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Mortal Kombat: Deadly Alliance - Intervista a Matthew Huband

In occasione della presentazione italiana di Mortal Kombat: Deadly Alliance, abbiamo intervistato Matthew Huband, Product Manager Midway responsabile del gioco.

APPROFONDIMENTO di Matteo Caccialanza   —   23/12/2002
Mortal Kombat: Deadly Alliance
Mortal Kombat: Deadly Alliance
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D: Parliamo di gameplay, cosa puoi dirmi a proposito dei differenti stili di combattimento di ciascun personaggio?
R: Ogni personaggio possiede tre stili di arti marziali diverse, due a mani nude e uno con un’arma, che possono essere velocemente scambiati durante il combattimento. Si tratta di stili realmente esistenti e chi ne sa qualcosa potrà facilmente riconoscerli, ma in ogni caso è sempre visibile il nome di quello che stiamo usando. E’ possibile anche realizzare delle combo cambiando stile al volo.

D: Dacci un giudizio sulle Fatalities di questo episodio? Ce n’è una che preferisci in particolare? E’ possibile sfruttare lo scenario per realizzare le vecchie Pit Fatalities?
R: Ogni personaggi possiede una Fatality: niente Animality o roba simile, abbiamo operato un taglio con il passato, escludendo anche le vecchie Pit, problematiche dal punto di vista tecnico (l’arena è circondata da muri invisibili). La mia Fatality preferita è sicuramente quella di Kung Lao, in cui pianta il suo copricapo metallico proprio in fronte all’avversario (ride).

D: In merito ai personaggi, quanti sono in totale, compresi quelli segreti?
R: Ci sono dodici personaggi selezionabili più altri dodici segreti, acquistabili tramite l’opzione Krypt e completando la sezione Konquest di addestramento. Abbiamo reintrodotto molti personaggi classici e altrettante novità, fermo restando alcuni “sempreverde”, come Scorpion.

D: Uno sguardo al futuro ora: sono previsti nuovi progetti relativi alla serie, nuovi episodi, spinoff o un ulteriore nuovo capitolo?
R: Come puoi immaginare ho la bocca cucita! Posso dirti che per ora ci siamo concentrati soprattutto su questo gioco e ma visto che al pubblico continua a piacere, non escludiamo sviluppi futuri.

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Nell’accogliente cornice del Batik di Milano si è svolta la presentazione alla stampa italiana di Mortal Kombat: Deadly Alliance, nuovo episodio della popolare e celebrata serie di picchiaduro Midway che, nata nel 1992, giunge ora al suo quinto capitolo.
Nel corso della serata, durante la quale è stata mostrata la versione per PlayStation 2 del gioco, abbiamo avuto modo di avvicinare Matthew Huband, Product Manager di Midway, che è stato così gentile da rispondere alle nostre domande:

Domanda: La serie di MK ha avuto un incredibile successo e, a giudicare dai primi dati di vendita americani, il successo continua con MK:DA. Ben cinque episodi, due film, fumetti e cartoni animati: secondo te qual’è il segreto di questa saga? La violenza?
Risposta: Naturalmente la violenza! Lo dico onestamente, ciò che più di ogni altra cosa colpisce i videogiocatori è la vista del sangue, la possibilità di usare fatalities e cose di questo genere! Non è una cosa così negativa, dopotutto è un videogame.

D: MK:DA è l'esordio della saga sulle console di nuova generazione, quali le principali differenze rispetto al passato? Dopotutto ora la concorrenza è forte, sono passati i tempi in cui la scelta era ridotta Street Fighter o Mortal Kombat.
R: Del passato abbiamo certamente voluto conservare l’immediatezza, la velocità e il divertimento. Mortal Kombat è sempre stato un picchiaduro molto tecnico, ma anche passando alla terza dimensione, non volevamo realizzare niente di simile ai vari Tekken e Dead or Alive, troppo complicati e noiosi. Al tempo stesso non siamo rimasti soddisfatti del quarto episodio, quindi oltre alla grafica ne abbiamo migliorato molto il gameplay.

D: E in merito alle differenze fra le diverse versioni console e PC?
R: Tutte le versioni del gioco saranno identiche nei contenuti, mentre ci saranno delle minime differenze grafiche, in particolare la definizione dei personaggi, che sarà superiore su PC e Xbox e il numero di animazioni dei fondali. Come puoi vedere però, anche la versione Ps2 è praticamente perfetta.