È passato esattamente un anno da quando SEGA, con un'inaspettata sorpresa, ha annunciato Hyenas, il nuovo progetto di Creative Assembly, team arcinoto in tutto il mondo per la serie Total War, ma anche per aver realizzato alcuni titoli appartenenti a tutt'altro genere, come il mai abbastanza celebrato Alien: Isolation.
Si trattò di una sorpresa perché mai nessuno si sarebbe aspettato uno sparatutto multiplayer così colorato, vivace e anomalo nel suo gameplay, in un momento storico così complesso per i game as a service (GaaS per gli amici), realizzato da una software house sicuramente nota per i suoi strategici, ma che ha sempre faticato ad avere successo nei suoi tentativi di sfondare in altri generi. A quell'annuncio non ha fatto seguito chissà quale campagna di comunicazione, tantomeno una distribuzione costante di nuovi contenuti e dettagli sul progetto che, anzi, è rimasto talmente avvolto nel mistero.
In occasione della fiera tedesca infatti, publisher e sviluppatore hanno scelto di portare un quantitativo enorme di postazioni per far finalmente giocare la nuova proprietà intellettuale, offrendo esattamente i medesimi contenuti che sarà possibile provare anche nella beta pubblica a partire dal 31 agosto, esclusivamente su PC. Infatti, anche se per una questione tecnica e di supporto non sarà testabile su console, una volta lanciato sul mercato Hyenas dovrebbe raggiungere anche PS4, PS5, Xbox One e Series X|S. Non utilizziamo a caso il condizionale visto che lo stesso sviluppatore, nel corso dell'intervista che pubblicheremo nei prossimi giorni, non ha nascosto di avere le idee poco chiare in merito alle versioni che concretamente raggiungeranno i giocatori. E lo stesso vale per il modello di business che verrà adottato o per la data di uscita.
Insomma, Hyenas è un videogioco che naviga a vista e che sta cercando di sfruttare nel migliore dei modi questi momenti di incontro con il pubblico, per definire meglio il suo stile di gioco e raccogliere tutta una serie di statistiche ed esperienze concrete che potranno aiutare Creative Assembly a dare una forma più chiara e definita al suo visionario progetto.
Tutto questo però non sta a significare che Hyenas sia un cantiere aperto, un'esperienza senza né capo né coda o con un gameplay poco definito, sporco o poco ottimizzato. Tutto il contrario.
Uno shooter multiplayer che rompe gli schemi
Cerchiamo subito di dissipare tutta una serie di dubbi: Hyenas è uno sparatutto in prima persona votato al multiplayer che amalgama una serie di meccaniche che provengono dai più popolari esponenti che è possibile trovare sul mercato. Entrando nel concreto, in ogni match si gareggia in squadre composte da tre giocatori per un totale di cinque diversi team, ovvero 15 giocatori complessivi. Ma c'è una svolta. All'interno delle mappe non troveremo infatti solo avversari umani: ci sono anche mercenari controllati dall'intelligenza artificiale, molto simili a quelli che abbiamo visto in titoli come Battlefield e Titanfall. Questi PNG non sono dei semplici bersagli, della carne da cannone buona solo a raccogliere un po' di esperienza e loot, ma al contrario, offrono molta varietà visto che alcuni sono fortemente corazzati, mentre altri hanno tattiche e abilità diverse come per esempio la capacità di volare, rendendo il campo di battaglia estremamente dinamico.
Il vero cuore della partita, il suo scopo, è la caccia al "merchandising": oggetti di valore disseminati per la mappa che andranno prima scovati e poi raccolti dopo aver sfondato le difese e superato sistemi di sicurezza come delle porte corazzate che necessitano di essere aperte con attrezzi speciali e dopo un lungo periodo di attesa. Una volta raccolto abbastanza loot e aver raggiunto il valore richiesto dal match, nella mappa si sbloccherà una zona di estrazione che dovrà chiaramente essere raggiunta e mantenuta per un certo quantitativo di tempo per poter fuggire con tutto il malloppo. Ma attenzione, perché come avviene in tutti gli extraction shooter, gli avversari possono rubare in un attimo il proprio bottino aprendo la strada a tutta una serie di strategie e tattiche con cui è possibile ribaltare le sorti del match fino all'ultimo secondo.
Tra l'altro il gioco è anche particolarmente generoso con le meccaniche di rinascita, così da aumentare sensibilmente la longevità dei team in partita. Innanzitutto è possibile resuscitare i propri compagni di squadra atterrati fintanto che non vengono colpiti a morte mentre sono indifesi e, trascorso abbastanza tempo sotto copertura, è addirittura possibile effettuare una sorta di auto-respawn. E anche se ci si trova nella situazione in cui tutti i membri del team sono stati definitivamente uccisi, tranne uno, il sopravvissuto può dirigersi verso una delle stazioni di clonazione per riportare in partita l'intera squadra dopo pochi secondi di attesa.
Tutta questa serie di variazioni sul tema degli shooter multiplayer rende Hyenas un'esperienza particolarmente profonda e sicuramente complessa al primo impatto, ma allo stesso tempo lascia aperta la strada a un numero enorme di tattiche che i team possono adottare per portare a casa la vittoria: ci si può concentrare soltanto sul loot oppure si può puntare all'eliminazione delle iene avversarie; si può rimanere in attesa che qualcuno attivi il punto di estrazione per compiere imboscate oppure ci si può focalizzare sui mercenari controllati dal computer per potenziarsi al massimo delle possibilità; si può giocare sempre sulla difensiva lasciando un compagno costantemente nelle retrovie per avere accesso a una sorta di respawn infinito oppure si può far intascare tutto il bottino a un singolo giocatore, così da essere molto più versatili in fase di estrazione e poter difendere meglio il malloppo.
Insomma la varietà non sembra mancare nei match di Hyenas.
Ma è anche un hero shooter?
Poi chiaramente ci sono le iene che danno anche il titolo al nuovo progetto di Creative Assembly. I personaggi che i giocatori possono controllare non sono infatti ordinari soldati. Sono eroi, ognuno con abilità, armi specifiche e gadget, in puro stile hero shooter. Nella demo provata in fiera ne avevamo nove a disposizione, ma oltre a essere certi che aumenteranno rapidamente in futuro, siamo abbastanza convinti che nel breve periodo questo numero salirà almeno a 12, anche solo guardando la disposizione degli slot di selezione. Rimane invece completamente avvolto nel mistero il sistema di progressione sul lungo periodo visto che alla Gamescom, per questioni logistiche di gestione delle prove, questa componente era disabilitata, ma dovrebbe invece essere accessibile nel corso della beta.
Ci possiamo aspettare lo sblocco di tutta una serie di cosmetici, ma probabilmente anche un minimo di personalizzazione delle armi e dei gadget con cui si inizia il match. Energia, scudi, abilità e oggetti speciali dovrebbero invece essere recuperabili solo nel corso della partita così da gestire al meglio il bilanciamento e obbligare anche i giocatori a muoversi molto durante il round per cercare di raccogliere quanto più loot possibile e aumentare in tempo reale la forza della propria iena.
E in tutto questo non abbiamo ancora citato la questione della gravità. Il concetto narrativo alla base di Hyenas vede queste enormi navi merci spaziali fare la spola tra la Terra, ormai distrutta dal cambiamento climatico e dallo sfruttamento selvaggio delle risorse, e Marte dove l'umanità ha stabilito la sua nuova casa. Il loro compito è di recuperare oggetti e suppellettili di un'epoca passata sulla superficie terrestre per poi rivenderle agli abitanti marziani più ricchi. Queste navi sono però alla mercé di scorribande e assalti nel corso dei loro viaggi e noi, nei panni delle iene, dovremo proprio lanciarci all'arrembaggio delle astronavi per cercare di mettere le mani su quanto più merchandising possibile prima che i mezzi raggiungano la loro destinazione.
Il fatto che ci si trovi nello spazio ha permesso quindi a Creative Assembly di implementare anche una meccanica di combattimento a gravità zero: all'interno di specifiche stanze e zone della mappa di gioco sarà infatti possibile galleggiare nell'ambiente dandosi delle spinte ogni volta che ci si appoggia su una superficie o su un oggetto di grandi dimensioni, oppure effettuare una sorta di piccolo sprint anche mentre si è semplicemente in aria puntando verso una specifica destinazione. Nulla invece cambia sul fronte dei combattimenti visto che sarà sempre possibile sparare e usare tutte le abilità a disposizione anche in queste aree a gravità zero. E, giusto per aggiungere l'ennesima variabile al match, in quasi tutte le zone senza gravità è possibile interagire con dei comandi per ripristinarla oppure per toglierla, all'improvviso. Modificando così sensibilmente eventuali assalti e difese che sono in corso.
Le prime impressioni
La demo disponibile alla Gamescom, che dovrebbe poi essere la stessa che potrete provare nell'imminente beta, offriva ai giocatori la possibilità di immergersi in un match completo. Sebbene il mio team non abbia in alcun modo dominato la partita, sono comunque riuscito a cogliere l'essenza del gioco in quei 15-20 minuti di gameplay complessivi.
Se c'è una cosa che mi ha colpito durante questa prova è stata la qualità dello shooting, in modo sorprendente se consideriamo il pedigree del team di sviluppo. L'esperienza di combattimento mi è apparsa solida e soddisfacente con la gestione degli scudi e dell'energia vitale che possono essere facilmente ripristinati e che aumentano sensibilmente il time to kill lasciando quindi spazio a tattiche di fuga nel caso la situazione volga al peggio e sia quindi necessario tornare sui propri passi per respawnare i compagni o puntare al potenziamento della iena controllata prima di tornare nelle zone più calde del match.
Incredibilmente sembra che ci sia già un buon bilanciamento tra i vari personaggi giocabili e ho notato un buon mix tra l'azione più tattica e quella più frenetica, anche grazie alla presenza costante dei mercenari controllati dall'intelligenza artificiale che spesso danno del filo da torcere durante l'apertura delle casseforti o nel bel mezzo delle sparatorie tra 2 team di giocatori. Sarà molto interessante vedere, a questo punto, come il sistema di progressione evolverà, dato che Creative Assembly ha suggerito, anche nel corso della nostra intervista, che ascolterà moltissimo il feedback della community.
Hyenas ci ha fatto una buona impressione e siamo convinti che l'imminente beta potrà farci capire ancora meglio la sostanza e soprattutto il potenziale di questo nuovo shooter multiplayer di Creative Assembly. Lo shooting funziona, ci sono tantissime dinamiche di gioco già viste altrove tutte mescolate insieme e quello che c'è di nuovo, tipo la gravità zero, aggiunge quel qualcosa in più che può far piacere. Rimangono però tantissimi punti interrogativi che determineranno l'effettivo valore di Hyenas e la sua capacità di lasciare il segno in un mercato davvero molto complesso: il numero di mappe, la varietà delle iene, il sistema di progressione, il modello di business ovvero se sarà un gioco a prezzo premium o free to play, il livello dell'immancabile micro-monetizzazione e così via. Quando Creative Assembly e SEGA avranno le idee più chiare in proposito, noi stessi potremo capire meglio che tipo di gioco questo Hyenas aspira ad essere.
CERTEZZE
- Si spara che è un piacere
- Ci sono tantissime dinamiche di gioco prese da altri shooter che funzionano
- Il taglio artistico colorato e sopra le righe lo rende diverso dalla concorrenza
DUBBI
- Molti elementi del progetto non sono definiti
- Quanto bisognerà pagare per giocarlo?
- Solo una prova più lunga e approfondita potrà permettere di valutare il bilanciamento