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DuckTales, il primo vero successo di Disney nel mondo dei videogiochi

Disney e il videogioco: un rapporto che potrebbe sembrare recente, ma continua da più di 40 anni. Il primo vero successo, però, arriverà su NES: DuckTales.

SPECIALE di Damiano Gerli   —   05/10/2023
DuckTales, il primo vero successo di Disney nel mondo dei videogiochi
DuckTales: Remastered
DuckTales: Remastered
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Da sempre un'azienda attenta ai nuovi sviluppi tecnologici, all'inizio degli anni '80 Disney aveva iniziato a interessarsi anche del medium videoludico. Come proporre i classici personaggi sul mercato in maniera del tutto nuova? Nel 1981 arriva il primo contatto tra zio Walt e un'allora poco conosciuta azienda giapponese: Nintendo. Da lì la nascita di un Game & Watch a tema, con Topolino che raccoglie delle uova, attento a non farne cadere. Ne seguiranno poi altri, anche con Paperino, ma nel frattempo Disney inizierà anche a collaborare con una nutrita serie di software house e publisher.

Ricordiamo, per esempio, Atari per la serie di giochi per 2600 legati al film Tron, o anche Sierra On-Line per giochi di avventura educativi con Paperino e Pippo su PC. Il poco ricordato Basil l'Investigatopo fu anche uno dei primi film Disney a uscire corredato da un titolo di avventura, realizzato da Gremlin Graphics, per Commodore 64, Amstrad CPC e Atari 8-bit. Nonostante il discreto successo, difficilmente potremmo definire questi videogiochi delle vere e proprie hit.

Ci pensa Capcom

Mickey Mousecapade
Mickey Mousecapade

Il 1988 porterà alla nascita di Walt Disney Computer Software, uno studio dedicato alla creazione e pubblicazione di videogiochi per conto dell'azienda. L'operazione ebbe - almeno inizialmente - poco successo perché nessuno del management sembrava aver colto la differenza tra film e questo nuovo media. Infatti, per arrivare a uno dei primi veri successi Disney nel mondo videoludico, l'azienda dovrà, di nuovo, collaborare con una software house esterna: Capcom. Dopo la realizzazione di Mickey Mousecapade, uscito solo in America nel 1988 con discreti risultati di vendite, Disney darà il via libera alla pubblicazione di un altro platformer.

Ispirato a una delle serie a cartoni di maggior successo del periodo, DuckTales si conferma - a distanza di quasi 35 anni, uno dei migliori prodotti targati dall'azienda americana usciti negli anni Ottanta. La serie a cartoni originale vedeva protagonista Zio Paperone, i nipotini e vari altri personaggi come Jet McQuack impegnati in varie avventure fantastiche. Il videogioco era ispirato alla serie, ma non troppo da dover rendere necessaria una familiarità con questa per poterselo godere. Realizzato da gran parte del team originale di Mega Man, tra cui il produttore Tokuro Fujiwara e il grafico Keiji Inafune, DuckTales fu il gioco giusto al momento giusto. Proprio qua, infatti, la vita a Paperopoli era un gran sballo.

Un platform per domarli

Ducktales su NES
Ducktales su NES

Nel platform per NES, controlliamo Zio Paperone alla ricerca di cinque tesori diversi, sparsi in varie parti del mondo: dalla Transilvania all'Amazzonia passando, ovviamente, per la Luna. Armati solo del fido bastone di Paperone (perdonate la rima), riusciremo a sconfiggere agevolmente nemici come mummie e gorilla che ci separano dal successo capitalistico planetario. Lo stesso bastone può essere anche usato per superare alcune tipiche sequenze platform, anche se non è sempre agevole da utilizzare.

Unendo classiche meccaniche di platforming a un level design solido, più una difficoltà, sì alta, ma gestibile, DuckTales viene spesso ricordato - a ragion veduta - come uno dei migliori platform usciti per la console a 8-bit Nintendo. Come non citare poi le magnifiche musiche di Hiroshige Tonomura, con il "moon theme" ormai assunto a vero e proprio meme, ma che rimane a detta di molti uno dei temi musicali più belli mai realizzati su quella console. DuckTales è uno di quei platform che potrebbe riuscire a rendervi nostalgici perfino di un periodo che non avete vissuto.

La specializzazione di Capcom

DuckTales Quest for Gold
DuckTales Quest for Gold

L'azienda americana costrinse Capcom a diverse modifiche per rendere DuckTales adatto agli "standard Disney". Per esempio, chiese la rimozione di alcuni simboli religiosi, oltre che di sostituire gli originali hamburger con i coni gelato per recuperare salute. Forse Paperone ha problemi con i grassi saturi? Ricordiamo che nel 1990 uscì anche un altro titolo legato alla serie, ma completamente slegato dal platform di Capcom. Realizzato da Incredible Technologies per MS-DOS , DuckTales: The Quest for Gold presenta una selezione di minigiochi, solo alcuni con meccaniche platform, con una grafica sicuramente notevole per le capacità media di un PC dell'epoca. Nonostante una maggior fedeltà alla serie TV, con numerosi riferimenti agli episodi, Quest for Gold risulta comunque molto meno coinvolgente rispetto all'equivalente NES.

Capcom produrrà diversi altri titoli per Disney negli anni novanta. Per primo ricordiamo il seguito, DuckTales 2, uscito negli ultimi anni di vita del NES (1993). Presentava uno stile decisamente meno lineare, nonché anche controlli parzialmente rivisti. Nonostante come giocabilità potremmo definirlo anche migliore del precedente, viene ricordato più di rado. Probabilmente, l'uscita in un periodo in cui molti erano già passati al Super Nintendo non ha giovato alla memorabilità del seguito.

Per la console 8-bit, Capcom ha realizzato anche altri platform come TailSpin e il ben più famoso Chip'n Dale Rescue Rangers. Anche il meno ricordato Darkwing Duck, il supereroe papero, ha potuto contare su di titolo NES sempre creato da Capcom. L'azienda giapponese si era praticamente specializzata nella creazione di giochi legati alla serie a cartoni del famigerato "Disney Club". O forse dovremmo dire "Sabato Disney"?

Il pomeriggio Disney sulla RAI

I conduttori di Disney Club nel 1991 (Gaia Zoppi, Riccardo Salerno e Dado Coletti)
I conduttori di Disney Club nel 1991 (Gaia Zoppi, Riccardo Salerno e Dado Coletti)

All'epoca condotto da Dado Coletti con Riccardo Salerno (in seguito anche Giovanni Muciaccia) e Gaia Zoppi, Sabato Disney era un contenitore dove andavano in onda non solo classici cartoon Disney con Pippo e Paperino, ma anche molte delle serie nominate nei precedenti paragrafi. Il format poi arriverà sulle reti Mediaset dopo il 1993, cambiando nome in A Tutto Disney.

Nonostante i grandi cartoni animati, forse il momento più memorabile dell'intero segmento era la parentesi chiamata "la tortura dell'insegnante", posta in chiusura della trasmissione. Siccome in ogni puntata c'era una classe di una scuola italiana come ospite, veniva scelto un insegnante a cui gli studenti avrebbero potuto fare specifiche domande su giocattoli o serie Disney. A ogni risposta errata, il professore riceveva addosso secchiate di mistura colorata di dubbia origine. Come corollario per la partecipazione alla tortura, l'insegnante doveva anche giurare di non operare mai nessuna vendetta nei confronti dei propri studenti. Insomma, qualora vi siate mai chiesti come potrebbe essere un titolo della serie Saw realizzato dalla Disney, adesso ne abbiamo qualche idea.

Tornando a DuckTales, coloro che volessero provare il titolo potrebbero puntare sull'ottima versione remastered, a opera della sempre affidabile WayForward, disponibile tuttora su PC. Qui potete trovare la nostra recensione di DuckTales Remastered. Splendidamente doppiata dal cast originale della serie, è uno dei rifacimenti migliori mai visti, fatto con passione e rispetto per l'originale. Per chi preferisse l'originale NES, c'è la compilation Disney Afternoon Collection, con diversi dei platform NES Capcom già citati.

Ducktales Remastered
Ducktales Remastered

Il tramonto della console 8-bit Nintendo non chiuderà definitivamente la collaborazione tra Disney e Capcom. Vedremo, in seguito, come anche altre aziende americane arriveranno a creare titoli di altissimo livello per l'azienda nel corso degli anni '90. Per ora, non abbiate paura, è solo DuckTales.