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God of War Ragnarok, l'analisi del trailer dello State of Play

Sony ha chiuso il suo ultimo State of Play con una gradita sorpresa, un trailer dedicato alla storia di God of War Ragnarok: ecco la nostra serena analisi.

SPECIALE di Tommaso Pugliese   —   14/09/2022
God of War Ragnarok
God of War Ragnarok
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Se ne parlava senza molta convinzione, e invece alla fine i rumor si sono rivelati veri: God of War Ragnarok è stato mostrato nuovamente durante l'ultimo State of Play con un trailer dedicato alla storia del gioco, ai suoi personaggi e alle sue affascinanti ambientazioni.

Un ulteriore sguardo all'atteso action adventure sviluppato da Santa Monica Studio, finora presentato al pubblico in maniera sorprendentemente centellinata, specie considerando che l'uscita su PS5 e PS4 è ormai dietro l'angolo: mancano poche settimane al 9 novembre, quando potremo mettere le mani sulla nuova missione di Kratos e Atreus.

Dunque, cosa si è visto esattamente? Ecco la nostra analisi del trailer dello State of Play di God of War Ragnarok.

Il trailer

God of War Ragnarok, Kratos e Tyr
God of War Ragnarok, Kratos e Tyr

"Tutti abbiamo dei segreti", dice Atreus all'inizio del video. "A volte è l'unico modo per proteggere chi amiamo", continua, mentre si vede suo padre Kratos che depone letteralmente le armi: prima le iconiche Lame del Caos, poi l'ascia del Leviatano. Nella scena successiva l'ex dio della guerra taglia la corda che imprigiona Tyr, il suo omologo nella mitologia norrena, che lo aiuterà a portare a termine una nuova missione. Quale, esattamente?

C'è ovviamente della diffidenza: "So chi sei, assassino degli dei", dice Tyr. "Che cosa volete da me? È un dio della guerra quello che cercate?" Le sequenze successive mostrano Kratos che combatte un nemico e Tyr che ne trascina il cadavere: ci saranno interazioni fra i personaggi e il nuovo compagno di viaggio si rivelerà fondamentale per trovare la strada giusta. Verso dove? Anche questa domanda, per il momento, non ha una risposta.

"Tu non vuoi davvero la guerra, vero, Kratos?", sentiamo dire a Mimir. "Tutto quel sangue sulle tue mani e su quelle del tuo ragazzo?" A questo punto le immagini indugiano sul rapporto con Atreus, che dopo il finale di God of War è ovviamente divenuto più complesso: il ragazzo non sa bene quale sia la sua vera natura e a cosa sia davvero destinato. Nasconde qualcosa al padre, ma gli dice che deve fidarsi di lui.

Il legame dei due protagonisti è cambiato nuovamente, a quanto pare, e se da un lato Kratos esprime senza mezzi termini i propri timori circa l'incolumità del figlio, quest'ultimo è in qualche modo convinto di sapere come muoversi e di poter in questo modo proteggere suo padre. Ma davvero il Fantasma di Sparta ha bisogno di qualcuno che lo protegga?

God of War Ragnarok, Kratos e Atreus uno di fronte all'altro
God of War Ragnarok, Kratos e Atreus uno di fronte all'altro

Forse sì, a giudicare dalle sequenze di combattimento successive, in cui Kratos viene scagliato in aria con violenza dalle Valchirie per poi affrontare numerosi altri nemici: un gigantesco mostro quadrupede, soldati di vario genere, un cavaliere armato di una lunga spada, un mostruoso alligatore (con l'aiuto di Atreus) e infine una creatura composta unicamente da magma incandescente.

Durante questi scontri si sente la voce di Odino che dice: "Che cosa ne puoi sapere tu della divinità? Ti è capitato che qualcuno ti abbia mai venerato? O mai rivolto le sue preghiere? Riesci almeno a immaginare quel genere di amore? No! Non ti interessa nessun altro a parte te stesso. A parte il mostro che uccide senza alcun motivo."

God of War Ragnarok, Kratos
God of War Ragnarok, Kratos

In God of War Ragnarok ci sarà insomma spazio per l'introspezione del protagonista, mentre il filmato continua e mostra una rocambolesca fuga, una frenetica corsa a bordo di una slitta sulla neve, Kratos e Atreus in preda alle correnti oceaniche e infine la calma di una sequenza in cui il ragazzo scocca una freccia verso il sole, comandando a un lupo (Skoll?) di aprire uno "squarcio" nel giorno per far calare la notte, mentre l'altro lupo (Hati?) rimane al suo fianco.

A questo punto assistiamo a una carrellata dei meravigliosi scenari del gioco, che culmina con lo scontro più atteso: Kratos e Thor che si lanciano contro le rispettive armi magiche. "Il fato ti vincola se tu lo permetti. Fa' quello che è necessario, non perché è scritto: noi creeremo il nostro destino." E il trailer di God of War Ragnarok si chiude nella maniera migliore possibile.

Analisi

God of War Ragnarok, lo scontro fra Kratos e Thor
God of War Ragnarok, lo scontro fra Kratos e Thor

La formula del nuovo capitolo della serie targata Santa Monica Studio riprende quanto visto nel 2018, con un entusiasmante mix di narrazione cinematografica, fasi esplorative e combattimenti che si arricchirà di nuovi personaggi di grande spessore, sia per quanto concerne i possibili alleati di Kratos e Atreus, sia per quanto concerne i loro avversari.

Il compito del trailer era quello di offrirci un assaggio della storia di Ragnarok, e gli sviluppatori che lo hanno preparato sapevano decisamente il fatto loro. Dopo la conclusione di God of War, era esattamente questo lo scenario che ci aspettavamo, con il rapporto fra padre e figlio che compie un ulteriore passo in avanti nella direzione della maturità e della consapevolezza.

God of War Ragnarok, Kratos e Atreus si guardano le spalle a vicenda
God of War Ragnarok, Kratos e Atreus si guardano le spalle a vicenda

Il doppiaggio in italiano contribuisce in maniera importante al coinvolgimento e alle atmosfere, così come la grafica indubbiamente migliorata per quanto concerne personaggi e ambientazioni; dopodiché è chiaro che servirà una verifica in chiave strutturale e meccanica al fine di comprendere quanto e se sia cambiata l'esperienza di gioco rispetto a quattro anni fa. Immaginiamo che gli autori siano partiti da quel finale per arricchire ulteriormente il gameplay, vedi anche la presenza simultanea del Leviatano e delle Lame del Caos, ma le novità più rilevanti non sono ancora state rivelate.

Nella realtà dei fatti, considerata la straordinaria qualità del prodotto, anche un semplice "more of the same" andrebbe più che bene. Tuttavia siamo certi che Santa Monica Studio non si accontenterà di svolgere il proverbiale compitino e anzi proverà a stupirci ancora e ancora, mettendo sul piatto elementi inediti in grado di conferire a questo nuovo capitolo una sua precisa personalità. E non vediamo l'ora di scoprirla.