God Eater 3 è l'ultimo episodio della serie di giochi di caccia creata per PSP da Bandai Namco, che arriva su PC e PlayStation 4 con il primo capitolo pensato direttamente per le console domestiche. Ve ne parliamo nella nostra video recensione.
L'ambientazione può contare su un suggestivo scenario post-apocalittico. Qui l'umanità è stata decimata dalla diffusione delle misteriose Oracle Cell, molecole energetiche che divorano tutto ciò che incontrano e assumono la forma di enormi creature chiamate Aragami. Costretti a rifugiarsi fra le mura di città fortificate, i sopravvissuti hanno trovato nei God Eater l'unica arma in grado di affrontare questi mostri. Si tratta di speciali guerrieri compatibili con le Oracle Cell, che nel processo di trasformazione vengono legati a grosse armi ad alta tecnologia.
La situazione del mondo in God Eater 3 assume però contorni ancora più inquietanti. La comparsa di nubi velenose e Aragami più potenti ha infatti spinto la razza umana a creare i God Eater Adattabili, giovani guerrieri in grado di resistere al veleno e che vengono costretti a vivere in una condizione di schiavitù totale. La storia, che segue proprio le vicende di un gruppo di questa nuova generazione di soldati, parte così da basi molto solide e accattivanti. Tuttavia vira presto sui soliti stereotipi, soprattutto per i personaggi, finendo per risultare godibile ma non molto coinvolgente.
Le novità del gameplay puntano invece a dare più ritmo agli scontri e a velocizzare i movimenti. Il nuovo attacco caricato, per esempio, permette di proiettarsi rapidamente verso il bersaglio dopo averlo agganciato, accorciando le distanze in un instante anche per impedire al mostro di fuggire; il "morso" al volo, invece, trasforma il God Arc in fauci molto più rapidamente e, nonostante così infligga meno danni, rende in pratica obsoleto il lungo processo di trasformazione completa.
Scegliendo un'arma bilanciata si riesce insomma a essere molto efficaci sul campo di battaglia, portando a termine gli scontri più complessi nel giro di pochi minuti. La difficoltà di God Eater 3 è più bassa rispetto ai precedenti episodi, anche grazie all'efficacia dei compagni controllati dall'intelligenza artificiale. La longevità si attesta così sulle venti ore se si lasciano da parte molte missioni secondarie.
Il sistema di controllo rimane invece macchinoso, poco personalizzabile e ancora troppo legato ai controlli originali per PSP. Oltre a un gameplay piuttosto datato c'è poi un evidente problema strutturale, visto che le circa cento missioni disponibili, fra principali e secondarie, si svolgono tutte negli stessi sei o sette scenari. Queste ambientazioni sono ampie ma generiche, prive di elementi interattivi, e finiscono per essere troppo spesso slegate dalla narrazione. Anche le battaglie si risolvono rapidamente, e così tutto l'impianto assume i connotati di un espediente per aumentare la durata del gioco. In questo modo si affrontano sempre gli stessi nemici, nonostante un roster di mostri più ricco e variegato rispetto al secondo capitolo.
God Eater 3 include una modalità multiplayer cooperativa che si presenta in due differenti forme. Da una parte la cooperativa standard a quattro giocatori. Dall'altra gli assalti, incarichi speciali dove fino a otto giocatori collaborano per eliminare un Aragami particolarmente forte entro un tempo limite e portare a casa ricompense più ricche del normale. Entrambe le opzioni funzionano bene, nonostante qualche piccolo problema di latenza, forse dovuto al paese di origine degli altri utenti.
La natura datata di God Eater 3 si estende anche al comparto tecnico. Gli Aragami sono l'elemento meglio realizzato della grafica, insieme a un paio di scene d'intermezzo animate in modo perfetto. I personaggi, invece, mantengono un aspetto generico e cedono a un fan service spesso gratuito. Su PlayStation 4 Pro è anche possibile selezionare due differenti modalità, 4K o 1080p, ma le differenze si limitano a uno fluidità leggermente migliore in Full HD.
La data di uscita di God Eater 3 è fissata per l'8 febbraio 2019 su PC e PlayStation 4. Per saperne di più vi invitiamo a leggere la nostra recensione completa.