Pubblicato per GameCube nel 2003, Final Fantasy: Crystal Chronicles ha compiuto 17 anni proprio in questi giorni. Oltre a essere stato uno dei primissimi spin-off della famosa serie Square Enix, è stato anche il primo titolo a uscire per una console Nintendo dopo Final Fantasy VI, datato 1994. All'epoca, giocare online su console non era facile e veloce come oggi, e GameCube con le sue quattro porte integrate per altrettanti controller (o Game Boy Advance, in questo caso) si prestava benissimo al couch play e al multigiocatore in locale. Crystal Chronicles - il primo di una serie che sarebbe diventata più tradizionale col tempo - puntava tantissimo sulla modalità per quattro giocatori, e forse è per questo che Square Enix ha deciso di riesumarlo, rimasterizzarlo e proporlo su molteplici piattaforme in una versione riveduta e corretta, pensata per i giocatori del 2020.
Che cos'è Crystal Chronicles?
È importante sottolineare con forza che Final Fantasy: Crystal Chronicles non è un Final Fantasy tradizionale. Pur essendo ambientato in un mondo fantastico e medievaleggiante che richiama a più non posso il mythos dei primi Final Fantasy attraverso la ricorrenza di creature, magie ed elementi chiave, il titolo Square Enix del 2003 è un gioco fortemente improntato sul multiplayer e per questo motivo non racconta una storia particolarmente brillante: la trama infatti segue le vicissitudini di una carovana di eroi - il protagonista lo creiamo e personalizziamo su misura a inizio partita, scegliendo tra quattro razze - che gira per il mondo in cerca della mirra, una sostanza distillata da rari alberi che permette di alimentare i cristalli che proteggono gli insediamenti dal miasma, una tossina mortale diffusasi mille anni prima in seguito allo schianto di un meteorite. Ovviamente nelle nostre peregrinazioni incontreremo altre carovane, alcune più ben disposte di altre, e scopriremo i segreti dietro il miasma che ci spingeranno a combattere per salvare il mondo.
Un'altra importante precisazione da fare riguarda il genere cui appartiene Final Fantasy: Crystal Chronicles. Sebbene oggi esistano diversi Final Fantasy che si allontanano dalle dinamiche a turni dei primissimi titoli nella serie, nel 2003 la natura action RPG del titolo Square Enix era un po' più innovativa. A metà tra un gioco di ruolo e un hack'n'slash, Crystal Chronicles si gioca in tempo reale, controllando direttamente il nostro avatar che impugna un'arma diversa a seconda della razza selezionata alla creazione: i Clavat usano spada e scudo, i Selkie la racchetta, gli Yuke i martelli e i Lilty la lancia. Premendo il pulsante di attacco a ripetizione si inanellano le combo e tenendolo premuto si esegue un attacco speciale più potente. Anche le capacità difensive cambiano a seconda della razza, con i Clavat che, ovviamente, possono alzare lo scudo o i Selkie, per esempio, che possono schivare con una capriola all'indietro.
Ogni razza è più o meno portata per il combattimento in mischia o a distanza e pure per la magia, che funziona in modo abbastanza diverso dal solito: tenendo premuto l'apposito tasto si sposta un cerchio che fa da mirino e, contemporaneamente, mostra agli altri giocatori il punto in cui si vuole lanciare l'incantesimo. In questo modo, gli altri giocatori possono partecipare al lancio con magie o attacchi speciali che risulteranno in una combinazione più potente.
L'iter è quindi abbastanza lineare: dopo aver visitato un insediamento e aver sbloccato un nuovo dungeon, ci si reca nella mappa in questione e si esplora sconfiggendo i nemici e risolvendo i rompicapi ambientali che conducono allo scontro col boss di turno. Sconfitto il boss e ottenuta la mirra, si torna in città e si ricomincia la procedura col prossimo obiettivo. C'è tuttavia una meccanica importante che bisogna tenere da conto, rappresentata dal Calice, un manufatto che proietta un alone protettivo tutto intorno e consente ai giocatori di sopravvivere al Miasma. In modalità single player è Mog il Moogle a portare il Calice per noi, ma in modalità multiplayer questo incarico toccherà a un giocatore per volta, mentre gli altri lo proteggeranno dai nemici. Naturalmente non completerete i dungeon solo per la mirra e la gloria, ma anche per i bottini contenuti nei forzieri e posseduti dai nemici: manufatti da equipaggiare per migliorare le statistiche, materiali e schemi da riportare in città e consegnare al fabbro per ottenere nuovi consumabili o equipaggiamenti. Stiamo pur sempre parlando di un RPG!
Le novità della Remastered Edition
Quando Final Fantasy: Crystal Chronicles Remastered Edition uscirà il 27 agosto, i giocatori scopriranno di poter scaricare due versioni del software. Una di esse, chiamata Lite, è sostanzialmente una specie di "versione demo" che permette di giocare il prologo e i primi tre dungeon completamente gratis, ma anche una buona parte dei contenuti successivi insieme ai giocatori che possiedono la versione completa... a prescindere dalla piattaforma su cui stanno giocando. Questa edizione di Crystal Chronicles sarà infatti non solo multipiattaforma, ma anche cross-platform, dunque gli utenti PlayStation 4 o Switch potranno fare gruppo coi possessori delle versioni per sistemi mobile grazie a una robusta infrastruttura online. "Abbiamo capito che la modalità cooperativa era una delle caratteristiche più amate del gioco originale," ha detto il director Ryoma Araki. "Speriamo che sia i nuovi giocatori sia i vecchi fan non vedano l'ora di creare nuovi ricordi insieme in questa avventura."
Ovviamente questa Remastered Edition è stata arricchita di contenuti proprio per incentivare i vecchi fan - che dopo diciassette anni sono vecchi per davvero! - a tornare nei dungeon a caccia di mirra. Oltre alla grafica rimasterizzata in alta risoluzione, Square Enix ha ben pensato non solo di rimasterizzare la colonna sonora, ma anche di doppiare completamente i dialoghi in giapponese e in inglese per rendere la storia più coinvolgente. "Oggi il doppiaggio è diventato un elemento cardine se si vuole stabilire un legame più profondo col mondo di gioco, perciò abbiamo dovuto necessariamente implementarlo nella Remastered Edition," ha spiegato Araki. Avendo assunto alcuni doppiatori di anime famosi per l'edizione giapponese, Araki ha addirittura consigliato di impostare la lingua nipponica per godersi la loro interpretazione: a suo dire, alcuni personaggi risalteranno molto di più nella storia, dandole quel tocco di classe che potrebbe renderla più accattivante rispetto al 2003.
Non è la sola cosa che Araki e il suo team hanno migliorato, ovviamente. Tra le novità più eclatanti spicca il sistema Mimic, che permetterà ai giocatori di assumere l'aspetto di alcuni personaggi importanti nella storia anche dopo che avranno fatto la loro parte e ce li saremo lasciati alle spalle. Square Enix ha poi rivisto il sistema di controllo e ritoccato la meccanica di lancio degli incantesimi per renderla più intuitiva e, soprattutto, compatibile col gameplay online, durante il quale potrebbe essere impossibile comunicare a voce le proprie intenzioni ai compagni di battaglia. La nuova interfaccia suggerisce più chiaramente i tempi di lancio delle magie, così che anche gli altri giocatori possano partecipare alla cosiddetta fusione di incantesimi e abilità.
Infine, spiccano i nuovi contenuti veri e propri, che Araki chiama molto semplicemente "endgame dungeon". Sembra che siano almeno tredici, divisi in tre livelli di difficoltà. "L'ultimo rappresenterà una vera sfida anche se avrete potenziato al massimo i vostri personaggi e raccolto i migliori equipaggiamenti in circolazione," ha anticipato Araki. "In questi dungeon sarà più facile trovare gli oggetti e gli schemi inediti che abbiamo inventato per la Remastered Edition: vi consigliamo di fabbricarli prima di avventurarvi nel dungeon più difficile di tutti... anche se potreste volerci provare subito, magari per capire fin dove potete arrivare con la vostra sola abilità!" Siamo curiosi di scoprire che nemici, puzzle e boss, soprattutto, il team di Araki si è inventato per questi dungeon speciali: sarebbe divertente affrontare nemici o personaggi provenienti dagli ultimi Final Fantasy, quelli usciti dopo Crystal Chronicles nei diciassette anni appena trascorsi. A fine mese scopriremo che cosa ci aspetta e se il titolo Square Enix è ancora un divertente hack'n'slash per tutte le età.
Final Fantasy: Crystal Chronicles Remastered Edition potrebbe essere un'ottima occasione per scoprire una serie spin-off che non circola da un bel po' di tempo, approfittando di tutti i grandi e piccoli miglioramenti che Square Enix ha implementato per l'occasione. Stiamo comunque parlando di un gioco di diciassette anni fa che potrebbe non essere invecchiato benissimo, ma in questo senso la versione Lite da scaricare gratuitamente rappresenta un modo perfetto per attirare i curiosi.
CERTEZZE
- Modalità multigiocatore online e cross-platform
- Una robusta quantità di contenuti aggiuntivi
- Vari miglioramenti alla grafica, alle musiche e al gameplay
DUBBI
- È pur sempre un titolo di 17 anni fa... il gameplay sarà invecchiato bene?
- Cosa ci aspetta nei dungeon finali inediti?
- La narrativa blanda potrebbe deludere i fan dei Final Fantasy tradizionali