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Dragon Ball Z: Kakarot alla Gamescom. Provati gli altri personaggi giocabili!

Alla Gamescom di Colonia abbiamo potuto nuovamente provare Dragon Ball Z: Kakarot dei Cyberconnect, ma stavolta non nei panni di Goku...

PROVATO di Aligi Comandini   —   21/08/2019
Dragon Ball Z: Kakarot
Dragon Ball Z: Kakarot
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Si vociferava ormai da tempo della presenza di personaggi giocabili al di fuori di Goku nel nuovo action GDR dei Cyberconnect, nonostante il nome "Kakarot" lasciasse presagire una storia incentrata esclusivamente sulle vicende del Saiyan più famoso dell'universo. Alla Gamescom è però arrivata l'ultima conferma ufficiale della presenza nel gioco di altri tre personaggi giocabili oltre a lui: Vegeta, Piccolo e Gohan. In occasione della fiera, dunque, la software house nipponica ha pensato bene di far testare ai giornalisti presenti una nuova build del loro gioco, nei panni proprio del figlio del protagonista della leggendaria saga di Toriyama. Non abbiamo affrontato però una nuova sessione esplorativa, né una battaglia secondaria... a sfidarci abbiamo infatti trovato Perfect Cell in persona, pronto a farci rivivere uno degli scontri più memorabili del manga. Vediamo come è andata.

Puoi farcela, Gohan!

La fase giocata, invero, non era particolarmente longeva (e infatti ad accompagnarla c'era la stessa build dell'E3, leggermente ripulita), ma è stata un'ottima idea mettere in campo a Colonia un momento così importante della campagna, così da zittire un po' delle critiche iniziali e far brillare su un palco internazionale le qualità migliori del titolo. E va detto: quando si tratta di scene d'intermezzo e spettacolarità è difficile trovare rivali per la casa giapponese a cui dobbiamo Asura's Wrath, tanto che se non fosse per la mostruosa abilità con il Cel Shading degli Arc System dimostrata in DragonBall FighterZ, questo gioco non avrebbe assolutamente sfidanti nella riproposizione diretta delle battaglie più iconiche del battle shonen numero uno. L'unica critica fattibile ai filmati di Kakarot infatti riguarda le proporzioni dei personaggi: non è facile mantenerle naturali quando si utilizza uno stile anime, e laddove gli Arc System rimaneggiavano manualmente certe fasi frame dopo frame per evitare strane espressioni, il lavoro di Cyberconnect ci è parso meno certosino, ma complessivamente altrettanto potente, per via di una regia perfetta e della solita gestione fantastica dei tempi.

Dragon Ball Z Kakarot 9

Se comunque eravamo certi che rivedere Cell sparato nello spazio da una kamehameha in salsa Cyberconnect sarebbe stato assolutamente fantastico, non altrettanto solide erano le nostre certezze legate al gameplay: la prima demo di Kakarot ci aveva lasciati freddini nonostante un'ottima boss fight, per via di una parte free roaming piuttosto ripetitiva e apparentemente poco ispirata, pertanto avevamo bisogno di vedere i reali muscoli della produzione durante la fiera tedesca. Fortunatamente, la battaglia sopracitata (di cui peraltro abbiamo potuto affrontare solo l'ultima fase, saltando tutte le altre) si è difesa egregiamente, grazie ancora una volta a un notevole cambio di prospettiva capace di differenziare Kakarot dagli altri titoli legati a Dragon Ball in circolazione. Quando si combatte contro un boss principale, dopotutto, le meccaniche cambiano in modo pesante, e l'esperienza si allontana da quella del tipico picchiaduro 3D con targeting, per avvicinarsi parzialmente a un Danmaku (titoli prevalentemente asiatici, dove si schivano dozzine di proiettili per non soccombere). Non è tutto qui, però.

Lo scontro con Cell si è pur sempre dimostrato ben più complesso rispetto a quello con Raditz (dove al di fuori di un paio di fasi dove era necessario schivare dei laser roteanti e di qualche spettacolare scontro supersonico, si combatteva contro un avversario non così diverso da un mob potenziato): i pattern del mostruoso combattente perfetto si sono rivelati ben più variegati del previsto, e ci hanno costretto non solo a movimenti improvvisi e a parate obbligatorie, ma anche ad utilizzare specifiche tecniche per arginare i suoi poteri. Per fare un esempio, durante una moltiplicazione seguita da vari raggi energetici, ci siamo trovati a dover sfruttare uno specifico attacco speciale di Gohan in grado di colpire più bersagli in pochi secondi e di fermare l'assalto nemico. Pare che molti boss richiederanno questo genere di azioni, e che quindi risulterà importante decidere quali poteri utilizzare in ogni singola battaglia primaria.

Dragon Ball Z Kakarot 1

Unico problema: ancora come queste skill verranno acquisite e selezionate non è chiaro, e i Cyberconnect non hanno elaborato nel dettaglio nemmeno nell'intervista che ha seguito la nostra prova diretta. Più chiari invece sono stati gli sviluppatori sulla crescita dei personaggi - che pare sarà direttamente correlata all'avanzamento della storia per quanto riguarda i livelli, ma dipenderà in larga parte dal cibo e dagli oggetti raccolti durante il free roaming nel caso delle statistiche - e sull'uso dei "personaggi aiutante", con questi ultimi che attiveranno le loro abilità casualmente il più delle volte, ma metteranno a disposizione anche attacchi combinati attivabili durante specifiche fasi dei combattimenti (una delle scene mostrava Krillin eseguire un'onda energetica in combinazione con Goku, ad esempio). Ci siamo comunque nel complesso divertiti parecchio durante la prova, e speriamo vivamente che gli altri scontri presenti durante la campagna sappiano mantenere questa qualità, magari accompagnati da quest secondarie più variegate del previsto e da qualche chicca inaspettata.

Dragon Ball Z: Kakarot dà ancora una volta sfoggio del talento registico dei Cyberconnect, e per i fan di Toriyama sarà a dir poco fantastico rivivere le battaglie storiche del manga al massimo della loro potenza scenica. La demo provata ci ha divertito non poco, e le nuove informazioni trapelate dagli sviluppatori a Colonia sono quantomai interessanti; restano però ancora tutti i dubbi legati alle fasi esplorative e alle quest secondarie. Non resta che attendere una build più completa, per farsi un'idea chiara del ritmo di gioco, e della qualità complessiva dei contenuti.

CERTEZZE

  • Scene d'intermezzo assolutamente spettacolari, in pieno stile Cyberconnect
  • Boss spassosi, dai pattern variegati

DUBBI

  • La varietà delle quest secondarie e delle fasi free roaming va ancora valutata a dovere
  • Alcuni degli elementi legati allo sviluppo dei protagonisti rimangono poco chiari