Annunciato durante i The Game Awards 2020, FIST (stilizzato in F.I.S.T.) - che sta per Forged in Shadow Torch - è un metroidvania sviluppato da Ti Games che ha per protagonista un coniglio antropomorfo di nome Rayton. Nel corso dell'ultimo State of Play, abbiamo visto un nuovo trailer e abbiamo scoperto che uscirà su PlayStation 4 e PlayStation 5 il prossimo 7 settembre. Lo ammettiamo, le vibrazioni che abbiamo percepito guardando il gameplay di FIST ci hanno ricordato Hollow Knight: con lo splendido metroidvania 2D di Team Cherry, il titolo Ti Games condivide lo scorrimento orizzontale, l'azione frenetica e un level design impegnativo che mette alla prova i riflessi e la creatività del giocatore. Cerchiamo di fare il punto su tutto quello che sappiamo.
Rayton il coniglio
"Quando abbiamo cominciato a immaginare il mondo di FIST volevamo che il protagonista fosse umano, ma poi ci siamo resi conto che nessun personaggio umano sarebbe stato universalmente accettato quanto un animale". Con queste parole, Yang Xiang, che rappresenta il business development presso Ti Games, ha spiegato le ragioni che hanno condotto alla creazione di Rayton, il protagonista del gioco. È un ruolo chiave che può determinare il successo di un marchio, e più si azzecca un design iconico, maggiori sono le possibilità che resti impresso nella memoria dei giocatori. "Un coniglio dalle lunghe orecchie è molto più riconoscibile di un gatto o un cane", ha spiegato Xiang. "E soprattutto si tende a credere che i conigli siano creature indifese, vulnerabili. Nel momento in cui fai di un coniglio il silenzioso veterano di guerra che brandisce un gigantesco pugno meccanico, si verifica un corto circuito memorabile".
Non sappiamo molto della trama di FIST. Sembra che Rayton dovrà affrontare le insidie di Torch City per chiudere un conto rimasto in sospeso e salvare un suo ex commilitone. Sei anni prima il nostro protagonista ha combattuto in una guerra che ancora lo tormenta e Ti Games ha scelto come arma il braccio meccanico che originariamente apparteneva al suo esoscheletro di combattimento per un motivo molto specifico. "Rayton brandisce un pugno anziché due perché questa forma asimmetrica e imperfetta rappresenta il trauma che ha vissuto combattendo e perdendo la guerra", ha spiegato Xiang. "Inoltre abbiamo pensato a un pugno piuttosto che a una spada perché, oltre a essere un'arma molto più violenta e aggressiva, è anche spropositatamente più grande del protagonista". Il mondo dieselpunk di FIST sarà popolato da animali antropomorfi che aiuteranno Rayton a superare i mille ostacoli che lo separano dal suo obiettivo e che impareremo a conoscere nelle cinematiche d'intermezzo che raccontano la storia del gioco.
Tre armi per combattere
Il sistema di combattimento tutto azione di FIST ricorda quello di un picchiaduro, se non altro perché il nostro protagonista può inanellare una serie di combo a terra e in aria, mischiandole con svariati attacchi speciali che Ti Games ha progettato non solo perché danneggino i nemici, ma anche perché spostino Rayton nello spazio. Il giocatore può quindi sfruttare mosse speciali come il poderoso montante infuocato per infliggere tantissimi danni a un bersaglio sotto attacco, e contemporaneamente per sfruttarne l'elevazione e raggiungere piattaforme altrimenti inaccessibili. I nemici si dividono in due categorie principali: ci sono quelli normali, che possono dare qualche noia ma che vanno giù con una catena di colpi ben assestata, e poi ci sono quelli élite, che invece sono molto più impegnativi e combattono come veri e propri miniboss. Alcuni élite mostrati nei trailer possono scagliare enormi lame rotanti o girare su sé stessi come trottole inarrestabili che possono eliminare Rayton in un attimo.
Il nostro coniglio, tuttavia, non possiede alcuna abilità difensiva. Non può proteggersi dagli attacchi, per intenderci, e mitigare i danni; può fare affidamento solo sulla sua agilità e sulle sue abilità motorie, ma anche su una sorta di parata istantanea che si si adopera muovendo la levetta nella direzione da cui proviene un eventuale attacco, un po' come succede in alcuni picchiaduro. Via via che si prosegue nel gioco, Rayton acquisisce nuove abilità come lo scatto aereo e il doppio salto, che sono abbastanza tradizionale per il genere e che andranno usate di concerto per superare alcuni passaggi platform particolarmente intricati. La componente posizionale rientra anche nei due moduli che sostituiscono il pugno è che il giocatore imparerà a scambiare al volo persino durante le combo. Sono, in sostanza, armi alternative che non servono solo a combattere.
La trivella, per esempio, è un'arma estremamente lenta ma potentissima, in grado di infliggere tantissimi danni soprattutto quando Rayton usa l'attacco speciale che lo trasforma in una specie di proiettile umano. Allo stesso tempo, il nostro peloso protagonista può usare l'arma come le pale di un mini elicottero per sollevarsi in aria o rallentare una caduta. La frusta, invece, è meno potente del pugno o della trivella, ma può infliggere danni a distanza e, soprattutto, può afferrare i nemici per attrarli a Rayton oppure per sfruttarli come appiglio: oscillando da un nemico all'altro, il giocatore può superare passaggi pericolosissimi e raggiungere piattaforme distanti che magari nascondono un segreto o qualche collezionabile.
Mescolando armi e abilità di spostamento, il sistema di combattimento di FIST diventa una parte integrante del level design che consente ai giocatori di sbizzarrirsi mentre sconfiggono i nemici robotici ed esplorano l'intricata mappa di Torch City. Bisogna tuttavia capire quanto si diversificherà l'esperienza, se manterrà cioè un'impostazione similare dall'inizio alla fine o se i ragazzi di Ti Games hanno costruito una buona varietà di situazioni. I trailer, in effetti, mostrano una brevissima sequenza sottomarina in cui Rayton combatte quello che probabilmente è un boss in una scena che ci ha ricordato tantissimo i cosiddetti sparatutto "bullet hell", tanto era piena di proiettili e raffiche che bisognava schivare scivolando negli stretti spazi tra di essi. Non sappiamo quanto saranno frequenti questi scambi di genere, o se si tratta di un caso isolato nell'intero gioco, ma non vediamo l'ora di scoprirlo quando FIST uscirà a settembre: potrebbe essere un vero gioiellino.
FIST: Forged in Shadow Torch potrebbe essere un ottimo metroidvania. Certo il sistema di combattimento che mescola tre armi e vari abilità sembra molto interessante, e le scelte artistiche, come il coniglio antropomorfo afflitto da disordine da stress post traumatico per protagonista, appaiono davvero ispirate. Se il level design e la narrativa sapranno essere all'altezza di queste premesse, FIST potrebbe diventare un titolo da tenere assolutamente d'occhio.
CERTEZZE
- Il sistema di combattimento simil picchiaduro ha ottime potenzialità
- La direzione artistica poggia su basi solide e accattivanti
DUBBI
- Varietà di situazioni e level design da verificare
- Alcuni nemici sembrano essere vere spugne