La conferenza dei Marvel Studios al San Diego Comic-Con 2024 è stata più contenuta del previsto: in molti si aspettavano una copertura della prossima serie TV ad arrivare su Disney+ (Agatha All Along) oppure qualche notizia su Blade, il nuovo film che sembrerebbe essere sprofondato in un buco nero creativo di cui si è lamentato persino Mahershala Ali, che dovrebbe (avrebbe dovuto?) interpretare l'omonimo protagonista, per non parlare di un annuncio relativo a Young Avengers e a mille altri progetti già annunciati o soltanto vociferati come Armor Wars, World War Hulk, Thor 5 e così via.
Kevin Feige, il mega produttore del Marvel Cinematic Universe, ha preferito concentrarsi su alcuni film imminenti e poi sul finale della Saga del Multiverso, ciclo che sta destando non poche preoccupazioni, ma che parrebbe aver trovato una quadra nel modo più improbabile possibile: colui che ha cominciato tutto, Iron Man! Vi raccontiamo meglio nelle prossime righe.
Captain America: Brave New World
Dopo una cerimonia di apertura ispirata a Deadpool & Wolverine - film che vi abbiamo raccontato nella nostra recensione -, Kevin Feige e il moderatore Rob Delaney (Peter "Peterpool" Wisdom nel film) sono saliti sul palco per aprire le danze con la nuova pellicola in arrivo il 12 febbraio nei nostri cinema. È la prima avventura cinematografica di Sam Wilson dopo essere diventato ufficialmente il nuovo Captain America alla fine della serie televisiva The Falcon and the Winter Sodlier: naturalmente era sul palco anche Anthony Mackie insieme al resto del cast che include Giancarlo Esposito, Tim Blake Nelson, Danny Ramirez e Harrison Ford.
Esposito è l'unica new entry in questo pezzo di Marvel Cinematic Universe, ma Feige ha rivelato che non interpreterà G.W. Bridge come si era supposto inizialmente, bensì Seth "Sidewinder" Voelker, un terrorista a capo della fantomatica Società dei Serpenti. Secondo Feige, il nuovo film diretto da Julius Onah avrà uno stile molto più vicino Captain America: The Winter Soldier, quindi più vicino allo spionaggio che alla fantascienza.
Tim Blake Nelson tornerà a interpretare Samuel Sterns, detto Il Capo, dopo sedici anni: è infatti comparso per la prima volta ne L'incredibile Hulk (2008) di Louis Leterrier. Non sappiamo quale sarà esattamente il suo ruolo nella storia, su cui il cast ha cercato di tenere la bocca cucita ma non troppo: Feige ha infatti confermato che il conflitto verterà intorno al corpo del Celestiale deceduto nell'Oceano Indiano nel finale di Eternals, inesauribile fonte di una nuova risorsa chiamata adamantio (che i fan dei fumetti Marvel e del personaggio di Wolverine dovrebbero conoscere molto bene).
Il teaser mostrato a porte chiuse alla convention vede proprio Harrison Ford spiegare questo dettaglio durante una conferenza stampa: il famosissimo attore, che ci ha regalato i ruoli di Han Solo e Indiana Jones, si è dichiarato felicissimo di essere entrato nel Marvel Cinematic Universe, avendo a lungo osservato il successo e il divertimento dei suoi colleghi sui set. Nel film, Ford sarà Thaddeus Ross, il nuovo presidente degli Stati Uniti, sostituendo il compianto William Hurt che lo ha interpretato nel suddetto L'incredibile Hulk e in altri film del MCU, come per esempio Captain America: Civil War.
Sul palco, Ford si è divertito a mimare la sua super controparte, Hulk Rosso: non sappiamo ancora come, quando e perché, ma nel film Ross acquisirà i poteri della sua preda preferita, diventando un Hulk di carnagione cremisi che darà filo da torcere al nuovo Captain America, cosa che succede nel teaser del SDCC durante il quale Ross si trasforma proprio davanti alla Casa Bianca.
Thunderbolts*
Successivamente è salito sul palco il cast di Thunderbolts* con una piccola gag, in quanto David Harbour - che nel film torna a interpretare Alexei Shostakov, il supereroe russo Red Guardian - era l'unico in costume. Sebastian Stan tornerà da protagonista in questo film, dopo aver affiancato i due Captain America al cinema e in TV nei panni di Bucky il Soldato d'Inverno, ma insieme a lui ci sarà una compagnia di attori che abbiamo visto nel corso del Marvel Cinematic Universe tra cui Florence Pugh, Wyatt Russell, Hannah John-Kamen, Olga Kurylenko e Julia Louis-Dreyfus.
Anche di questo film, che arriverà nelle sale italiane il 2 maggio 2025, è stato mostrato a porte chiuse un breve montaggio di scene che vedono Yelena rincontrare suo padre Alexei dopo gli eventi di Black Widow (2021). Nessuno di questi personaggi sembrerebbe aver ritrovato un posto nel mondo, finché Valentina Allegra de Fontaine non li incarica di trovare un certo bersaglio, mettendoli sostanzialmente gli uni contro gli altri.
Anche Thunderbolts* dovrebbe avere un'atmosfera più concreta e adulta, considerati anche i personaggi che sono ex sicari, assassini o comunque antagonisti passati dalla parte dei buoni e neppure del tutto in certi casi. Resta un mistero l'asterisco nel titolo: per il momento sappiamo che il film è passato per una quantità notevole di riscritture per adeguarsi alla schizofrenica narrativa attuale del Marvel Cinematic Universe, e che segnerà la prima apparizione di Sentry, interpretato da Lewis Pullman, un supereroe potentissimo, nei fumetti, ha un pericoloso lato oscuro chiamato Void.
The Fantastic Four: First Steps
The Fantastic Four è probabilmente il film Marvel Studios più importante dei prossimi anni e ora ha finalmente un sottotitolo, First Steps, e una data: 25 luglio 2025. Sulla trama c'è ancora il riserbo più assoluto, ma stiamo finalmente cominciando a intravedere degli spiragli, grazie anche a un montaggio mostrato a porte chiuse a San Diego... che è trapelato online dopo qualche ora. In questo teaser, curiosamente in 4:3, vediamo Reed Richards (Pedro Pascal) insegnare a una classe di ragazzini (la Future Foundation dei fumetti?) e poi indossare le tute spaziali insieme alla sua compagna Susan Storm (Vanessa Kirby), Johnny Storm (Joseph Quinn) e Ben Grimm (Ebon Moss-Bachrach). Il cast era ovviamente presente al gran completo sul palco.
In una scena del montaggio vediamo anche la Fantasticar del Quartetto - che poi è arrivata fisicamente, e volando, sul palco di San Diego - e una sorta di show in cui si intravede la sagoma di Ben già trasformato nella Cosa. Il regista Matt Shakman, anch'egli al Comi-Con, ha raccontato di essersi recato nel deserto per scegliere il tipo di pietra che avrebbe composto il modello in computer grafica del massiccio supereroe. Sappiamo che il film comincerà in un universo differente dalla Terra-616 dei film principali, e che sarà ambientato in una versione retrofuturistica dei nostri anni '60. Il fatto che lo stile goliardico del montaggio e l'enfasi sui legami famigliari ricordi WandaVision, è assolutamente voluto: Shakman ha infatti diretto ogni singolo episodio della prima serie TV Marvel Studios.
Il montaggio si è concluso con una scena in cui si vede per un attimo il gigantesco Galactus sbirciare dentro un palazzo: il look sembra decisamente vicino a quello dei fumetti e sappiamo che lo doppierà Ralph Ineson, già Cid nel recente Final Fantasy XVI. Alle musiche ci sarà invece Michael Giacchino. Attesissimo dai fan vecchi e nuovi del MCU - i Fantastici Quattro sono pur sempre il cuore pulsante dei fumetti Marvel - Fantastic Four farà da apripista per il gran finale della Saga del Multiverso, poiché i protagonisti compariranno anche nei film finali.
Avengers 5 e 6
Gli ultimi annunci sono stati più che altro una correzione di tiro in pompa magna. Kevin Feige ha infatti chiamato sul palco i fratelli Anthony e Joe Russo, che torneranno ai Marvel Studios per dirigere i nuovi film degli Avengers: materia che conoscono molto bene visto che hanno girato sia Infinity War che Endgame e quindi sono abituati a lavorare con cast giganteschi. Su questo fronte, la novità principale non sono tanto le date, 2026 e 2027. Come prevedibile, Avengers: The Kang Dinasty ha cambiato sottotitolo in seguito al licenziamento di Jonathan Majors, che avrebbe dovuto interpretare Kang, ma che nel frattempo è stato condannato per violenza domestica.
Così nel 2026 uscirà Avengers: Doomsday e il nuovo logo in verde non lascia dubbi, sarà infatti l'ingresso trionfale del Dottor Destino - Doctor Doom se preferite il nome originale - nel Marvel Cinematic Universe. Un antagonista, soprattutto dei Fantastici Quattro, amatissimo per la sua perfida genialità, ma anche complesso e sfaccettato, per cui serviva un attore veramente in gamba. Così i Russo hanno chiamato sul palco una comitiva di Victor Von Doom, finché uno in particolare non si è tolto la maschera... e si è rivelato Robert Downey Jr. Il pubblico è letteralmente esploso.
"New mask, same task," ha dichiarato l'ex interprete di Tony Stark, fresco fresco di Oscar per il ruolo di Lewis Strauss nel recente Oppenheimer di Christopher Nolan, ma se i fan del MCU hanno pianto di gioia nel rivedere l'attore che più ha rappresentato dieci anni di cinecomics, la scelta di Feige e dei Russo non è stata apprezzata all'unanimità.
Per come la vediamo noi, la scelta di Robert Downey Jr. ha un potenziale enorme, nonostante sia decisamente insolito che lo stesso attore interpreti due personaggi diversi nello stesso universo. Insolito ma non proprio unico: lo stesso Mahershala Ali summenzionato ha interpretato Cottonmouth nella serie televisiva Luke Cage su Netflix - e ora canonica nel MCU - prima di diventare (si spera) Blade, per fare un esempio. C'è chi ha definito questa scelta "disperata" per via dei riscontri non proprio positivi nei confronti di una Saga del Multiverso confusa e costellata di produzioni mediocri - che comunque incassano quintalate di dollari quasi sempre - e chi invece pensa che rovini in qualche modo la commovente dipartita del personaggio di Tony Stark in Avengers: Endgame.
Ci sono tuttavia diverse prospettive molto interessanti. Il Dottor Destino è celebre nei fumetti e nei videogiochi anche per la maschera di ferro che nasconde il suo volto deturpato e irriconoscibile: se la versione MCU dovesse entrare in scena già sfigurata, Downey Jr. si troverebbe a dover interpretare un personaggio completamente diverso dal suo Tony Stark affidandosi solo al resto del suo corpo, ai movimenti e all'inflessione nelle battute. Sarebbe, insomma, una prova attoriale di grande complessità che confermerebbe ancora una volta il suo straordinario talento.
Questa versione di Victor Von Doom potrebbe anche essere una variante sfigurata e malvagia di Tony Stark - magari diventata tale dopo la morte di Pepper Pots, stile Superman in Injustice? - in un universo a caso o proprio nell'universo da cui provengono i Fantastici Quattro. A livello emotivo l'impatto drammatico sarebbe incredibile: immaginate se gli eroi più importanti ancora in vita del MCU, che hanno considerato Iron Man un amico prezioso come Bruce Banner o addirittura una figura paterna come Spider-Man, si ritrovino ad affrontarlo da nemici. Come abbiamo detto, è una storia che ha enormi potenzialità se ben scritta, e questa volta alla sceneggiatura riavremo Stephen McFeely, che aveva già firmato Infinity War ed Endgame, e che potrebbe ispirarsi a una miniserie a fumetti del 2010 in cui il Victor Von Doom e il Tony Stark di Terra-11029 avevano ruoli invertiti.
C'è tuttavia un nodo grosso come una casa che solo i film sapranno sciogliere: Doom. Il personaggio ideato da Stan Lee e Jack Kirby nel '62 ha decenni di storie alle spalle, una delle caratterizzazioni più complicate che esistano e per cui sarebbero serviti forse più film per tradurlo a dovere, specialmente se si considera la sua centralità nella storia a fumetti di Jonathan Hickman che ha ispirato proprio Secret Wars e la Saga del Multiverso. I Russo, insomma, rischiano di "bruciarsi" un'icona di questo calibro solo per salvare un MCU in difficoltà, sfruttando l'immagine amatissima dell'ex Tony Stark che, al contempo, rappresenta quasi una poetica analogia: il MCU è iniziato con Robert Downey Jr. e potrebbe finire con Robert Downey Jr.