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Nascita ed evoluzione di Luigi, da star spaventata a eroe fifone

Ripercorriamo le tappe del personaggio di Luigi, da semplice copia del celebre fratello Mario a star spaventata di Luigi's Mansion.

SPECIALE di La Redazione   —   05/07/2024
Luigi col suo fido Poltergust
Luigi's Mansion 2 HD
Luigi's Mansion 2 HD
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Adesso Luigi è una delle stelle del firmamento Nintendo, nonché protagonista di una serie tutta sua, Luigi's Mansion. Eppure ci ha messo anni (quasi venti!), per distaccarsi dall'ombra del fratello più famoso: Mario (con cui, apparentemente, condivide anche il cognome "Mario", non fosse già abbastanza ingombrante). Chiunque lo abbia conosciuto in tempi recenti, magari proprio grazie all'uscita di Luigi's Mansion 2 HD (disponibile dal 27 giugno su Nintendo Switch), lo identificherà come il fratello smilzo, coi baffi divisi in due parti, e piuttosto pauroso. Ma non è sempre stato così, anzi.

Escluso l'omonimo Game & Watch, la prima apparizione di Luigi risale al 1983, in Mario Bros. Attenzione, non parliamo del platform bidimensionale (del 1985) che avrebbe regalato imperitura fama alla serie (quello è Super Mario Bros.), ma all'arcade che lo anticipa di due anni. Era a schermata fissa, ed è una specie di anello di congiunzione tra Donkey Kong (1981) e, appunto, Super Mario Bros. In questo titolo, ideato da Shigeru Miyamoto e prodotto da Gunpei Yokoi, Jumpman diventa Mario e da carpentiere si reinventa come idraulico: le tubature ai lati dello schermo, non ancora dotato di scrolling laterale, ne sono esemplificative. Insomma, nel primo titolo in cui Mario diventa Mario, c'è subito la dicitura "Bros.", abbreviazione di "brothers", e quel fratello è proprio Luigi, al suo debutto. A livello ludico il personaggio è identico a Mario, si muove e si controlla alla stessa maniera, e anche sotto il profilo visivo è semplicemente una re-interpretazione in verde - tratto che lo segnerà per sempre - del protagonista. Viene inserito per permettere il multiplayer locale in contemporanea, tratto distintivo dell'opera.

Un dettaglio della copertina di Mario Bros. Arcade
Un dettaglio della copertina di Mario Bros. Arcade

In Super Mario Bros., quello di cui parlavamo poco fa, il gioco che ha mutato per sempre la carriera di Miyamoto e il destino di Nintendo stessa, Luigi è presente, ma stavolta è giocabile soltanto dal secondo utente, non in contemporanea ma in alternativa al "giocatore uno". Anche in questo titolo Luigi si limita a proporre una palette cromatica diversa da Mario, pur identico in tutte le altre caratteristiche.

Le prime distinzioni

La prima seria differenziazione rispetto al celeberrimo fratello avviene in Super Mario Bros. 2, edizione giapponese, datato 1986. In questo gioco, una sorta di versione sotto steroidi dell'originale, per la prima volta Luigi, oltre ai diversi cromatismi, assume dei tratti distintivi propri: si controlla in modo meno preciso di Mario, ma salta più in alto - e più a lungo - del fratello.

Con Super Mario Bros. 2, Luigi inizia ad avere una caratterizzazione più definita
Con Super Mario Bros. 2, Luigi inizia ad avere una caratterizzazione più definita

La vera svolta tuttavia arriva in quello che, quantomeno in Occidente, è il "vero" Super Mario Bros. 2 (in Giappone era noto, con altri personaggi, come Doki Doki Panic). Diretto da Takeda e prodotto da Miyamoto, propone quattro protagonisti tra cui scegliere. Mario è, come sarebbe diventato canonico da lì in poi, il personaggio più versatile. Toad e la Princessa offrono esperienze rispettivamente più impegnative e più semplici, mentre Luigi assume due connotati fondamentali. Primo: diviene più alto, magro e slanciato del fratello. Secondo: salta molto più in alto, e ha meno attrito. L'aspetto è davvero simile a quello attuale: tuta blu, maglia verde.

Nei capolavori che seguiranno i due Super Mario Bros. 2 (permetteteci l'uscita), e cioè Super Mario Bros. 3 e Super Mario World, Luigi fa, come si suol dire, "un passo indietro". La sua caratterizzazione ritorna in linea con l'originale Super Mario Bros.: è semplicemente un clone, per il secondo utente e con colori diversi, del fratello. Stesso tipo di salto, stessa inerzia a terra, stessa velocità.

Il primo videogioco autentico in cui Luigi è stato protagonista è Mario is Missing!
Il primo videogioco autentico in cui Luigi è stato protagonista è Mario is Missing!

A questi anni risalgono gli iniziali tentativi di emancipazione con degli strampalati spin-off: il primo, lo segnaliamo solo per cronaca, è un LCD Game Watch (sì, un orologio interattivo) chiamato Luigi's Hammer Toss, distribuito nei McDonald's, datato 1990. Il primo videogioco "vero" ad averlo per protagonista, invece, è l'avventura grafica/progetto educativo Mario is Missing!, sviluppato da Radical Entertainment e The Software Toolworks, in cui Luigi, parlando ed investigando, deve trovare il fratello scomparso. Gli sviluppatori giapponesi non sono coinvolti nel progetto, e danno un'unica, grande indicazione: non creare qualcosa che possa somigliare, anche solo lontanamente, ai giochi della saga principale.

La fama di Luigi, esclusa l'apparizione in forma Baby in Yoshi's Island, aumenta soprattutto grazie agli spin-off di Super Mario. Mario Kart in particolare, sia su SNES che su N64, console su cui rafforza la propria posizione, e la propria identità diversa da Mario, in varie attività: Mario Party, Super Smash Bros., Mario Golf, Mario Tennis. A livello visivo, la sua personalità è ormai ben definita, pur in un percorso a tappe. La svolta, tuttavia, arriva qualche anno dopo.

Luigi's Mansion

Allo Space World 2000, quando Nintendo mostra al mondo le sue due prossime console (Game Boy Advance e GameCube), ci sono varie tech demo ad esibire le potenzialità tecnologiche delle piattaforme. Metroid, Zelda, Super Mario 128 e... una di Luigi che urla tra i fantasmi. Non è chiaro ancora se sia un titolo vero e proprio, ma i dubbi vengono dissipati qualche mese dopo, all'E3 2001: per la prima volta l'idraulico verde è protagonista di un videogioco sviluppato internamente da Nintendo. Viene diretto da Hideki Konno (il padre anche di Mario Kart) e prodotto da Shigeru Miyamoto. Ha l'onere di non far rimpiangere Super Mario, per la prima volta assente per il lancio di una console Nintendo ("Mario is Missing!", ma nella realtà stavolta).

Appare subito evidente che Luigi's Mansion non sia minimamente intenzionato a sostituire il fratello: non è un platform, ma un'avventura in ambienti chiusi, a ritmo lento, in cui Luigi deve esplorare una buia magione, una magione infestata di fantasmi. Ha uno strumento con cui combatterli: il Poltergust, un aspirapolvere dotato di torcia ideato dal Professor Strambic.

All'inizio di Luigi's Mansion 2 HD, Luigi è addormentato e tutt'altro che intenzionato ad andare all'avventura
All'inizio di Luigi's Mansion 2 HD, Luigi è addormentato e tutt'altro che intenzionato ad andare all'avventura

Oltre ai meriti ludici, Luigi's Mansion è il titolo che completa il personaggio di Luigi: la grafica per i tempi eccezionale aiuta a dare carattere al protagonista, che cammina in punta di piedi, trema, borbotta, sbatte gli occhi, urla. E l'audio fa ancora di più: Luigi canticchia per farsi forza, la voce spaventata e tremula. C'è addirittura un tasto da premere per chiamare Mario: "Mario? Mario?! Maaaaario!". È il videogioco più vicino a un film di animazione mai prodotto da Shigeru Miyamoto e, come avrete intuito e già saprete, quello che caratterizza definitivamente Luigi come pauroso, timoroso, e non proprio volenteroso di andare all'avventura. A differenza di Mario, Luigi non affronta certe peripezie perché è desideroso di farlo, ma perché è costretto.

Da Luigi's Mansion 2 a... Luigi's Mansion 2 HD

La nuova versione di Luigi, che potremmo meglio descrivere come la sua versione "definitiva" - in un percorso di crescita del personaggio che abbiamo appena ricordato - si è imposta anche negli spin-off. In Super Smash Bros. ad esempio, in cui, da semplice copia di Mario, il verde fratello acquisisce il Poltergust.

Luigi's Ghost Mansion, il minigioco dedicato a Luigi in Nintendo Land
Luigi's Ghost Mansion, il minigioco dedicato a Luigi in Nintendo Land

Va specificato tuttavia che non è stato un cambiamento drastico: la versione timorosa e "acchiappafantasmi" si è imposta lentamente, anche a causa dei tanti anni trascorsi tra Luigi's Mansion (2001) e Luigi's Mansion 2 (2013), e cioè ben dodici, con annesso cambio sviluppatore (inizialmente interno a Nintendo, poi sotto i canadesi di Next Level Games). In mezzo, tra le varie citazioni, c'era stato anche uno dei minigiochi di Nintendo Land (Luigi's Ghost Mansion).

La fama del personaggio è intrinsecamente legata a questa serie, e alla sua crescita. Basti pensare che il gioco del 2013 raddoppiò le vendite del predecessore, arrivando a sei milioni e mezzo di copie, e quello del 2019, ovvero Luigi's Mansion 3 (su Switch) ha superato i 14 milioni. Insomma, la serie personale non solo ha dato vita alla nuova versione del personaggio, ma ha anche contribuito a imporla al pubblico nel corso del tempo, accrescendo anche la quantità e la rilevanza dei personaggi secondari (il Professor Strambic, il Poltercucciolo, Re Boo).

Luigi al lavoro in Luigi's Mansion 2 HD, ammodernamento del secondo episodio da poco uscito su Nintendo Switch
Luigi al lavoro in Luigi's Mansion 2 HD, ammodernamento del secondo episodio da poco uscito su Nintendo Switch

In Super Mario Bros. Il Film, Luigi è una specie di ibrido tra quello avventuroso, silenzioso e salterino dei platform bidimensionali, e quello ormai maggiormente noto di Luigi's Mansion. Essendo un lungometraggio con l'ambizione di elaborare un universo di Mario unificato, era normale che fosse così: Luigi comunque è più simile a quello di Luigi's Mansion, con le sue fughe tremolanti, e annesso rapimento. Chissà che non siano un'anticipazione per un sequel (in arrivo ad aprile 2026) in cui, effettivamente, si veda alla caccia di fantasmi.

L'ultima iterazione della saga personale del "fratello di Mario" (ci perdoni) è un ammodernamento proprio del secondo episodio, quello che ha rilanciato la serie dopo uno iato di dodici anni: Luigi's Mansion 2 HD, da poco uscito su Nintendo Switch.