Diario del Capitano
L'attesa è stata lunga, ma finalmente ci siamo: da ieri è disponibile in Giappone, per tutte le console, Soul Calibur 2. Gli intrepidi importers amanti dei picchiaduro riceveranno oggi o al massimo domani la propria copia del gioco e già impazzano sul web e sui forum le discussioni su quale delle tre versioni sia, tecnicamente ma non solo, la migliore. Il dilemma però è un altro. Ovvero, riuscirà Soul Calibur 2 a rinverdire i fasti e ad essere all'altezza del, forse irraggiungibile, predecessore? L'eredità sulle spalle di SC2 è di quelle che definire gravose è dir poco: il primo Soul Calibur, uscito su Dreamcast nell'agosto del 1999, è uno dei rarissimi titoli davvero perfetti. Di quelli da 40/40 su Famitsu Weekly e lodi sperticate da parte dell'intera critica videoludica mondiale, senza eccezioni. Giocabilità e longevità stellari, è pressochè infinito in multiplayer, unite a una realizzazione tecnico-artistica capace ancora oggi di ammaliare, grazie soprattutto alle incredibili animazioni dei lottatori, davvero fuori parametro. La fiducia nel capace team Namco è tanta, ma in questi casi è davvero facile sbagliare. Tanto più che stiamo parlando di un progetto multipiattaforma, e non dedicato a una singola console. Per il momento, insomma, faccio come San Tommaso: nonostante i primi pareri comparsi sul web siano più che positivi, voglio toccare con mano. Per ora temo che SC2 possa non essere un degno sequel di cotanto predecessore. Sarò felicissimo di essere smentito.
Approfitto del Diario per segnalare un altro importante evento. Esce oggi anche in Italia il Game Boy Advance SP, l'ultima meraviglia tascabile Nintendo. Noi di Multiplayer festeggiamo l'evento con un corposissimo specialone di ben quattro pagine. Imperdibile.
Mauro Fanelli, responsabile editoriale area console.