DayZ sceglie un'ambientazione invernale, quasi artica, per la sua espansione Frostline puntando a un pubblico di appassionati di sopravvivenza alla ricerca di un'esperienza davvero ardua. Dopo averla provata sui server di anteprima (quindi a popolazione piuttosto ridotta) siamo rimasti perplessi da alcune scelte, stupiti da altre e delusi da altre ancora.
In un panorama così affollato come quello dei survival, DayZ si è ritagliato la sua nicchia di giocatori che, da anni, non accennano ad annoiarsi. Questo vuol dire che l'espansione va analizzata sotto due lenti distinte: quella del veterano e quella del potenziale novizio che, davanti a un'iniezione di nuovi contenuti, potrebbe essere invogliato a dare al gioco una possibilità.
In entrambi i casi c'è di che essere contenti e di che restare delusi perché, forti anche del loro zoccolo duro di utenti, gli sviluppatori non sono andati a intervenire su alcuni problemi storici come la registrazione dei colpi o la qualità di alcuni asset e non hanno nemmeno implementato un percorso di introduzione alle varie meccaniche per chi non mastica i survival.
Un catalogo di nuovi giocattoli
La prima e più importante novità di Frostline è l'introduzione di una nuova mappa ambientata tra il permafrost dell'ex Unione Sovietica. Appena siamo riusciti a trovare una cartina ci siamo resi conto della grandezza di questa nuova ambientazione. La nuova mappa è grande 83 chilometri quadrati, ma almeno il 70% di questa superficie è composta da acqua che separa una serie di isole.
Quello che gli sviluppatori hanno fatto è stato puntare più in alto in quelli che in gergo vengono chiamati "set pieces" ovvero le varie località in cui ambientare il proprio gameplay survival. C'è una gigantesca miniera di carbone con tanto di titanica scavatrice, porti pieni di navi, stazioni radio in stile sovietico, oleodotti e raffinerie, a cui si affiancano i soliti villaggi e complessi industriali a cui la serie ci ha abituato.
Le foreste di Sakhal, questo il nome dell'arcipelago, sono popolate anche da nuova e più potente fauna con i lupi che quasi abbattono in un colpo chi si fa cogliere alla sprovvista. A controbilanciare ci sono però i conigli, ottimi per rimpinguare la barra del cibo. L'arcipelago, dal punto di vista survival, è l'ambiente più inospitale del gioco perché bisogna gestire in modo molto più oculato la temperatura oltre al cibo e ai soliti altri parametri. Le primissime ore di ogni personaggio, infatti, le abbiamo dedicate alla ricerca di un indumento capace di proteggerci per non morire congelati.
Dover gestire diversi pericoli in più sarà ottimo per i veterani di DayZ che già dominano con facilità gli altri contenuti del gioco. Questo perché il livello di difficoltà di Frostline è dettato da una scarsità ancora maggiore di risorse. Noi abbiamo visto un singolo proiettile per il fucile a pompa in quasi tre ore di gioco e, quando l'abbiamo usato, siamo stati circondati e sbranati dagli infetti. L'artico sovietico non perdona, soprattutto se è pieno di zombie.
Fatica a entrare, fatica a restare
Detto in parole povere, se siete uno di quei giocatori che non ha mai smesso di dedicarsi al suo impero post apocalittico in DayZ, questa espansione è piena di nuovi contenuti che vanno ben oltre l'ambientazione (le nuove malattie, ad esempio, fanno paura anche ai meglio equipaggiati) capaci di rimescolare a sufficienza le carte per garantire molti altri mesi di sopravvivenza a tema ex URSS.
Se, invece, appartenete alla categoria di appassionati dei survival che ha abbandonato DayZ, le buone notizie finiscono qui. Se ancora ricordate il motivo per cui avete smesso di giocare, allora è molto probabile che la causa del vostro abbandono non sia ancora stata risolta. Il gioco, infatti, ha diversi problemi non solo con la qualità degli asset, a cui si può facilmente soprassedere, ma anche con il funzionamento di diverse attività chiave.
Innanzitutto, DayZ resta un'esperienza che, in solitaria, può essere monotona. Ogni cosa è davvero distante da ogni altra e il movimento è lento e noioso. In Frostline questa cosa è ancora più evidente perché diverse porzioni di territorio sono solo un prato congelato marrone. In secondo luogo, i nemici controllati dall'intelligenza artificiale hanno una hitbox per la rilevazione dei colpi molto strana per quanto riguarda le armi corpo a corpo, praticamente due colpi su tre non vanno a segno.
Infine, la maggior parte delle interazioni che avrete con gli altri giocatori, a meno di giocare in gruppo, non saranno delle migliori. Essendo un gioco PvP, anche l'espansione soffrirà, inevitabilmente, delle tendenze della community del gioco principale, attualmente non tra le più accoglienti del panorama online. Se a tutto questo aggiungiamo l'assenza pressoché totale di un esperienza per guidare i nuovi giocatori, allora otteniamo un gioco in cui è difficile entrare ed è difficile restare a meno di non investirci veramente tanto tempo.
La nostra esperienza in compagnia di Frostline non è stata brutta. L'adrenalina scorre quando si è inseguiti da quattro infetti e in tasca c'è solo una lattina di cibo per gatti. Ritrovarsi al freddo senza una giacca, invece, mette pressione e la vacuità degli ambienti si trasforma da mancanza a tecnica di immersione in un ambiente veramente ostile. Il problema è che questi momenti sono spesso distanti tra di loro e hanno intermezzi di camminata infiniti o infetti che non prendono i colpi che devono.
Per godersi Frostline bisogna essere avvezzi alle mancanze che DayZ ha da sempre e che non ha intenzione di risolvere. I nuovi contenuti, a livello di armi, scenari, fauna e oggetti realizzabili, ci sono, ma non fanno nulla per attirare il nuovo giocatore o anche solo invitare chi ha abbandonato a fare ritorno nell'apocalisse zombie di Bohemia Interactive. Chi, invece, è appassionato e non ha mai lasciato il gioco, si ritroverà in un nuovo parco divertimenti pieno di nuovi giocattoli da provare.
DayZ Frostline è un'espansione per veri appassionati. È piena di cose da fare per chi mastica non solo il genere survival, ma la ricetta di Bohemia Interactive. Ci sono nuovi animali, armi, risorse, una mappa enorme (anche se con molta acqua) e scenari pieni di mistero che vi aspettano. Se, invece, non avete mai provato questo gioco, Frostline non fa nulla, soprattutto se siete da soli, per accogliervi o spiegarvi cosa fare o come farlo. Se, invece, avete abbandonato DayZ per motivi tecnici, questo non è il momento di tornare perché i problemi del gioco originale restano da sistemare. Chi l'ha lasciato per mancanza di contenuti, invece, potrebbe trovare in Frostline una piacevole boccata d'aria fresca.
CERTEZZE
- Tanti nuovi contenuti
- La mappa ha un bel tema
- La nuova fauna fa paura
DUBBI
- Ancora qualche problema tecnico evidente
- Quasi completamente inaccessibile ai novizi