Pochi giochi possono vantare una storia tormentata al livello di Granblue Fantasy: Relink. Presentato in pompa magna addirittura nel lontano 2016 come Granblue Fantasy Project Re: Link, doveva inizialmente venir sviluppato in collaborazione con PlatinumGames, ma a un certo punto, senza particolari spiegazioni, il progetto è passato del tutto in mano a Cygames, solo per poi sparire per un bel po' dai riflettori e ricomparire in una veste molto diversa da quella presentata originalmente. Difficile dire cosa sia accaduto al gioco in questo lasso di tempo, fatto sta che negli ultimi anni sembrava esser stato rivoluzionato - ed essere diventato molto più lento rispetto all'incarnazione iniziale - solo per poi tornare gradualmente ad assomigliare al concept originale.
Noi avevamo avuto l'occasione di vederlo in anticipo rispetto alla primissima presentazione ufficiale, grazie a un estratto che mostrava un boss a quei tempi ancora incompleto (mancavano persino varie texture, per intenderci), ma che sembrava già in larga parte affrontabile. Immaginate quindi la nostra sorpresa quando, dopo esser volati a Londra per una presentazione ufficiale, abbiamo rivisto quello stesso boss in forma molto più rifinita nell'ultimo trailer svelato. Considerando le vicissitudini del titolo, eravamo convinti che buona parte delle sue idee iniziali fossero state scartate e invece sembrano ancora tutte lì, tanto che il director, Yasuyuki Kaji, è passato da PlatinumGames a Cygames proprio per portare avanti senza sbalzi il piano iniziale (almeno stando a quanto ci ha detto lui stesso).
Non sappiamo quali siano le ragioni per il lungo periodo di gestazione, tuttavia una cosa è certa: volevamo provare Granblue Fantasy: Relink il più possibile per capire se si trattasse o meno di un action degno di attenzione. La demo disponibile sul posto, purtroppo, era molto limitata, ma almeno ora ci siamo fatti un'idea di cosa ci aspetta.
Ritorno tra i cieli
Relink è un progetto inizialmente nato con la chiara intenzione di diffondere il marchio Granblue anche in occidente. Il noto gacha è infatti molto popolare in Asia, ma da noi non ha mai attecchito allo stesso livello, e il suo spinoff action ha sempre dato l'impressione di voler rappresentare un'introduzione all'universo creato da Cygames per chiunque non fosse interessato ai titoli mobile. Probabilmente è proprio per questo motivo che il gioco sembra riproporre per l'ennesima volta la storia dell'incontro tra Gran/Djeeta e Lyria prima di partire per la ricerca della misteriosa isola di Estalucia. Difficile dire se ci saranno particolari variazioni sul tema, ma ci aspettiamo comunque una narrativa comprensibile anche dai neofiti, nonostante sia basata su eventi preesistenti nella saga; se non altro, sono confermati molti personaggi giocabili, tra cui Katalina, Rackam, Gran, Eugen, Rosetta, Charlotta, e svariati altri.
Il fulcro della trama sembrano essere le Primal Beast, enormi e potentissime bestie evocabili da Lyria, che qui però saranno in molti casi anche i boss incontrati. Impossibile al momento dire se il loro utilizzo verrà permesso durante la campagna in qualche modo (plausibile possano diventare mosse finali di qualche tipo), ma se non altro la loro varietà dovrebbe garantire battaglie piuttosto diversificate mentre si esplorano le varie isole fluttuanti del mondo.
La presenza di personaggi multipli comunque non è una chicca pensata solo per far apprezzare il loro design: il gioco è chiaramente in larga parte costruito sul loro utilizzo. Si combatte, infatti, con un gruppo di quattro guerrieri a scelta (probabilmente fissi in alcune specifiche fasi della trama), tre dei quali sono utilizzabili da altri giocatori o guidati dall'intelligenza artificiale. In solitaria non sembra esserci modo di cambiare personaggio durante gli scontri, però è confermato che sarà possibile passare dall'uno all'altro fuori dalle battaglie, pertanto non si verrà limitati all'uso di un solo eroe per missione. Le meccaniche sembrano in gran parte calcolate attorno alla cooperativa, dato che non paiono esserci né modi di controllare le tendenze dell'IA, né di dare ordini precisi. L'idea di fondo, comunque, pare esser quella di offrire un sistema di combattimento molto intuitivo, la cui complessità risiede più nella diversificazione dei personaggi e nelle loro meccaniche interne che nella tecnicità delle manovre.
G team
Per capirci meglio, la demo permetteva di utilizzare un discreto numero di personaggi e ognuno vantava quattro manovre attive, combinazioni basilari e, di norma, almeno una meccanica unica piuttosto significativa. Charlotta, ad esempio, aveva a disposizione abilità di supporto e poderosi attacchi improvvisi, oltre alla possibilità di eseguire speciali manovre aeree dopo un salto; Siegfried, invece, era segnalato come un personaggio per esperti, data la necessità di eseguire gli attacchi delle combinazioni con uno specifico tempismo per poter chiudere la serie di colpi con bordate potenziate.
In generale? Abbiamo trovato tutto incredibilmente facile da utilizzare. Al di fuori del già citato Siegfried, che richiedeva qualche calcolo in più per fare danni efficaci, parte degli altri personaggi utilizzati disponeva di combo davvero immediate (semplici serie di colpi leggeri e pesanti, senza particolari mutamenti), poteri dalle caratteristiche chiare, e di un'ottima schivata capace di arginare quasi ogni manovra offensiva dei nemici. L'elemento più complesso di Relink sembra risiedere nell'uso combinato dei poteri, dato che a forza di combattere si riempiono sia una barra degli attacchi link, che un indicatore delle Skybound Arts (praticamente delle supermosse che fanno danni enormi); il secondo una volta riempito permette anche se accompagnati dall'IA di eseguire in serie tutte le super del gruppo (a patto che ognuno abbia abbastanza barra per farlo), laddove invece per gli attacchi link il sistema è parso più complicato, e legato a colpi combinati capaci di interrompere all'improvviso certe animazioni. Si tratta in entrambi i casi, ad ogni modo, di meccaniche che andranno esplorate per lo più in cooperativa, perché la CPU le usa abbastanza in automatico senza particolare tattica, mentre giocando con amici è possibile calcolare il loro utilizzo nei momenti di vulnerabilità dei nemici, massimizzandone l'efficacia.
Detto ciò, la battaglia da noi affrontata non era niente di speciale: abbiamo ripulito lo schermo da una manciata di mostri dotati di resistenza quasi nulla, e poi combattuto contro un paio di boss più impegnativi. Salvo particolari stravolgimenti, comunque, il lavoro di Cygames sarà un action molto scenico e cristallino, lontano dalla stratificazione dei migliori esponenti del genere come i Devil May Cry o i Bayonetta.
Ci sono ancora molti elementi da esaminare, va detto: durante la presentazione è stato confermato un ramo delle abilità, che dovrebbe permettere ad ogni personaggio di usare poteri aggiuntivi e variare la propria build in base alle necessità; inoltre non ci sorprenderebbe se saltasse fuori qualche altra meccanica avanzata che non è stata ancora approfondita durante la demo. Difficile infine fare critiche sul comparto tecnico, dato che lo stile è notevole, le animazioni ci sono parse ottime, e i valori produttivi sono chiaramente elevati. A Cygames le risorse non mancano, questo è certo.
La demo provata di Granblue Fantasy: Relink non era certo delle più sostanziose e ci ha dato solo un assaggio del sistema di combattimento. Quanto visto, però, sembra esser pensato per offrire un'esperienza semplice e intuitiva, costruita più attorno alla varietà di personaggi disponibili che non alla profondità effettiva delle meccaniche. Una scelta comprensibile da parte degli sviluppatori, ma che porta gran parte della qualità dell'esperienza a dipendere dalla campagna e dalle battaglie offerte. Insomma, non abbiamo visto abbastanza per azzardare un'analisi, ma non sembra il caso di aspettarsi un gioco incredibilmente tecnico e stratificato. Dovremo aspettare il lancio per vedere se Granblue Fantasy: Relink sarà in grado di sorprenderci o soffrirà il peso del suo tormentato sviluppo.
CERTEZZE
- Sistema di combattimento immediato e molto spettacolare
- Valori produttivi elevati
DUBBI
- Le meccaniche di gioco sembrano abbastanza basilari
- Sappiamo ancora troppo poco della campagna e di ciò che offre