C'è stato un tempo lontano nel quale il nome di Hearthstone campeggiava in cima a qualunque termometro dell'interesse del pubblico. Gli streamer del gioco di carte di Blizzard Entertainment non conoscevano rivali, i tornei radunavano centinaia di migliaia di appassionati, ma soprattutto ciascuna espansione annunciata spingeva il pubblico a inseguire ogni singola carta svelata, nella speranza di scoprire che la propria classe preferita sarebbe finalmente tornata a dominare la scalata della "Ladder" mondiale.
Lo straordinario exploit del lancio, le vette toccate da Un'Goro, l'età dell'oro dei creatori di contenuti: in questa lunga e tortuosa montagna russa l'influenza di Hearthstone si è fatta tale e tanta da convincere altri colossi del mercato a estrarre dal cilindro esperienze analoghe. Ci ha provato Bethesda Softworks per mezzo del suo The Elder Scrolls: Legends, ci ha provato Riot Games attraverso Legends of Runeterra, eppure nessuno è mai riuscito a replicare gli straordinari traguardi raggiunti dalla squadra di Blizzard Entertainment allora guidata da Ben Brode.
Ironicamente, l'unico a farcela è stato lo stesso Ben Brode, ma lo ha fatto dalle parti di Marvel Snap, progetto al quale si è dedicato dopo aver abbandonato la compagnia di Irvine, lasciando le diverse anime di Hearthstone in balia di un destino incerto. Se la modalità Battaglia vive tutt'ora di fiammate di popolarità che riportano il card game di Azeroth sulla bocca di tutti, la componente cosiddetta "Standard", ovvero le partite competitive che sfruttano le carte pubblicate nelle ultime espansioni, sembrano aver raggiunto una pigra stabilità che fatica a conoscere picchi di sorta.
Proprio per questa ragione, il team di Hearthstone ha preso la decisione senza precedenti di mettere sul piatto speciali pacchetti da oltre 50 carte per risolvere uno dei principali problemi dell'opera: la difficoltà a mettersi in pari con le collezioni dei giocatori della prima ora. La deriva di maggior successo, d'altra parte, è senza dubbio quella di Battlegrounds: ecco tutto quello che abbiamo scoperto sulla nuova modalità Duo e sull'espansione Maleterre di Hearthstone direttamente alla BlizzCon 2023.
Buste di Recupero e Resa dei Conti nelle Maleterre
Prima ancora di parlare della nuova espansione, è necessario soffermarsi sulle Buste di Recupero, un cambiamento che si può tranquillamente definire epocale dal momento che mira a risolvere una delle problematiche che maggiormente hanno piagato la crescita di Hearthstone nel lungo periodo, ovvero la difficoltà, ma soprattutto il costo, che qualsiasi nuovo giocatore deve affrontare per poter attaccare la componente competitiva. Inutile girarci troppo attorno: giocare a Standard - la variante competitiva di Hearthstone legata solo alle espansioni più recenti - richiede un esborso monetario proibitivo e costanti investimenti per rimanere al passo con i nuovi contenuti, esattamente come accade in giochi di carte tradizionali come Magic: The Gathering. Proprio per questa ragione, gli sviluppatori hanno pensato di inserire le Buste di Recupero, pacchetti speciali che contengono da un minimo di 10 a un massimo di 50 carte - a seconda della grandezza della collezione di chi le apre - di tutte le espansioni che fanno parte della selezione Standard.
Ciò, in concreto, significa che tramite le Buste di Recupero, attualmente ottenibili tramite Pre-Order e altri metodi ancora non specificati - tanto i nuovi giocatori quanto coloro che hanno abbandonato Hearthstone potranno ricevere botte da 50 carte alla volta per racimolare una collezione adatta a tentare la scalata della Ladder. Evidentemente, il Team 5 si è finalmente reso conto di quanto fosse complesso, faticoso e costoso approcciare l'esperienza per i nuovi giocatori; un fattore, questo, che nel corso degli anni ha portato all'abbandono numerosi creatori di contenuti nonché irrimediabilmente azzoppato l'apparato esport del progetto.
La seconda parte dell'operazione di recupero dei giocatori "fuggiti" risiede nelle mani dell'espansione Resa dei Conti nelle Maleterre, contenuto a tema "far west" che trasforma Reno Jackson e Elise Cercastelle nei protagonisti di un piccolo spin off spaghetti western volenteroso di aggiungere nuove meccaniche, di rispolverarne di vecchie e di cambiare l'approccio stesso alla costruzione del proprio mazzo. Ciò, tuttavia, non significa che i dubbi che avvolgono la moderna struttura dell'opera siano svaniti in una nube di fumo, come dimostrato dalla prima nuova funzionalità introdotta, una meccanica ancora una volta saldamente ancorata al discusso elemento randomico.
Le carte dotate della dicitura Mano Lesta guadagnano infatti effetti aggiuntivi se vengono giocate nel turno esatto in cui vengono pescate: un fattore, questo, che trasforma il top-deck, ovvero la pescata che in sé rappresenta l'incarnazione stessa del caos controllato che regola i giochi di carte, in un istante ancor più incisivo. Anche la seconda parola chiave inedita è radicata nell'elemento casuale: le carte dotate di Dissotterra consentono infatti di estrarre dal terreno un tesoro casuale, ovvero una serie di carte uniche che si possono ottenere solo in questa maniera e che si presentano di "livello" maggiore per ogni tesoro dissotterrato. L'ultima grande novità risiede in una coppia di meccaniche che impattano ciascuna su metà esatta del roster di classi: mentre i Cittadini sono servitori leggendari che consentono alle rispettive classi di Dissotterrare tesori altrettanto leggendari, i Fuorilegge - come già accaduto nel passato di Hearthstone - guadagnano potentissimi effetti aggiuntivi se inseriti in un mazzo composto esclusivamente da singole copie delle carte.
Duo di Battaglia
Gran parte del successo recente di Hearthstone - al netto di una modalità Standard da tempo sottotono - risiede in Battlegrounds, meravigliosa modalità "strategica" che come un potentissimo colpo di defibrillatore ha rivitalizzato il gioco di carte di Blizzard. La Battaglia è una variante dell'opera che ha vissuto di alti e bassi: ci sono stati momenti - ad esempio con l'introduzione degli Amici - in cui è stata in grado di riportare temporaneamente Hearthstone in vetta a tutte le classifiche di riferimento, mentre in altre occasioni - per esempio nel corso degli ultimi mesi - ha fatto registrare un poderoso calo nella conta degli appassionati.
Alla BlizzCon 2023 abbiamo potuto provare la più grande novità introdotta da Blizzard nei confini di Battlegrounds, ovvero l'inedita modalità Duo, una variante cooperativa che aggiunge tonnellate di stratificazione. Come funziona? È semplicissimo: in Duo di Battaglia si gioca in coppia, condividendo le riserve di salute con il compagno del caso e soprattutto affrontando altre coppie di avversari in una sorta di partite tag-team al cardiopalma. Ciò significa che, in fase di combattimento, sarà necessario distruggere prima l'intera "board" di un giocatore e poi tutta la squadra del relativo compagno, in modo tale da vincere il round e infliggere danni al pool di punti vita condivisi dal Duo rivale.
Al primo sguardo le differenze rispetto a una partita tradizionale sono quasi impercettibili: il match inizia come sempre dalla fase di acquisto, consentendo di comprare e vendere minion in attesa del proprio turno sul campo. La grande differenza risiede tuttavia nel portale visibile sul fianco del tabellone, che quando cliccato permette di osservare lo stato generale del compagno di squadra, di studiare la situazione e, se necessario, di agire conseguenza. È possibile, infatti, acquistare un minion e invece di schierarlo immediatamente sul campo decidere spedirlo all'interno del portale al costo di una moneta d'oro, in modo tale da consegnarlo direttamente nella mano del compagno magari per fargli completare una tripla in anticipo sui tempi o per sfruttare sinergie particolarmente efficaci.
Si tratta dunque di una modalità fortemente tecnica e votata alla pura cooperazione, decisamente più intricata rispetto alla variante classica. Proprio per questa ragione, Blizzard ha deciso di sviluppare un vasto sistema di ping che consente di comunicare al meglio al fine di segnalarsi vicendevolmente particolari carte o di richiedere di acquistare minion specifici, in sostanza eseguendo strategie complesse senza la necessità di connettersi a una chiamata vocale. Le possibilità sono davvero illimitate, perché le sinergie non si limitano ai soli minion ma traggono fortissimo impatto dai poteri unici degli eroi e dall'intera fase d'acquisto, realizzando concerti di meccaniche impossibili da replicare vivendo l'esperienza in singolo. L'intero sistema si riesce a padroneggiare in pochi secondi, ma serve grandissima esperienza per poterlo sfruttare al meglio: la profondità è tale e tanta che non vediamo l'ora di vederla a disposizione dei giocatori più forti al mondo.
Il futuro di Hearthstone
Leggere il futuro di Hearthstone resta un'operazione estremamente difficile: Resa dei Conti nelle Maleterre rimane in tutto e per tutto una classica espansione, non diversa da quelle che nel corso degli ultimi anni si sono silenziosamente susseguite sulle sponde del gioco di carte; gran parte della responsabilità in questa piccola "operazione di soccorso" è caricata sulle spalle delle Buste di Recupero, che hanno l'ingrato compito di convincere le orde di appassionati ormai lontane a gettarsi nuovamente nella variante Standard. A fare la differenza, probabilmente, sarà il modo in cui Blizzard sceglierà di integrare questi pacchetti speciali: se dovessero rivelarsi unicamente un semplice sistema di monetizzazione aggiuntivo, sarebbe difficile immaginare una vera rinascita.
Discorso diverso per quanto riguarda il Duo di Battaglia: questa deviazione dal classico Battlegrounds, oltre a svecchiare la formula e impilare nuovi strati di profondità, ha tutte le carte in regola per dar vita a un'inedita variante cooperativa e competitiva di Hearthstone, magari a un intero circuito di tornei. L'idea funziona, il sistema di ping è efficace, le possibilità sono letteralmente illimitate, ma per vedere il meccanismo ufficialmente operativo dovremo attendere il 2024. Sarà un innesto sufficiente per riportare finalmente l'offerta di Hearthstone sulla cresta dell'onda?
Il futuro di Hearthstone passa da una fitta operazione di salvataggio orchestrata dagli artisti di Blizzard Entertainment. L'espansione Resa dei Conti nelle Maleterre non rappresenta certo una rivoluzione, ma l'introduzione delle Buste di Recupero potrebbe abbattere i costi proibitivi dell'esperienza al punto tale da convincere molti appassionati a tornare sulle sponde dei duelli Standard. A brillare di luce propria è invece la modalità Duo di Battaglia, una splendida variazione co-op sul tema della celebre Battlegrounds. Per il momento, non siamo riusciti a trovarle un singolo difetto: che sia proprio il carburante che serve per riportare Hearthstone in vetta al settore?
CERTEZZE
- Duo di Battaglia è una variante geniale e ben realizzata
- La profondità e le meccaniche co-op premiano esport e intrattenimento
- Le Buste di Recupero sembrano abbattere molto i costi di Hearthstone
DUBBI
- Resa dei Conti nelle Maleterre sarà solo una buona espansione?
- Le Buste di Recupero saranno solo delle nuove buste da comprare?