ed economico, le guerre non sono sempre ciò che sembrano e la religione è qualcosa per cui combattere e morire, al punto magari di arrivare a mangiarsi il Papa dalla contentezza (chissà che digestivo ha utilizzato).
Peccato che un gioco così profondo e articolato non sia stato selezionato per ambire a ricevere premi prestigiosi come il GOTY dei The Game Awards 2020. Non avrebbe davvero disdegnato, pur non appartenendo ai generi più attraenti per le masse o a quelli più chiacchierati dalla stampa. Avveleneremo tutta la nostra redaz... pardon, corte, per il dispiacere.