Le remaster rimangono un argomento estremamente dibattuto: un'operazione che alla base presenta interessanti possibilità per scoprire e riscoprire un titolo o una serie che si confonde però facilmente con la possibilità di facili guadagni, spesso con un impegno discutibile. Sono tanti i casi di lavori dati in outsourcing a studi esterni, magari con poca esperienza nel campo dei porting, che risultano talmente mediocri da non portare nessun valore aggiuntivo alla release originale. Ma in una giusta ottica, possono risultare stimolanti e con grandi potenzialità, specialmente su console, per aggiornare vecchi classici. Anche basandosi sulla precedente generazione, una edizione remastered realizzata con i giusti crismi può migliorare alcuni aspetti sensibili, come frame rate, risoluzione e dettaglio delle texture. Il potenziale bacino d'utenza è doppio: lo scopo di una remaster è principalmente quello di far conoscere vecchi titoli ai nuovi acquirenti, ma non è assolutamente da escludere l'eventualità che anche il vecchio giocatore voglia concedersi un secondo giro. Visto che di recente abbiamo pensato di consigliarvi una manciata di videogiochi di questa generazione che vale la pena tornare a giocare in seguito a tutta una serie di aggiornamenti, questa volta abbiamo scelto di segnalarvi una serie di titoli e franchise che ci piacerebbe vedere riproposti sulla current-gen. Proseguite nella lettura per scoprirli e fateci sapere quali sono i vostri titoli che dovrebbero essere rimasterizzati!
Ecco una manciata di videogiochi che ci piacerebbe rigiocare in questa generazione
Red Dead Redemption
La prima candidatura non poteva che essere il capolavoro di Rockstar San Diego, uno dei titoli più amati e sicuramente desiderati di sempre. Tanto che un'edizione remaster sarebbe in grado di riscuotere probabilmente un successo clamoroso. Le ragioni della popolarità di questo titolo non sono insondabili: l'ambientazione del Far West è davvero poco sfruttata dalle produzioni videoludiche, la struttura open world e una indubbia parentela con la serie di Grand Theft Auto fanno il resto. Red Dead Redemption a tratti sembra davvero un GTA con i cavalli, ma è con la mappa e la sceneggiatura che Rockstar ha colpito nel segno. Un timbro parodistico sarebbe stato forse fuori luogo, ma la casa ha scartato anche gli eccessi un po' grotteschi dello spaghetti western, proponendo una storia drammatica, matura e molto realistica. Quello proposto non è un mondo dominato da pistoleri invincibili, ma un universo crepuscolare dove l'epicità western è solo un ricordo da fumetti. Dagli occhi di John Marston intravediamo i contorni della rivoluzione industriale in una vicenda dimessa, realistica ma anche in grado di donare forti emozioni, come l'indimenticabile viaggio oltre il confine messicano. Red Dead Redemption è già disponibile in retrocompatibilità su Xbox One, tra l'altro in una versione ottimamente riuscita che migliora le prestazioni dell'originale, ma una remaster a 1080p e un deciso restyling grafico farebbe davvero gola a molti.
Assassin's Creed II
In questo caso, più che un desiderio parliamo di una semi realtà, dal momento che ci risulta difficile pensare che Ubisoft non proporrà prima o poi una raccolta rimasterizzata della sua celebre saga. A ogni modo, anche se una collection dei primi cinque titoli sarebbe ideale, abbiamo deciso di prendere in esame quello che riteniamo essere il capitolo più riuscito: Assassin's Creed II. Creata dal talento di Jade Raymond e Patrice Désilets, l'avventura di Ezio Auditore migliorava quasi tutto quello che c'era da sistemare nel promettente capostipite. La storia riusciva ad approfondire ulteriormente il rapporto tra presente e passato, unendolo alla mitologia della manipolazione dei ricordi, ma è indubbio che fu azzeccato finalmente il personaggio. Ezio Auditore riusciva a coinvolgere il giocatore nel suo passaggio da figura frivola e scanzonata a figura chiave nella guerra contro i Templari, in una cornice semplicemente indimenticabile: una Firenze rinascimentale ricostruita con una cura impressionante (e qualche errore, anche se perdonabile). La serie di Assassin's Creed ha sempre fatto leva su una sorta di didascalismo storico, ma non si era mai arrivati a simili livelli in produzioni analoghe. Non era da meno Venezia, protagonista della seconda parte dell'avventura, ma anche Monteriggioni, una zona franca dove il giocatore poteva sviluppare alcune caratteristiche gestionali. Memorabile la colonna sonora composta da Jesper Kyd. Ancora oggi, Assassin's Creed II rimane il capitolo più riuscito e affascinante della serie.
Trilogia di Mass Effect
In occasione dell'uscita del nuovo Mass Effect: Andromeda, Electronic Arts e BioWare potrebbero farci un grande regalo pubblicando la trilogia originale, uscita nella scorsa generazione e iniziata su Xbox 360. Ci sono diversi motivi che giustificherebbero la pubblicazione dei tre titoli su Xbox One e PlayStation 4, uno dei quali sicuramente legato ai limiti tecnologici sui quali si sono dovute scontrare le ambizioni di BioWare. Una remaster realizzata a regola d'arte permetterebbe un innalzamento di risoluzione, limitata a 720p negli originali, ma anche un migliore frame rate e minori problemi di pop up texture, che purtroppo affliggevano tutti i titoli. Ci sarebbero discreti margini tecnici per giustificare un secondo giro da chi ha già giocato la trilogia, mentre i nuovi utenti avrebbero l'occasione di godersi in uno solo colpo l'epopea del comandante Shepard, l'equipaggio della Normandy e il suo scontro in scala epica contro i terribili Razziatori. Sarebbe infine un'ottima occasione per raccogliere i numerosi DLC rilasciati, specie per Mass Effect 2 e Mass Effect 3.
Trilogia di Dead Space
Anche la trilogia di Dead Space meriterebbe una rivisitazione, anche se l'uscita di un capitolo inedito è a questo punto alquanto remota. Visceral Games è occupata con altri progetti al momento, ma questo non impedirebbe di godersi nuovamente una delle migliori produzioni horror sci-fi uscite nella precedente generazione. Si tratta di un ulteriore caso dove il mondo console godrebbe dei maggiori benefici, giustificando in pieno un'edizione remastered. Tutti i titoli giravano in origine a 720p, con un frame rate ancorato a 30 fotogrammi al secondo. Riesumare la trilogia permetterebbe almeno il passaggio ai 1080p e sessanta fotogrammi, permettendo un gameplay molto più fluido. Si potrebbe auspicare anche un miglioramento delle texture e gli effetti, anche se la serie si contraddistingue per le atmosfere cupe, con tonalità scure e ambientazioni perlopiù legate a tetri vascelli spaziali, non è necessario un particolare livello di dettaglio. Dei tre titoli apprezziamo in particolar modo Dead Space 2 grazie al suo ritmo quasi perfetto, in grado di coniugare action e survival horror.
L.A. Noire
Il controverso lavoro di Team Bondi rappresenta ancora oggi un'esperienza indimenticabile e non è un caso se di mezzo c'è la firma di Rockstar Games, sempre attenta a produzioni in grado di proporre setting inusuali. A nostro avviso, L.A. Noire rimane, anche con i suoi difetti, un'opera memorabile che meriterebbe a pieno titolo di essere vissuta nuovamente sulla generazione corrente, magari nella bellezza del full HD e qualche effetto aggiuntivo. Escludendo il bellissimo lavoro generale svolto sui costumi e le ambientazioni, e l'impressionante tecnica di motion capture facciale, il titolo presenta ampi margini di miglioramento sul lato tecnico, specie nella realizzazione di una città non troppo particolareggiata. Ma la magia di L.A. Noire risiede nella sua storia caleidoscopica, dove scopriamo tante vicende incrociate tra loro, riviviamo il mito della Black Dahlia e ricostruiamo la vicenda, attraverso episodi autoconclusivi, dell'agente protagonista, Cole Phelps. Una sceneggiatura complessa, con tonalità sfumate dove è difficile capire chi ha ragione, anche vestendo i panni delle forze dell'ordine. A cavallo tra un action, un free roaming e un'avventura grafica, L.A. Noire e la sua Los Angeles del 1947 sono semplicemente unici.
Trilogia di Crisis
Di tutti i nostri desideri inconfessabili, questo è probabilmente il più irrealizzabile, considerando l'evoluzione di Crytek, ma una edizione remaster della trilogia di Crysis sarebbe decisamente affascinante sulle console current-gen. Innanzitutto sarebbe l'occasione per proporre un'edizione del primo capitolo in grado di avvicinarsi alla controparte PC, senza i compromessi dei porting per Xbox 360 e PlayStation 3. Per anni un vero benchmark per saggiare le capacità di un hardware, Crysis potrebbe arrivare su console nel modo in cui l'hanno concepito originariamente gli sviluppatori. Il secondo capitolo, ambientato a New York, presentava una struttura molto più lineare e improntata allo spettacolo, mentre il terzo recuperava in parte le dinamiche stealth del capostipite, sfruttando l'ampiezza delle aree. Anche in questo caso, la realizzazione tecnica della versione PC rimane memorabile e non sarebbe affatto male vederla in tutto il suo splendore su console.
Silent Hill
Abbiamo già visto nella scorsa generazione una raccolta dedicata a Silent Hill 2 e Silent Hill 3, ma, anche se rimane un'operazione forse poco praticabile, non riusciamo a toglierci la voglia di vedere una versione aggiornata del primo, indimenticabile primo capitolo. Il 1999 non fu mai più lo stesso dopo aver vissuto gli incubi del Team Silent che, ispirandosi a classici come Resident Evil e le sciarade narrative di David Lynch, riuscì a costruire un universo indimenticabile. La città ammantata dalla nebbia evoca terrori metafisici con le sue terrificanti creature generate dalla psiche e riesce a coinvolgere il giocatore in un mix eccellente tra esplorazione, meccaniche survival horror e una storia adulta e aperta alle interpretazioni. Bisogna puntualizzare che un remake di questo titolo è già stato realizzato da Climax Entertainment per Wii e PlayStation 2 (Silent Hill: Shattered Memories), anche se si tratta di una diversa interpretazione, con modifiche anche sostanziali rispetto all'originale.
Final Fantasy XIII
Non tutti l'anno amata, ma Lightning è diventata una delle icone Square Enix, un personaggio carismatico che racchiude alla perfezione l'idea di eroina femminile: tosta, determinata e coraggiosa. Le sue vicende erano troppo ingombranti per essere racchiuse in un solo capitolo, tanto che Square ha fatto un'eccezione davvero particolare, dedicandole un'intera trilogia. Final Fantasy XIII si contraddistingueva per l'esperienza lineare e per una forte impronta narrativa, mentre Final Fantasy XIII-2 si abbandonava maggiormente agli esperimenti, sfruttando gli asset per ottenere un effetto completamente diverso, quasi un remix visionario dell'originale. Lightning Returns: Final Fantasy XIII è il gran finale e per molti il capitolo più riuscito, dove lo studio giapponese ha messo a frutto le idee più coraggiose, presentando una struttura completamente imperniata sui viaggi nel tempo. Realizzare una versione remaster della trilogia su console current-gen sarebbe un'operazione semplice potendo attingere dalle controparti PC. Nel caso del secondo capitolo, sarebbe anche un'ottima occasione per raccogliere i molti DLC rilasciati dalla sua uscita.
The Elder Scrolls IV: Oblivion
La saga di The Elder Scrolls è sulla bocca di tutti, tra l'annuncio della remaster di Skyrim e i vari spin-off (incluso un gioco di carte) ce n'è davvero per tutti i gusti, ma noi intimamente vorremmo una nuova edizione di The Elder Scrolls IV: Oblivion, il titolo che cambiò per sempre il concetto di gioco di ruolo open world nel 2006. Nessuno dimenticherà mai l'uscita dalle fogne nel tutorial iniziale, verso i rigogliosi territori di Cyrodill. L'incantevole musica di Jeremy Soule, la città imperiale sempre in bella vista e l'ambientazione quasi idilliaca rappresentavano una miscela unica. Dieci anni sono tanti per un videogioco e il lavoro di aggiornamento potrebbe essere più oneroso del previsto, ma speriamo davvero che Bethesda prenda la decisione, prima o poi, di portare nuovamente sul mercato questo piccolo, grande gioiello.
Grand Theft Auto IV
Chiudiamo la rassegna sempre con Rockstar e con uno dei suoi personaggi più riusciti: Niko Bellic, il protagonista di Grand Theft Auto IV, controverso capitolo di rottura che porta lo spirito sovversivo della serie a un nuovo livello. Il quarto capitolo ci metteva nei panni di un immigrato che ben rappresentava la variabile impazzita in un sistema che aspettava solo di essere scardinato. In Grand Theft Auto IV vivevamo il sogno americano con gli occhi dell'Europa sud-orientale, attraverso una storia di vendetta, riscatto e redenzione. Fu anche la prima occasione per piantare le basi di una nuova struttura narrativa: Liberty City diventava un involucro per raccontare tante storie diverse, così come fecero le espansioni The Lost and Damned e The Ballad of Gay Tony. Una versione remastered su console potrebbe prendere spunto da quella PC, che vanta una risoluzione ben superiore rispetto ai 720p della precedente generazione, magari condendo il tutto con 60 fotogrammi al secondo, nuovi effetti e texture in alta risoluzione. Qualunque siano le scelte, abbiamo tanta voglia di rivivere la storia di Niko.